Polo di Pernate, scontro in commissione. Fonzo (Pd): «Sindaco come Attila»

Il sindaco Canelli ai consiglieri dem: «Dove eravate quando è stato approvato il Piano regolatore?»

Scontro in commissione sul nuovo polo logistico di Pernate. La seduta di stamattina, 27 aprile, era stata chiesta dai gruppi di opposizione dopo che lo sviluppatore, Develog, aveva reso noto il progetto denominato “Novara Ecologistica”. Da un parte i consiglieri del Pd, in particolare il capogruppo, Nicola Fonzo, con il dito puntato contro l’amministrazione; dall’altra il sindaco con accuse dirette ai consiglieri stessi.

«Dopo Pernate, Novara non avrà più uno spazio libero. Il sindaco terminerà il suo mandato non avendo più a disposizione nemmeno un metro quadrato per fare qualunque altro tipo di intervento. Canelli è come Attila flagello di Dio: dove passa lui non resta nulla – ha dichiarato Fonzo -. Nonostante questa destinazione sia prevista dal Piano regolatore, non significa che l’opera debba essere fatta per forza: la decisione è sempre in capo alla politica. Questo progetto non lo vogliamo perché le previsioni del Prg partivano da un altro presupposto: lo sviluppo del Cim che, invece, ha deciso di acquistare l’area del Boschetto, dunque è venuta meno l’esigenza. Il progetto dell’amministrazione Ballarè di costruire ad Agognate aveva uno scopo: concentrare in un unico luogo gli spazi e non averli sparpagliati per la città come invece sta accadendo. Questa nuova progettazione non riguarda solo Pernate, ma tutta Novara: quello di oggi non è un punto di arrivo, ma un ulteriore passo per andare avanti: non ci accontentiamo di queste risposte, cercheremo tutte le informazioni possibile coinvolgendo l’opinione pubblica, che sarà chiamata a esprimersi, e gli organismi nazionali».

Concetti anticipati dal collega Mattia Colli Vignarelli: «Questa è una scelta sbagliata e noi ci opporremo: una prospettiva che guarda solo al profitto immediato ma non tiene conto delle conseguenze. Novara è una delle città in Italia con il maggiore consumo di suolo, pari a 160 campi da calcio, e questo si scontra con gli obiettivi previsti dall’Unione Europea: stiamo avanzando verso il baratro ecologico, a Novara la situazione va fermata adesso».

«Di green ed ecologico in questa cementificazione non vedo nulla – ha affermato il consigliere dem Rossano Pirovano -. Il Prg prevedeva uno uno sviluppo intermodale del Cim non logistico. Qual è il valore reale dei terreni? Verrà costruito un muro lungo un chilometro, i prezzi delle case si svaluteranno? Sono previste compensazioni per i privati? Non è solo questione di continuare a vedere il Monte Rosa, ma di impatto ambientale. Ho un giudizio molto negativo e continueremo a fare approfondimenti per capire qual è l’interesse del Comune rispetto al progetto».

Il consigliere dei 5 Stelle, Francesco Renna, ha invece chiesto «quanti saranno i posti di lavoro previsti? E quai saranno i vantaggi per la città?».

Marco Facchinetti, uno degli architetti che si è occupato del progetto per conto di Develog, dopo aver illustrato i punti salienti della proposta, ha ricordato che «lo sviluppatore ha fatto le proprie valutazioni: da progettista dico che questa programmazione rispetta la normativa, le emissioni sono pari a zero ben sotto la soglia prevista dalla legge».

Il sindaco, Alessandro Canelli, nel suo intervento si è rivolto direttamente alla minoranza, in particolare ai consiglieri del Pd: «Se in sede di realizzazione del Pd c’era una così forte opposizione verso la destinazione di quest’area, perché non siete intervenuti allora?». Il primo cittadino ha poi ribadito concetti già più volte espressi: «Sosteniamo questo progetto perché rientra in una pianificazione che ha un orizzonte sovranazionale, inserito in un piano strategico della logistica nazionale. Il 90% dei proprietari ha già sottoscritto un preliminare di vendita e che attendono lo sviluppo di questo progetto perché per anni sono stati costretti a pagare Imu spropositati. Perché dovremmo privarci di qualcosa pianificato da tempo? Dal punto di vista degli interessi locali, bisogna procedere con un impatto ambientale minimo: il progetto rispetta tutti i parametri e ci saranno enti sovraordinati che controlleranno. Per quanto riguarda il consumo di suolo: Novara era ferma da anni, adesso si stanno sbloccando i progetti: può sembrare che stiamo consumando tanto, invece siamo entro i limiti regionali».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Polo di Pernate, scontro in commissione. Fonzo (Pd): «Sindaco come Attila»

Il sindaco Canelli ai consiglieri dem: «Dove eravate quando è stato approvato il Piano regolatore?»

