Polizia locale, per gli agenti arrivano le bodycam

Uno strumento tecnologico in più come deterrente ma anche per indagini investigative. Sono le “bodycam” (o, se si preferisce, “mini telecamera da divisa”), che a breve saranno messe a disposizione a sei agenti della Polizia locale novarese. Un’iniziativa, illustrata dall’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida e dal comandante delle Polizia municipale Gaetano Di Troia, promossa dal Ministero dell’Istruzione all’interno del progetto “Scuole sicure”.

Le “bodycam” (grandi la metà di un comune smartphone) verranno utilizzate dagli uomini del Nucleo tutela sicurezza urbana nell’ambito di attività operative che presentino condizioni di pericolo per gli stessi agenti, sicurezza pubblica e polizia giudiziaria. Sei perché è il numero di questi apparecchi (del costo poco superiore ai mille euro l’uno) al momento acquistati dall’Amministrazione comunale e il loro utilizzo sarà – come hanno spiegato Piantanida e Di Troia – sperimentale in attesa dell’approvazione di un disciplinare tecnico attualmente in fase di predisposizione. Una volta testati i risultati si potrà prendere in considerazione di estendere questo dispositivo a tutti agli componenti del Comando».

Le funzionalità sono presto spiegate. Potranno essere utilizzate come strumento investigativo da parte di egenti in borghese così come in condizioni di pericolo per gli operatori o per gli stessi cittadini. L’agente, al momento di attivare il dispositivo, dovrà comunicarlo all’interlocutore e le immagini, registrate su una piccola scheda, saranno poi scaricate, visionate al Comando e archiviate: «Una volta trascorsi i termini saranno cancellate – ha spiegato ancora Di Troia – nel pieno rispetto da quanto previsto dalle norme sulla privacy, come avviene dal resto per le normali telecamere fisse da sorveglianza».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Polizia locale, per gli agenti arrivano le bodycam

Uno strumento tecnologico in più come deterrente ma anche per indagini investigative. Sono le “bodycam” (o, se si preferisce, “mini telecamera da divisa”), che a breve saranno messe a disposizione a sei agenti della Polizia locale novarese. Un’iniziativa, illustrata dall’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida e dal comandante delle Polizia municipale Gaetano Di Troia, promossa dal Ministero dell’Istruzione all’interno del progetto “Scuole sicure”. Le “bodycam” (grandi la metà di un comune smartphone) verranno utilizzate dagli uomini del Nucleo tutela sicurezza urbana nell’ambito di attività operative che presentino condizioni di pericolo per gli stessi agenti, sicurezza pubblica e polizia giudiziaria. Sei perché è il numero di questi apparecchi (del costo poco superiore ai mille euro l’uno) al momento acquistati dall’Amministrazione comunale e il loro utilizzo sarà - come hanno spiegato Piantanida e Di Troia - sperimentale in attesa dell’approvazione di un disciplinare tecnico attualmente in fase di predisposizione. Una volta testati i risultati si potrà prendere in considerazione di estendere questo dispositivo a tutti agli componenti del Comando». Le funzionalità sono presto spiegate. Potranno essere utilizzate come strumento investigativo da parte di egenti in borghese così come in condizioni di pericolo per gli operatori o per gli stessi cittadini. L’agente, al momento di attivare il dispositivo, dovrà comunicarlo all’interlocutore e le immagini, registrate su una piccola scheda, saranno poi scaricate, visionate al Comando e archiviate: «Una volta trascorsi i termini saranno cancellate - ha spiegato ancora Di Troia - nel pieno rispetto da quanto previsto dalle norme sulla privacy, come avviene dal resto per le normali telecamere fisse da sorveglianza».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata