Ponte di Romagnano, momentaneo stop ai lavori. Il sindaco: «Auspisco cronoprogramma rispettato»

I lavori nel cantiere del ponte mobile di Romagnano proseguono o si sono interrotti? Le notizie sembrano contrastanti. Di certo si sa che le operazioni di bonifica, primo step della complessa attività che dovrebbe culminare entro entro il mese di luglio con la posa della struttura provvisoria, hanno portato al rinvenimento nelle rocce di tracce di ferrite, elemento, ha detto la consigliera delegata alla Viabilità della Provincia di Novara Marzia Vicenzi, che «non è necessariamente riconducibile alla presenza di ordigni bellici, dal momento che essa può naturalmente essere presente nel materiale proprio dell’alveo».

 

 

Per l’esponente dell’amministrazione di Palazzo Natta «non c’é stato nessun arresto delle attività di cantiere».

Dal canto suo Anas ha fatto sapere che la presenza di questo particolare elemento ferromagnetico interferisce con la strumentazione in uso al personale tecnico. Da qui la proposta al Genio militare di effettuare ulteriori controlli con una metodologia diversa. Sino a qui tutti d’accordo, fino a un certo punto, perché per il sindaco di Romagnano Sesia, Alessandro Carini, «il cantiere è fermo da ormai una settimana, proprio in attesa del via libera da parte dell’autorità militare». Manifestare preoccupazione potrebbe sembrare eccessivo, ha proseguito il primo cittadino, «ma di sicuro questo intoppo non ci voleva. Ho quindi chiesto ad “Anas” garanzie affinché il cronoprogramma originale di 140 giorni sia rispettato. Un eventuale slittamento di una decina di giorni non dovrebbe comportare problemi. Importante è che i pochi giorni non si trasformino in mesi».

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Ponte di Romagnano, momentaneo stop ai lavori. Il sindaco: «Auspisco cronoprogramma rispettato»

I lavori nel cantiere del ponte mobile di Romagnano proseguono o si sono interrotti? Le notizie sembrano contrastanti. Di certo si sa che le operazioni di bonifica, primo step della complessa attività che dovrebbe culminare entro entro il mese di luglio con la posa della struttura provvisoria, hanno portato al rinvenimento nelle rocce di tracce di ferrite, elemento, ha detto la consigliera delegata alla Viabilità della Provincia di Novara Marzia Vicenzi, che «non è necessariamente riconducibile alla presenza di ordigni bellici, dal momento che essa può naturalmente essere presente nel materiale proprio dell’alveo».

 

 

Per l’esponente dell’amministrazione di Palazzo Natta «non c’é stato nessun arresto delle attività di cantiere».

Dal canto suo Anas ha fatto sapere che la presenza di questo particolare elemento ferromagnetico interferisce con la strumentazione in uso al personale tecnico. Da qui la proposta al Genio militare di effettuare ulteriori controlli con una metodologia diversa. Sino a qui tutti d’accordo, fino a un certo punto, perché per il sindaco di Romagnano Sesia, Alessandro Carini, «il cantiere è fermo da ormai una settimana, proprio in attesa del via libera da parte dell’autorità militare». Manifestare preoccupazione potrebbe sembrare eccessivo, ha proseguito il primo cittadino, «ma di sicuro questo intoppo non ci voleva. Ho quindi chiesto ad “Anas” garanzie affinché il cronoprogramma originale di 140 giorni sia rispettato. Un eventuale slittamento di una decina di giorni non dovrebbe comportare problemi. Importante è che i pochi giorni non si trasformino in mesi».

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