Lo avevano annunciato nelle memorie depositate quando si erano costituiti a favore dei proprietari che chiedevano di sospendere la delibera del Comune di Galliate che fermava l’iter per il polo logistico di Pernate, e ora è arrivato: la società Develog ha presentato un proprio ricorso contro la delibera del Comune di Galliate.
Nel ricorso gli avvocati della società chiedono l’annullamento della delibera del comune guidato da Alberto Cantone che ha, di fatto, sospeso l’iter per la costruzione del maxi polo e anche di pronunciarsi sulla sufficienza della sottoscrizione della Regione, della Provincia e del Comune di Novara, ai fini della validità ed efficacia dell’Accordo di Pianificazione previsto dall’art. 18.3, comma 3, lettera d.2), delle Norme di Attuazione del PRG di Novara e ai sensi delle norme del Piano Territoriale Provinciale (artt. 1.5 e 5.10 e relative Linee Guida).
In altre parole, gli avvocati chiedono al Tar di pronunciarsi sull’illegittimità della delibera di Galliate che, secondo gli avvocati «non è affatto attinto (o è attinto in misura assolutamente marginale ed irrilevante, essendo comunque escluso il coinvolgimento del centro abitato) dalle previsioni dell’Accordo di Pianificazione formalmente approvato dalla Regione, dalla Provincia di Novara e dal Comune di Novara, ma il cui perfezionamento è strumentalmente e illegittimamente rifiutato dal Comune di Galliate».
Secondo quanto si legge nel ricorso «il Comune di Galliate ha accampato motivazioni puramente apparenti e anzi prettamente ideologiche, non giuridiche e a-tecniche, che comunque non riguardano un interesse giuridicamente apprezzabile sotto il profilo urbanistico o ambientale del Comune di Galliate, per plurimi ordini di motivazioni», posizione che ricalca molto quella assunta durante il dibattimento sul ricorso presentato dai proprietari.
Stupisce, tuttavia, la presentazione di questo ricorso da parte di Develog con la richiesta di sospensiva, che arriva dopo il pronunciamento negativo sul ricorso dei proprietari. Non stupisce invece come prosegua ininterrotta la battaglia del colosso che dovrebbe costruire il maxi polo e che ha tutto l’interesse al completamento dell’opera contro cui partiti e movimenti civici si sono da subito attivati per la salvaguardia del territorio e contro il consumo di suolo.