Pillola abortiva, Marrone sconfessato dalla Lega regionale

Nella giornata di ieri l’assessore regionale agli Affari Legali, Maurizio Marrone, esponente di Fratelli d’Italia, ha annunciato di voler ribaltare la posizione del ministero della Salute assunta ai primi di agosto sulla pillola abortiva Ru486 che prevede l’abolizione dell’obbligo di ricovero dall’assunzione fino alla fine del percorso assistenziale (si svolgerà in day hospital) e la possibilità di assumere il farmaco fino alla nona settimana.

Prima ancora di portare l’argomento in giunta, Marrone ha dichiarato di essersi rivolto all’avvocatura per avere un parere «su eventuali profili di illegittimità del provvedimento del ministero della Salute rispetto alle disposizioni della Legge 194, in quanto sarebbero emerse delle criticità».

 

 

Subito dopo l’annuncio, il governatore Alberto Cirio aveva preso le distanze, anche in seguito a una telefonata ricevuta dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che si era detto preccupato per l’iniziativa dell’assessore.

Nella serata di oggi è arrivato anche l’affondo della Lega regionale che siede sugli stessi banchi di Marrone: «Pretendiamo un confronto interno alla maggioranza – dichiara il capogruppo Alberto Preioni -. Un tema tanto delicato, che afferisce non solo a questioni sanitarie o legali ma che va a toccare una sfera personale e un dibattito pluridecennale sulla libertà della donna, non può essere gettato in pasto ad annunci che sembrano quasi avere il sapore di una boutade elettorale. Stigmatizzando qualunque fuga solitaria in avanti da parte di singoli membri della giunta, reclamiamo la necessità di avviare un più sereno e meditato confronto all’interno della maggioranza, convinti che il presidente Cirio ascolterà le singole istanze e sensibilità sull’argomento, ponderando attentamente il peso politico delle forze che sostengono il suo governo».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Nella giornata di ieri l'assessore regionale agli Affari Legali, Maurizio Marrone, esponente di Fratelli d’Italia, ha annunciato di voler ribaltare la posizione del ministero della Salute assunta ai primi di agosto sulla pillola abortiva Ru486 che prevede l’abolizione dell’obbligo di ricovero dall’assunzione fino alla fine del percorso assistenziale (si svolgerà in day hospital) e la possibilità di assumere il farmaco fino alla nona settimana. Prima ancora di portare l'argomento in giunta, Marrone ha dichiarato di essersi rivolto all'avvocatura per avere un parere «su eventuali profili di illegittimità del provvedimento del ministero della Salute rispetto alle disposizioni della Legge 194, in quanto sarebbero emerse delle criticità».     Subito dopo l'annuncio, il governatore Alberto Cirio aveva preso le distanze, anche in seguito a una telefonata ricevuta dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che si era detto preccupato per l'iniziativa dell'assessore. Nella serata di oggi è arrivato anche l'affondo della Lega regionale che siede sugli stessi banchi di Marrone: «Pretendiamo un confronto interno alla maggioranza - dichiara il capogruppo Alberto Preioni -. Un tema tanto delicato, che afferisce non solo a questioni sanitarie o legali ma che va a toccare una sfera personale e un dibattito pluridecennale sulla libertà della donna, non può essere gettato in pasto ad annunci che sembrano quasi avere il sapore di una boutade elettorale. Stigmatizzando qualunque fuga solitaria in avanti da parte di singoli membri della giunta, reclamiamo la necessità di avviare un più sereno e meditato confronto all’interno della maggioranza, convinti che il presidente Cirio ascolterà le singole istanze e sensibilità sull’argomento, ponderando attentamente il peso politico delle forze che sostengono il suo governo».
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