Piscina via Solferino, il Pd: «La cooperativa che la gestiva finanziò la campagna elettorale di Chiarelli»

Dalle dichiarazioni emerge che l'assessore regionale, allora vicesindaco, avrebbe ricevuto un contributo per la corsa a Torino. Il capogruppo del Pd: «Chiediamo l'intervento della Procura»

Un caso legato alla gestione della piscina di via Solferino, che ha sollevato polemiche e dubbi sulla trasparenza degli atti amministrativi. I fatti. Nel mese di maggio, con la stagione estiva ormai alle porte, il Comune aveva assegnato la gestione della piscina scoperta alla cooperativa sociale Silvabella di Mortara (Pavia). L’appalto era stato affidato direttamente dopo che un primo bando era andato deserto. Al secondo tentativo, erano stati invitati solo i tre soggetti che avevano manifestato interesse alla prima gara, tra cui Silvabella, unica partecipante.

Ora ci sarebbe un contributo elettorale di 2500 euro da parte della cooperativa stessa alla vicesindaca dell’epoca, Marina Chiarelli, in corsa per le regionali con Fratelli d’Italia. La vicenda assume contorni ancora più delicati considerando che l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, appartiene alla stessa corrente politica e, poco dopo, è subentrato a Chiarelli nel ruolo di vicesindaco.

Il caso è stato sollevato dal gruppo consiliare del Partito Democratico durante una commissione a porte chiuse, riunita ieri 23 dicembre, relativa ai procedimenti disciplinari che riguardano il dirigente comunale del settore sport, Dario Santacroce – sospeso per tre mesi – per altre due gare d’appalto del complesso del Terdoppio. La discussione era originariamente focalizzata su questo, ma il capogruppo Nicola Fonzo ha deciso di portare all’attenzione della commissione anche i finanziamenti ricevuti da Chiarelli, peraltro pubblicati sul sito della Regione.

«Niente di illegittimo nell’erogazione del contributo – afferma Fonzo – ma se c’è un nesso causale non siamo noi a doverlo stabilire, bensì la magistratura. Abbiamo quindi chiesto che il verbale della seduta venisse trasmesso in Procura, che già possiede un fascicolo sulle due gare dello Sporting. Dai documenti risultano, a fronte di spese per la propaganda elettorale per 14.793,86 euro, cinque contributi: uno di 6.450 da parte della candidata stessa, tre da persone fisiche – che per legge non vengono indicate con nome e cognome – di 4 mila, 2.500 e 300 euro, e uno di 2500 euro da una persona giuridica, cioè la cooperativa sociale Silvabella. Una holding che controlla la gestione dei due bar del PalaIgor, al centro di polemiche per aperture senza autorizzazione durante i Mondiali di hockey, e incaricata a maggio della gestione della piscina di via Solferino».

Continua Fonzo: «La commissione è stata un dialogo tra il gruppo del Pd e l’assessore De Grandis mentre gli esponenti di maggioranza, compresi quelli di Fdi, non hanno aperto bocca; De Grandis ha invece continuato a ripetere di non sapere nulla di quel finanziamento. Il dato politico è evidente. Abbiamo chiarito che quella di ieri è stata l’ultima seduta su questo argomento: eventuali ulteriori responsabilità sarà la magistratura a verificarle».

La redazione ha tentato di contattare sia Chiarelli che i rappresentanti della cooperativa Silvabella per ottenere una replica, ma al momento non sono arrivate risposte.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Piscina via Solferino, il Pd: «La cooperativa che la gestiva finanziò la campagna elettorale di Chiarelli»

Dalle dichiarazioni emerge che l’assessore regionale, allora vicesindaco, avrebbe ricevuto un contributo per la corsa a Torino. Il capogruppo del Pd: «Chiediamo l’intervento della Procura»

Un caso legato alla gestione della piscina di via Solferino, che ha sollevato polemiche e dubbi sulla trasparenza degli atti amministrativi. I fatti. Nel mese di maggio, con la stagione estiva ormai alle porte, il Comune aveva assegnato la gestione della piscina scoperta alla cooperativa sociale Silvabella di Mortara (Pavia). L’appalto era stato affidato direttamente dopo che un primo bando era andato deserto. Al secondo tentativo, erano stati invitati solo i tre soggetti che avevano manifestato interesse alla prima gara, tra cui Silvabella, unica partecipante.

Ora ci sarebbe un contributo elettorale di 2500 euro da parte della cooperativa stessa alla vicesindaca dell’epoca, Marina Chiarelli, in corsa per le regionali con Fratelli d’Italia. La vicenda assume contorni ancora più delicati considerando che l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, appartiene alla stessa corrente politica e, poco dopo, è subentrato a Chiarelli nel ruolo di vicesindaco.

Il caso è stato sollevato dal gruppo consiliare del Partito Democratico durante una commissione a porte chiuse, riunita ieri 23 dicembre, relativa ai procedimenti disciplinari che riguardano il dirigente comunale del settore sport, Dario Santacroce – sospeso per tre mesi – per altre due gare d’appalto del complesso del Terdoppio. La discussione era originariamente focalizzata su questo, ma il capogruppo Nicola Fonzo ha deciso di portare all’attenzione della commissione anche i finanziamenti ricevuti da Chiarelli, peraltro pubblicati sul sito della Regione.

«Niente di illegittimo nell’erogazione del contributo – afferma Fonzo – ma se c’è un nesso causale non siamo noi a doverlo stabilire, bensì la magistratura. Abbiamo quindi chiesto che il verbale della seduta venisse trasmesso in Procura, che già possiede un fascicolo sulle due gare dello Sporting. Dai documenti risultano, a fronte di spese per la propaganda elettorale per 14.793,86 euro, cinque contributi: uno di 6.450 da parte della candidata stessa, tre da persone fisiche – che per legge non vengono indicate con nome e cognome – di 4 mila, 2.500 e 300 euro, e uno di 2500 euro da una persona giuridica, cioè la cooperativa sociale Silvabella. Una holding che controlla la gestione dei due bar del PalaIgor, al centro di polemiche per aperture senza autorizzazione durante i Mondiali di hockey, e incaricata a maggio della gestione della piscina di via Solferino».

Continua Fonzo: «La commissione è stata un dialogo tra il gruppo del Pd e l’assessore De Grandis mentre gli esponenti di maggioranza, compresi quelli di Fdi, non hanno aperto bocca; De Grandis ha invece continuato a ripetere di non sapere nulla di quel finanziamento. Il dato politico è evidente. Abbiamo chiarito che quella di ieri è stata l’ultima seduta su questo argomento: eventuali ulteriori responsabilità sarà la magistratura a verificarle».

La redazione ha tentato di contattare sia Chiarelli che i rappresentanti della cooperativa Silvabella per ottenere una replica, ma al momento non sono arrivate risposte.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore