Piemonte in zona gialla da lunedì 3 gennaio. In aumento i ricoveri all’ospedale Maggiore

Leggero calo invece a Borgomanero. I casi regionale di oggi sono 11.515

Piemonte in zona gialla da lunedì 3 gennaio. Nella settimana 20-26 dicembre il numero dei nuovi casi e dei focolai è cresciuto, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100 mila abitanti.

Supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% quello dei posti letto ordinari (20,2%).

«Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. Ora mancano poche ore alla fine dell’anno e, proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari».

In aumento i ricoveri all’ospedale Maggiore: sono 46 di cui 2 in rianimazione (non vaccinati), 19 in subintensiva (10 non vaccinati), 7 in malattie infettive, 13 a Galliate, un neonato in terapia intensiva neonatale, 4 donne in ostetricia (non vaccinate).

Leggero calo, invece, all’ospedale di Borgomanero: 16 totali di cui 5 in medicina, 7 in sub intensiva, 2 in rianimazione, 1 in pediatria e 1 in pronto soccorso.

Oggi i casi positivi in Piemonte sono 11.515 pari al 12,7% di 90.662 tamponi eseguiti, di cui 75.969 rapidi.

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Piemonte in zona gialla da lunedì 3 gennaio. In aumento i ricoveri all’ospedale Maggiore

Leggero calo invece a Borgomanero. I casi regionale di oggi sono 11.515

Piemonte in zona gialla da lunedì 3 gennaio. Nella settimana 20-26 dicembre il numero dei nuovi casi e dei focolai è cresciuto, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100 mila abitanti.

Supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% quello dei posti letto ordinari (20,2%).

«Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. Ora mancano poche ore alla fine dell’anno e, proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari».

In aumento i ricoveri all’ospedale Maggiore: sono 46 di cui 2 in rianimazione (non vaccinati), 19 in subintensiva (10 non vaccinati), 7 in malattie infettive, 13 a Galliate, un neonato in terapia intensiva neonatale, 4 donne in ostetricia (non vaccinate).

Leggero calo, invece, all’ospedale di Borgomanero: 16 totali di cui 5 in medicina, 7 in sub intensiva, 2 in rianimazione, 1 in pediatria e 1 in pronto soccorso.

Oggi i casi positivi in Piemonte sono 11.515 pari al 12,7% di 90.662 tamponi eseguiti, di cui 75.969 rapidi.

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