Pernate finisce in Parlamento con un’interrogazione del senatore Borghi. Protesta del Comitato il 1 aprile

Entro la fine di marzo sarà depositato il ricorso al Tar. Ennesima discussione in consiglio comunale con il no della maggioranza all'adesione al Piano paesistico regionale

Il caso del nuovo polo logistico di Pernate, l’insediamento di 800 mila metri quadrati previsto tra il Cim e il centro abitato del quartiere, finisce in Parlamento con un’interrogazione che il senatore del Partito Democratico, Enrico Borghi, illustrerà sabato 25 marzo in una conferenza stampa alla quale saranno presenti, oltre al gruppo consigliare del Pd, anche il segretario regionale Domenico Rossi e il segretario provinciale Rossano Pirovano.

Sempre sabato mattina l’avvocato Chiara Servetti, nella ex sede di quartiere di Pernate, incontrerà i cittadini per la sottoscrizione del ricorso al Tar – contro la delibera di giunta del 31 gennaio 2023 – che sarà depositato entro la fine di marzo. Per il 1 aprile i membri del Comitato per Pernate hanno già annunciato una manifestazione di protesta: ritrovo alle 15 in piazza Fratelli Bandiera a Pernate e visita dei terreni che saranno occupati dalla logistica; proseguimento in piazza Garibaldi a Novara alle 16 e corteo che terminerà in piazza Gramsci.

Nessuna novità sul fronte amministrativo. Durante il consiglio comunale del 20 marzo la maggioranza ha bocciato la mozione dei gruppi di opposizione i quali chiedevano l’adozione, da parte dell’amministrazione, del Piano paesistico regionale: uno strumento sovraordinato rispetto ai piani regolatori comunali, che prevede criteri di tutela del paesaggio più restrittivi e che, secondo i consigli, dimostrerebbe l’impossibilità di costruire il polo logistico di Pernate. Veloce la risposta dell’assessore all’Urbanistica Valter Mattiuz: «L’amministrazione ha avviato l’iter per il nuovo Piano regolatore che già include i criteri del Piano paesistico». Risposta ribadita in termini tecnici anche dal dirigente comunale, Maurizio Foddai.

«Vi terremo politicamente inchiodati fino al pronunciamento della magistratura – dichiarato il capogruppo del Pd, Nicola Fonzo – ma siamo disposti a ritirare la nostra mozione e se voi fate altrettanto con la vostra delibera. Se i cittadini sono riusciti a raccogliere 15 mila euro, significa che qualcosa sta succedendo».

Il sindaco Alessandro Canelli ha tirato dritto nel suo intervento: «La politica sta facendo il suo lavoro in modo corretto e legittimo: abbiamo un progetto che arriva da una programmazione urbanistica messa in campo dal 2004 a cui l’amministrazione sta cercando di dare attuazione dopo 15 anni di immobilismo. Pernate è stata individuata da precedenti amministrazioni hanno deciso che lì si poteva costruire un insediamento logistico perchè vicino a Cim. Questo non è un progetto locale, ma si inserisce in una logica di sviluppo sovranazionale».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Pernate finisce in Parlamento con un’interrogazione del senatore Borghi. Protesta del Comitato il 1 aprile

Entro la fine di marzo sarà depositato il ricorso al Tar. Ennesima discussione in consiglio comunale con il no della maggioranza all’adesione al Piano paesistico regionale

Il caso del nuovo polo logistico di Pernate, l’insediamento di 800 mila metri quadrati previsto tra il Cim e il centro abitato del quartiere, finisce in Parlamento con un’interrogazione che il senatore del Partito Democratico, Enrico Borghi, illustrerà sabato 25 marzo in una conferenza stampa alla quale saranno presenti, oltre al gruppo consigliare del Pd, anche il segretario regionale Domenico Rossi e il segretario provinciale Rossano Pirovano.

Sempre sabato mattina l’avvocato Chiara Servetti, nella ex sede di quartiere di Pernate, incontrerà i cittadini per la sottoscrizione del ricorso al Tar – contro la delibera di giunta del 31 gennaio 2023 – che sarà depositato entro la fine di marzo. Per il 1 aprile i membri del Comitato per Pernate hanno già annunciato una manifestazione di protesta: ritrovo alle 15 in piazza Fratelli Bandiera a Pernate e visita dei terreni che saranno occupati dalla logistica; proseguimento in piazza Garibaldi a Novara alle 16 e corteo che terminerà in piazza Gramsci.

Nessuna novità sul fronte amministrativo. Durante il consiglio comunale del 20 marzo la maggioranza ha bocciato la mozione dei gruppi di opposizione i quali chiedevano l’adozione, da parte dell’amministrazione, del Piano paesistico regionale: uno strumento sovraordinato rispetto ai piani regolatori comunali, che prevede criteri di tutela del paesaggio più restrittivi e che, secondo i consigli, dimostrerebbe l’impossibilità di costruire il polo logistico di Pernate. Veloce la risposta dell’assessore all’Urbanistica Valter Mattiuz: «L’amministrazione ha avviato l’iter per il nuovo Piano regolatore che già include i criteri del Piano paesistico». Risposta ribadita in termini tecnici anche dal dirigente comunale, Maurizio Foddai.

«Vi terremo politicamente inchiodati fino al pronunciamento della magistratura – dichiarato il capogruppo del Pd, Nicola Fonzo – ma siamo disposti a ritirare la nostra mozione e se voi fate altrettanto con la vostra delibera. Se i cittadini sono riusciti a raccogliere 15 mila euro, significa che qualcosa sta succedendo».

Il sindaco Alessandro Canelli ha tirato dritto nel suo intervento: «La politica sta facendo il suo lavoro in modo corretto e legittimo: abbiamo un progetto che arriva da una programmazione urbanistica messa in campo dal 2004 a cui l’amministrazione sta cercando di dare attuazione dopo 15 anni di immobilismo. Pernate è stata individuata da precedenti amministrazioni hanno deciso che lì si poteva costruire un insediamento logistico perchè vicino a Cim. Questo non è un progetto locale, ma si inserisce in una logica di sviluppo sovranazionale».

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