Ponti ottiene certificazione per la parità di genere

Riconosciuto ambiente di lavoro che propone l'inclusione. Il 40% della dirigenza è donna ed è stata colmata la distanza tra retribuzioni maschili e femminili

La Ponti, azienda con sede a Ghemme e leader della produzione di aceti e conserve di verdure in Italia, ha ottenuto la Certificazione per la parità di genere che riconosce l’impegno dell’azienda nella promozione di un ambiente di lavoro equo e inclusivo. Un riconoscimento che si aggiunge ad altri che ne certificano l’impegno ad un modo responsabile di fare impresa, nell’ottica della sostenibilità.

Quest’ultima certificazione, rilasciata dall’ente SGS, è l’esito di una attenta valutazione di numerosi aspetti delle politiche aziendali, inclusi i piani di carriera, l’equilibrio tra vita privata e professionale, la parità retributiva e l’accesso a opportunità di sviluppo professionale per tutte le persone, indipendentemente dal genere.

«Questo riconoscimento – ha commentato Lara Ponti, Vicepresidente di Ponti Spa, (nella foto con la sede storica di Ghemme) – conferma il nostro impegno verso l’uguaglianza e la diversità all’interno della nostra azienda. Crediamo fermamente che un ambiente inclusivo e rispettoso delle differenze di genere sia la chiave per favorire l’innovazione, migliorare il benessere di lavoratori e lavoratrici e ottenere risultati eccellenti».

 Ponti promuove un ambiente di lavoro che rifiuti stereotipi, discriminazioni, ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale e proponga invece una cultura della diversità e dell’inclusione. Per l’aspetto della parità di genere, Ponti è un’azienda inclusiva, come testimoniano i suoi numeri: il 42% della sua popolazione è femminile, vi è un’adeguata rappresentazione di donne nel comitato di Direzione e Manager (rispettivamente 40% e 36%). Inoltre colmato la distanza tra retribuzioni maschili e femminili: il “gender pay gap” è passato da -5% del 2021 a +0,7% (a favore delle donne) nel 2023.

Dall’azienda fanno sapere che «l’ottenimento della Certificazione di Parità di Genere non rappresenta un punto d’arrivo, ma piuttosto una tappa importante nel continuo percorso di Ponti verso la creazione di un ambiente di lavoro sempre più inclusivo».

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Ponti ottiene certificazione per la parità di genere

Riconosciuto ambiente di lavoro che propone l’inclusione. Il 40% della dirigenza è donna ed è stata colmata la distanza tra retribuzioni maschili e femminili

La Ponti, azienda con sede a Ghemme e leader della produzione di aceti e conserve di verdure in Italia, ha ottenuto la Certificazione per la parità di genere che riconosce l’impegno dell’azienda nella promozione di un ambiente di lavoro equo e inclusivo. Un riconoscimento che si aggiunge ad altri che ne certificano l’impegno ad un modo responsabile di fare impresa, nell’ottica della sostenibilità.

Quest’ultima certificazione, rilasciata dall’ente SGS, è l’esito di una attenta valutazione di numerosi aspetti delle politiche aziendali, inclusi i piani di carriera, l’equilibrio tra vita privata e professionale, la parità retributiva e l’accesso a opportunità di sviluppo professionale per tutte le persone, indipendentemente dal genere.

«Questo riconoscimento – ha commentato Lara Ponti, Vicepresidente di Ponti Spa, (nella foto con la sede storica di Ghemme) – conferma il nostro impegno verso l’uguaglianza e la diversità all’interno della nostra azienda. Crediamo fermamente che un ambiente inclusivo e rispettoso delle differenze di genere sia la chiave per favorire l’innovazione, migliorare il benessere di lavoratori e lavoratrici e ottenere risultati eccellenti».

 Ponti promuove un ambiente di lavoro che rifiuti stereotipi, discriminazioni, ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale e proponga invece una cultura della diversità e dell’inclusione. Per l’aspetto della parità di genere, Ponti è un’azienda inclusiva, come testimoniano i suoi numeri: il 42% della sua popolazione è femminile, vi è un’adeguata rappresentazione di donne nel comitato di Direzione e Manager (rispettivamente 40% e 36%). Inoltre colmato la distanza tra retribuzioni maschili e femminili: il “gender pay gap” è passato da -5% del 2021 a +0,7% (a favore delle donne) nel 2023.

Dall’azienda fanno sapere che «l’ottenimento della Certificazione di Parità di Genere non rappresenta un punto d’arrivo, ma piuttosto una tappa importante nel continuo percorso di Ponti verso la creazione di un ambiente di lavoro sempre più inclusivo».