Il report settimanale dell’Iss-Ministero della Salute conferma che il Piemonte rimane in zona bianca, anche se la crescita dei contagi e dei focolai mostra un trend in forte ascesa e aumentano anche i ricoveri in ospedale.
Oggi in Piemonte ci sono stati 2.197 nuovi casi positivi (+336 su ieri), ma è aumentato sensibilmente anche il numero di tamponi eseguiti (oggi 65.781, il +23% su ieri) e il tasso di positività scende leggermente al 3,3% (in Italia è 3,6%). L’incidenza sale a 275,8 casi settimanali ogni centomila abitanti. Negli ospedali piemontesi oggi 677 pazienti con Covid (+13 su ieri), di cui 53 (+2 su ieri) in terapia intensiva. Numeri che portano il tasso di occupazione dei posti ospedalieri in area non critica al 10,7% e in rianimazione all’8,4%, valori sotto le soglie che farebbero scattare la zona gialla.
La Regione informa che il monitoraggio ministeriale mostra un Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi che passa da 1.30 a 1.36.
CASI IN AUMENTO ANCHE NEL NOVARESE
Un incremento di casi positivi prosegue anche nel Novarese. Oggi 227 nuovi casi positivi (+111 su ieri e uno dei dati più alti d’Italia, rispetto alla popolazione) con l’incidenza che sale a 261,1. Le persone attualmente positive in provincia sono 1.403 (+108 su ieri) e solo nel capoluogo se ne contano 384.
Negli ospedali novaresi oggi ci sono 37 pazienti con Covid (+1 su ieri), di cui 4 in terapia intensiva, in virtù di 4 nuovi ricoveri e 3 dimissioni.
TRACCIAMENTO, PIEMONTE TRA LE REGIONI PIU’ ATTIVE
In Piemonte il tempo medio tra sintomi e test di verifica è di 3 giorni, ampiamente sotto la soglia dei 5 fissata dall’Istituto superiore di Sanità, come conferma il monitoraggio settimanale Iss-Ministero.
Inoltre il Piemonte, pur con una incidenza contenuta, è una delle tre regioni italiane che nell’ultimo mese hanno fatto il maggior numero di tamponi (tabella allegata): quasi 1,6 milioni i test eseguiti con una percentuale di positività rilevata tra le più basse a livello nazionale.
“L’uso dei tamponi – spiega una nota della Regione – avviene sempre nei casi previsti dall’autorità sanitaria e in particolare è utile ricordare che, nei contesti dove c’è un link epidemiologico (ad esempio i contatti stretti di un caso o la verifica su persone che vivono in un contesto comune quali le strutture residenziali), l’uso di un tampone antigenico o molecolare è considerato dalle autorità sanitarie italiane ed europee equivalente».
Il Piemonte è tra le Regioni con il maggior numero di tamponi rispetto alla popolazione: oggi 1.539 ogni centomila abitanti, contro una media nazionale di 1.212, ma nell’ultimo mese testato il 37% dei piemontesi (con l’1,4% di positivi), contro una media nazionale del 27% (e 2,2% di positivi.
Nell’ultima settimana la domanda di tamponi è cresciuta in modo importante, in Piemonte come nel resto d’Italia, a causa della maggiore circolazione del virus del Covid e il sovrapporsi dei sintomi dell’influenza tradizionale, che è necessario comunque verificare. Proprio per questo la Regione ha disposto il potenziamento degli hotspot dedicati ai tamponi e al tracciamento attraverso il supporto delle aziende ospedaliere che, dove possibile, stanno attivando al loro interno nuovi hotspot o mettendo a disposizione delle Asl il proprio personale, per potenziare il servizio degli hotspot già esistenti.