Scontro in commissione sul nuovo polo logistico di Pernate. La seduta di stamattina, 27 aprile, era stata chiesta dai gruppi di opposizione dopo che lo sviluppatore, Develog, aveva reso noto il progetto denominato “Novara Ecologistica”. Da un parte i consiglieri del Pd, in particolare il capogruppo, Nicola Fonzo, con il dito puntato contro l’amministrazione; dall’altra il sindaco con accuse dirette ai consiglieri stessi.

«Dopo Pernate, Novara non avrà più uno spazio libero. Il sindaco terminerà il suo mandato non avendo più a disposizione nemmeno un metro quadrato per fare qualunque altro tipo di intervento. Canelli è come Attila flagello di Dio: dove passa lui non resta nulla – ha dichiarato Fonzo -. Nonostante questa destinazione sia prevista dal Piano regolatore, non significa che l’opera debba essere fatta per forza: la decisione è sempre in capo alla politica. Questo progetto non lo vogliamo perché le previsioni del Prg partivano da un altro presupposto: lo sviluppo del Cim che, invece, ha deciso di acquistare l’area del Boschetto, dunque è venuta meno l’esigenza. Il progetto dell’amministrazione Ballarè di costruire ad Agognate aveva uno scopo: concentrare in un unico luogo gli spazi e non averli sparpagliati per la città come invece sta accadendo. Questa nuova progettazione non riguarda solo Pernate, ma tutta Novara: quello di oggi non è un punto di arrivo, ma un ulteriore passo per andare avanti: non ci accontentiamo di queste risposte, cercheremo tutte le informazioni possibile coinvolgendo l’opinione pubblica, che sarà chiamata a esprimersi, e gli organismi nazionali».

Concetti anticipati dal collega Mattia Colli Vignarelli: «Questa è una scelta sbagliata e noi ci opporremo: una prospettiva che guarda solo al profitto immediato ma non tiene conto delle conseguenze. Novara è una delle città in Italia con il maggiore consumo di suolo, pari a 160 campi da calcio, e questo si scontra con gli obiettivi previsti dall’Unione Europea: stiamo avanzando verso il baratro ecologico, a Novara la situazione va fermata adesso».

«Di green ed ecologico in questa cementificazione non vedo nulla – ha affermato il consigliere dem Rossano Pirovano -. Il Prg prevedeva uno uno sviluppo intermodale del Cim non logistico. Qual è il valore reale dei terreni? Verrà costruito un muro lungo un chilometro, i prezzi delle case si svaluteranno? Sono previste compensazioni per i privati? Non è solo questione di continuare a vedere il Monte Rosa, ma di impatto ambientale. Ho un giudizio molto negativo e continueremo a fare approfondimenti per capire qual è l’interesse del Comune rispetto al progetto».

Il consigliere dei 5 Stelle, Francesco Renna, ha invece chiesto «quanti saranno i posti di lavoro previsti? E quai saranno i vantaggi per la città?».

Marco Facchinetti, uno degli architetti che si è occupato del progetto per conto di Develog, dopo aver illustrato i punti salienti della proposta, ha ricordato che «lo sviluppatore ha fatto le proprie valutazioni: da progettista dico che questa programmazione rispetta la normativa, le emissioni sono pari a zero ben sotto la soglia prevista dalla legge».

Il sindaco, Alessandro Canelli, nel suo intervento si è rivolto direttamente alla minoranza, in particolare ai consiglieri del Pd: «Se in sede di realizzazione del Pd c’era una così forte opposizione verso la destinazione di quest’area, perché non siete intervenuti allora?». Il primo cittadino ha poi ribadito concetti già più volte espressi: «Sosteniamo questo progetto perché rientra in una pianificazione che ha un orizzonte sovranazionale, inserito in un piano strategico della logistica nazionale. Il 90% dei proprietari ha già sottoscritto un preliminare di vendita e che attendono lo sviluppo di questo progetto perché per anni sono stati costretti a pagare Imu spropositati. Perché dovremmo privarci di qualcosa pianificato da tempo? Dal punto di vista degli interessi locali, bisogna procedere con un impatto ambientale minimo: il progetto rispetta tutti i parametri e ci saranno enti sovraordinati che controlleranno. Per quanto riguarda il consumo di suolo: Novara era ferma da anni, adesso si stanno sbloccando i progetti: può sembrare che stiamo consumando tanto, invece siamo entro i limiti regionali».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore