Piemonte pronto ad accogliere i bambini ucraini ricoverati nell’ospedale bombardato

Il Piemonte è disponibile ad accogliere i bambini che erano ricoverati nell’ospedale pediatrico bombardato dai missili russi ieri mattina a Kiev. «Il console onorario Dario Arrigotti mi ha contattato questa mattina per informarmi di quanto accaduto a Kiev – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che si trova a Roma per una serie di incontri con il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Mi sono confrontato con Tajani e, insieme all’assessore alla Sanità abbiamo dato l’immediata disponibilità del Piemonte, e in particolare dell’ospedale Regina Margherita di Torino, ad accogliere i piccoli pazienti che devono essere sfollati dall’ospedale. Nelle prossime ore definiremo con l’Ambasciata e con il Governo le modalità con cui i bambini, una decina, potranno raggiungere in sicurezza il nostro territorio».

Già nella prima fase del conflitto, la Regione aveva attivato una rete di solidarietà e organizzato un ponte aereo per alcuni bambini oncologici che sono stati portati in Piemonte e ricoverati all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino.

(FotoAgenzia Ansa)

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Il Piemonte è disponibile ad accogliere i bambini che erano ricoverati nell’ospedale pediatrico bombardato dai missili russi ieri mattina a Kiev. «Il console onorario Dario Arrigotti mi ha contattato questa mattina per informarmi di quanto accaduto a Kiev – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che si trova a Roma per una serie di incontri con il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Mi sono confrontato con Tajani e, insieme all’assessore alla Sanità abbiamo dato l’immediata disponibilità del Piemonte, e in particolare dell’ospedale Regina Margherita di Torino, ad accogliere i piccoli pazienti che devono essere sfollati dall’ospedale. Nelle prossime ore definiremo con l’Ambasciata e con il Governo le modalità con cui i bambini, una decina, potranno raggiungere in sicurezza il nostro territorio».

Già nella prima fase del conflitto, la Regione aveva attivato una rete di solidarietà e organizzato un ponte aereo per alcuni bambini oncologici che sono stati portati in Piemonte e ricoverati all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino.

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