I “furbetti del vaccino”, cioè le persone che in Piemonte hanno “saltato la fila” per essere immunizzati prima degli altri, verranno segnalati all’autorità giudiziaria. Ad affermarlo è stato Antonio Rinaudo, commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte.
Rispondendo alla consigliera Monica Canalis (Pd) nel corso dell’ultima seduta della Commissione Sanità, ha dichiarato: «L’Unità di crisi segnala all’Autorità giudiziaria ai Nas tutti i casi di ‘furbetti del vaccino’ di cui viene a conoscenza e che gli vengono comunicati». «È fermamente deciso – ha aggiunto Rinaudo – a perseguire tutti i soggetti che, sfruttando la normativa pregressa, abbiano inserito nell’elenco delle persone da vaccinare chi non ne aveva il diritto».
Nella nostra Regione sono già emersi diversi casi, da sanitari in pensione al personale amministrativo di cooperative impiegate in talune case di riposo, da aderenti ad associazioni di volontariato ad altri soggetti con false certificazioni.
A Biella in questi giorni è in pieno svolgimento un’inchiesta della Procura che ha visto interrogare medici in pensione per dimostrare che abbiano continuato ad esercitare in privato, condizione per la vaccinazione anticipata, ed anche il personale di cooperative operante nelle Rsa, ma non a contatto con i pazienti.
Altra indagine è in corso ad Ivrea con 21 persone denunciate dai Carabinieri dei Nas per vaccinazioni irregolari a “soggetti risultati totalmente estranei” alla cura degli ospiti, che sarebbero avvenuti in una Rsa di un piccolo centro del territorio.
In una Asl del Torinese sono stati infine identificati, prima della somministrazione del vaccino, persone in possesso di una falsa autocertificazione di appartenenza a categoria professionale ammessa. In questo caso sono stati i controlli dell’Asl a scoprire le irregolarità.