Pogno, donna morto nello schianto contro muro: guidatore condannato per omicidio stradale

Cinque anni e 4 mesi di reclusione al 38enne biellese

Cinque anni e 4 mesi di reclusione. E’ la condanna inflitta dal gup di Novara, in abbreviato, al trentottenne J.L.S., biellese a processo con l’accusa di omicidio stradale. L’uomo era al volante della Mercedes Classe A che il 23 ottobre 2022, a Pogno sulla strada Cremosina, era finita contro un muro dopo avere abbattuto la segnaletica stradale e un palo di sostegno dell’apparecchiatura per la rilevazione delle targhe: nello schianto violento contro il muro era morta Viola Beltrametti, 38 anni, di Borgosesia, l’unica passeggera dell’auto.

Anche il guidatore, dopo l’incidente, era stato portato lievemente ferito all’ospedale Maggiore di Novara, in codice giallo, e subito dimesso dopo le prime cure. Erano poi partite le indagini: l’uomo ha sempre negato di essere alla guida dell’auto ma la procura di Novara, sulla base dei rilievi dei carabinieri e una consulenza medico-legale, è arrivata a conclusioni opposte. Da qui l’accusa di omicidio stradale, cui si erano unite le imputazioni di guida senza patente (gli era stata revocata nel gennaio 2020) e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Da queste accuse è stato assolto, la prima perché è reato solo se commesso nei due anni seguenti la mancanza di patente; la seconda perché non c’era prova certa di quando avesse assunto droga.

In base a quanto ricostruito dagli investigatori, l’incidente era avvenuto in maniera autonoma: forse a causa della velocità eccessiva, il guidatore aveva perso il controllo della Mercedes lungo un rettilineo: aveva cominciato sbandare prima di travolgere tutto quello che aveva trovato. L impatto era stato violento e per la trentottenne non c’era stato nulla da fare.

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Cinque anni e 4 mesi di reclusione al 38enne biellese

Cinque anni e 4 mesi di reclusione. E’ la condanna inflitta dal gup di Novara, in abbreviato, al trentottenne J.L.S., biellese a processo con l’accusa di omicidio stradale. L’uomo era al volante della Mercedes Classe A che il 23 ottobre 2022, a Pogno sulla strada Cremosina, era finita contro un muro dopo avere abbattuto la segnaletica stradale e un palo di sostegno dell’apparecchiatura per la rilevazione delle targhe: nello schianto violento contro il muro era morta Viola Beltrametti, 38 anni, di Borgosesia, l’unica passeggera dell’auto.

Anche il guidatore, dopo l’incidente, era stato portato lievemente ferito all’ospedale Maggiore di Novara, in codice giallo, e subito dimesso dopo le prime cure. Erano poi partite le indagini: l’uomo ha sempre negato di essere alla guida dell’auto ma la procura di Novara, sulla base dei rilievi dei carabinieri e una consulenza medico-legale, è arrivata a conclusioni opposte. Da qui l’accusa di omicidio stradale, cui si erano unite le imputazioni di guida senza patente (gli era stata revocata nel gennaio 2020) e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Da queste accuse è stato assolto, la prima perché è reato solo se commesso nei due anni seguenti la mancanza di patente; la seconda perché non c’era prova certa di quando avesse assunto droga.

In base a quanto ricostruito dagli investigatori, l’incidente era avvenuto in maniera autonoma: forse a causa della velocità eccessiva, il guidatore aveva perso il controllo della Mercedes lungo un rettilineo: aveva cominciato sbandare prima di travolgere tutto quello che aveva trovato. L impatto era stato violento e per la trentottenne non c’era stato nulla da fare.

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