Piero Pelù contro il corteo shock: «C’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara»

Il rocker fiorentino ha fatto riferimento alla città sotto la Cupola per difendere la moglie, la direttrice d'orchestra Gianna Fratta, dalle accuse mosse da una deputata siciliana della Lega

«C’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara». Anche il rocker fiorentino Piero Pelù è intervenuto contro il corteo di sabato scorso durante il quale i manifestanti No Pass hanno sfilato con le pettorine a righe evocando i deportati nei lager. E lo ha fatto per difendere la moglie, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, dalle accuse mosse da una deputata siciliana della Lega.

I fatti. «Appuntamento amoroso. No perditempo. Solo veri interessati a esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Tutto in diretta streaming». È questo il testo pubblicato sulla propria pagina Facebook da Fratta (direttrice artistica dell’Orchestra sinfonica siciliana) per pubblicizzare il concerto da lei diretto nella serata di venerdì 29 ottobre al Teatro Politeama di Palermo accompagnata al pianoforte da quella che è considerata la più grande pianista vivente, Marta Argerich. Un annuncio volutamente osé, che però non è piaciuto alla parlamentare della Lega all’assemblea regionale siciliana Marianna Caronia, personaggio tra l’altro molto discusso dopo aver più volte cambiato colore politico e ultimamente essere tornata tra le fila del Carroccio.

La deputata, che evidentemente non ha colto l’ironia del post, ha addirittura chiesto la testa della direttrice d’orchestra: «Oltre a toni decisamente inappropriati per chi svolge una funzione pubblica lautamente retribuita con fondi pubblici vi è anche la gravità formale del rimando a un canale privato per seguire la diretta streaming della Fondazione, quando quest’ultima possiede propri strumenti e canali di comunicazione – ha dichiarato Caronia -. Fratta è riuscita a fare una pessima figura che ricade inevitabilmente sulla prestigiosa struttura culturale. Un motivo in più perché il governo regionale, a partire dal Presidente e dall’Assessore al turismo, provvedano con estrema urgenza ad ascoltare l’appello rivolto dalla quasi totalità dei maestri d’orchestra, nominando il CdA della Fondazione e permettendo così di riprendere un normale percorso gestionale, che si spera ponga fine a certi eccessi e sbandate dell’attuale dirigenza».

Affermazioni che hanno subito innescato la reazione di Pelù il quale ha pubblicato su Facebook un post altrettanto ironico a difesa della moglie e con una chiara presa di posizione nei confronti della deputata leghista e del corteo di Novara: «In seguito alla polemica di bassa lega scatenata da una deputata siciliana eccomi qua davanti al Teatro Politeama di Palermo – ha scritto – dopo un porno halloween con la mia porno moglie-direttrice d’orchestra Gianna Fratta che ha prima accompagnato la più grande porno pianista del mondo mai esistita, Martha Argerich, il superporno pianista Rivera e poi ha diretto la versione più porno-rock de “L’uccello di fuoco” del noto e superdotato porno compositore Igor Stravinskij. Nella politica odierna di bassa lega c’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara dei negazionisti di covid, mask, vax, green pass, cazz e mazz che si paragonano alle vittime dell’olocausto. Lo dico da anni: non sarà la fame ad ucciderci ma l’ignoranza, quella pilotata dalla stanza dei bottoni».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il rocker fiorentino ha fatto riferimento alla città sotto la Cupola per difendere la moglie, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, dalle accuse mosse da una deputata siciliana della Lega

«C’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara». Anche il rocker fiorentino Piero Pelù è intervenuto contro il corteo di sabato scorso durante il quale i manifestanti No Pass hanno sfilato con le pettorine a righe evocando i deportati nei lager. E lo ha fatto per difendere la moglie, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, dalle accuse mosse da una deputata siciliana della Lega.

I fatti. «Appuntamento amoroso. No perditempo. Solo veri interessati a esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Tutto in diretta streaming». È questo il testo pubblicato sulla propria pagina Facebook da Fratta (direttrice artistica dell’Orchestra sinfonica siciliana) per pubblicizzare il concerto da lei diretto nella serata di venerdì 29 ottobre al Teatro Politeama di Palermo accompagnata al pianoforte da quella che è considerata la più grande pianista vivente, Marta Argerich. Un annuncio volutamente osé, che però non è piaciuto alla parlamentare della Lega all’assemblea regionale siciliana Marianna Caronia, personaggio tra l’altro molto discusso dopo aver più volte cambiato colore politico e ultimamente essere tornata tra le fila del Carroccio.

La deputata, che evidentemente non ha colto l’ironia del post, ha addirittura chiesto la testa della direttrice d’orchestra: «Oltre a toni decisamente inappropriati per chi svolge una funzione pubblica lautamente retribuita con fondi pubblici vi è anche la gravità formale del rimando a un canale privato per seguire la diretta streaming della Fondazione, quando quest’ultima possiede propri strumenti e canali di comunicazione – ha dichiarato Caronia -. Fratta è riuscita a fare una pessima figura che ricade inevitabilmente sulla prestigiosa struttura culturale. Un motivo in più perché il governo regionale, a partire dal Presidente e dall’Assessore al turismo, provvedano con estrema urgenza ad ascoltare l’appello rivolto dalla quasi totalità dei maestri d’orchestra, nominando il CdA della Fondazione e permettendo così di riprendere un normale percorso gestionale, che si spera ponga fine a certi eccessi e sbandate dell’attuale dirigenza».

Affermazioni che hanno subito innescato la reazione di Pelù il quale ha pubblicato su Facebook un post altrettanto ironico a difesa della moglie e con una chiara presa di posizione nei confronti della deputata leghista e del corteo di Novara: «In seguito alla polemica di bassa lega scatenata da una deputata siciliana eccomi qua davanti al Teatro Politeama di Palermo – ha scritto – dopo un porno halloween con la mia porno moglie-direttrice d’orchestra Gianna Fratta che ha prima accompagnato la più grande porno pianista del mondo mai esistita, Martha Argerich, il superporno pianista Rivera e poi ha diretto la versione più porno-rock de “L’uccello di fuoco” del noto e superdotato porno compositore Igor Stravinskij. Nella politica odierna di bassa lega c’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara dei negazionisti di covid, mask, vax, green pass, cazz e mazz che si paragonano alle vittime dell’olocausto. Lo dico da anni: non sarà la fame ad ucciderci ma l’ignoranza, quella pilotata dalla stanza dei bottoni».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore