Ponte del Terdoppio, il 9 gennaio apre il cantiere. Lavori fermi sul XXV Aprile

L'assessore Zoccali: «Il cavalcavia costerà 200 mila euro in più perchè i guard rail non sono a norma». Il gruppo consiliare del Pd presenta due interrogazioni

Dopo mesi di ritardi sul cronoprogramma previsto quasi un anno fa, martedì 9 gennaio aprirà il cantiere sul ponte del Terdoppio, la “porta” di corso Trieste che collega Novara con Pernate. La gara d’appalto per i lavori che prevedono l’abbattimento e la costruzione di un nuovo ponte (38 metri di lunghezza per 14 di larghezza) è stata assegnata a novembre da Scr, la società regionale a cui il Comune l’ha affidato.

«Solo ieri abbiamo ricevuto l’autorizzazione della Sovrintendenza all’abbattimento perchè si tratta di un ponte storico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali -. Martedì si cominciare a sistemare i pali per il posizionamento del ponte provvisorio». Come si ricorderà, infatti, il progetto prevede la realizzazione di un manufatto temporaneo sul lato sud, durante lo svolgimento dei lavori, in modo da consentire il transito e non chiudere il passaggio.

«Nei mesi scorsi sono state notate dilatazioni di alcune fessurazioni a 3 millimetri, senza comunque raggiungere il livello di allerta di 4 millimetri, dunque al momento nessun allarme – continua l’assessore -. A questo servono i sensori. Se non ci saranno intoppi, per l’inizio di marzo il ponte provvisorio sarà posizionato e si potrà procedere con l’abbattimento di quello esistente».

Il costo dell’opera ammonta a 2 milioni di euro di cui 700 mila da fondi regionali, mentre la restante parte coperta con risorse comunali

Sono fermi, invece, da venti giorni i lavori sul cavalcavia XXV Aprile. «I guard rail non sono a norma e, dopo l’incidente del pullman a Mestre, Ferrovie dello Stato ci ha chiesto uno standard di sicurezza maggiore – prosegue Zoccali -. Buona parte, infatti, passa sopra i binari: sono necessari 35 centimetri di cemento armato dove oggi ce ne sono solo 20. Dopo avere effettuato prove e sondaggi, possiamo finalmente procedere con il nuovo ancoraggio, diversamente non si potrebbe ottenere la certificazione. Inoltre, dopo la tragedia di Brandizzo, la burocrazia è ancora più complicata: per eseguire i lavori si dovrà togliere la corrente ai binari, dunque nel tratto che passa sopra la linea Novara Alessandria si procederà di mattina, mentre in corrispondenza dei binari della Torino Milano qualche ora di notte. Un intervento che costerà circa 150/200 mila euro più del previsto, ben oltre i due milioni di euro preventivati. Penso comunque che lunedì 14 i lavori potranno riprendere».

Sullo stato di avanzamento lavori il gruppo consiliare del Partito Democratico ha depositato due interrogazioni che saranno discusse nel prossimo consiglio comunale. Nello specifico, sul Terdoppio i consiglieri chiedono gli esiti del costante monitoraggio del ponte e il dettaglio del cronoprogramma, mentre sul XXV Aprile «se il progetto in corso è coerente con le conclusioni della perizia del CTU, consegnata al GIP successivamente alla redazione del progetto, e risolutivo delle criticità del manufatto rilevate dai periti nominati dall’autorità giudiziaria».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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L’assessore Zoccali: «Il cavalcavia costerà 200 mila euro in più perchè i guard rail non sono a norma». Il gruppo consiliare del Pd presenta due interrogazioni

Dopo mesi di ritardi sul cronoprogramma previsto quasi un anno fa, martedì 9 gennaio aprirà il cantiere sul ponte del Terdoppio, la "porta" di corso Trieste che collega Novara con Pernate. La gara d'appalto per i lavori che prevedono l’abbattimento e la costruzione di un nuovo ponte (38 metri di lunghezza per 14 di larghezza) è stata assegnata a novembre da Scr, la società regionale a cui il Comune l’ha affidato.

«Solo ieri abbiamo ricevuto l'autorizzazione della Sovrintendenza all'abbattimento perchè si tratta di un ponte storico - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali -. Martedì si cominciare a sistemare i pali per il posizionamento del ponte provvisorio». Come si ricorderà, infatti, il progetto prevede la realizzazione di un manufatto temporaneo sul lato sud, durante lo svolgimento dei lavori, in modo da consentire il transito e non chiudere il passaggio.

«Nei mesi scorsi sono state notate dilatazioni di alcune fessurazioni a 3 millimetri, senza comunque raggiungere il livello di allerta di 4 millimetri, dunque al momento nessun allarme - continua l'assessore -. A questo servono i sensori. Se non ci saranno intoppi, per l'inizio di marzo il ponte provvisorio sarà posizionato e si potrà procedere con l'abbattimento di quello esistente».

Il costo dell'opera ammonta a 2 milioni di euro di cui 700 mila da fondi regionali, mentre la restante parte coperta con risorse comunali

Sono fermi, invece, da venti giorni i lavori sul cavalcavia XXV Aprile. «I guard rail non sono a norma e, dopo l'incidente del pullman a Mestre, Ferrovie dello Stato ci ha chiesto uno standard di sicurezza maggiore - prosegue Zoccali -. Buona parte, infatti, passa sopra i binari: sono necessari 35 centimetri di cemento armato dove oggi ce ne sono solo 20. Dopo avere effettuato prove e sondaggi, possiamo finalmente procedere con il nuovo ancoraggio, diversamente non si potrebbe ottenere la certificazione. Inoltre, dopo la tragedia di Brandizzo, la burocrazia è ancora più complicata: per eseguire i lavori si dovrà togliere la corrente ai binari, dunque nel tratto che passa sopra la linea Novara Alessandria si procederà di mattina, mentre in corrispondenza dei binari della Torino Milano qualche ora di notte. Un intervento che costerà circa 150/200 mila euro più del previsto, ben oltre i due milioni di euro preventivati. Penso comunque che lunedì 14 i lavori potranno riprendere».

Sullo stato di avanzamento lavori il gruppo consiliare del Partito Democratico ha depositato due interrogazioni che saranno discusse nel prossimo consiglio comunale. Nello specifico, sul Terdoppio i consiglieri chiedono gli esiti del costante monitoraggio del ponte e il dettaglio del cronoprogramma, mentre sul XXV Aprile «se il progetto in corso è coerente con le conclusioni della perizia del CTU, consegnata al GIP successivamente alla redazione del progetto, e risolutivo delle criticità del manufatto rilevate dai periti nominati dall’autorità giudiziaria».

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