La notizia del ricorso al Tar da parte dei 52 proprietari terrieri di Pernate favorevoli alla costruzione del polo logistico aveva aggiunto complessità a una vicenda che ha caratterizzato buona parte dello scorso anno. Nel ricorso dei proprietari contro i Comuni di Novara e Galliate e la Regione Piemonte l’avvocato Claudio Linzola di Milano, che rappresenta i proprietari, sostiene che il comune di Galliate non aveva titolo per esprimersi sull’accordo di pianificazione, bocciato nella seduta del 30 ottobre.
La notizia di queste settimane è la rinuncia da parte del Comune di Novara a costituirsi in giudizio per il seguente ricorso, fatta salva una diversa valutazione nel prosieguo della stessa. Le motivazioni riportate nella delibera di giunta del 31 dicembre fanno riferimento alla costituzione in giudizio del Comune in altri due ricorsi al Tar presentati dal Comitato per Pernate e da altri soggetti che contestavano al legittimità degli atti con cui si sarebbe autorizzata la costruzione dell’impianto e contro i quali il Comune si è già costituito in giudizio, ma soprattuto fanno riferimento al fatto che «l’eventuale accoglimento del presente gravame non lederebbe tanto uno specifico interesse del Comune di Novara, quanto piuttosto l’interesse del Comune di Galliate ad esprimere la propria opposizione alla realizzazione della proposta progettuale di che trattasi».
In altre parole, il Comune di Novara non si costituisce in giudizio per un ricorso, quello formulato dai 52 proprietari, che ha come obiettivo contestare la legittimità dell’atto con cui il Comune di Galliate, di fatto, metteva un punto sulla costruzione del mega polo. Non si conosce ancora la data della sentenza per questo procedimento, ciò che è certo è che il 9 gennaio il Tar si pronuncerà su uno degli altri due ricorsi presentati dai comitati ambientalisti.