Presa la “banda dell’Allea”, tra loro anche un minorenne

Presa la “banda dell’Allea”, tra loro anche un minorenne. Nel mese di febbraio, in soli dieci giorni, sono state compiute tre rapine in città con l’utilizzo di armi. In tutti gli episodi gli autori erano giovani ragazzi e le vittime loro coetanei, colti mentre si trovavano per strada da soli.

La prima rapina, avvenuta il 10 febbraio, è stata commessa nei confronti di un ventenne egiziano che, mentre passeggiava nel parco dell’Allea, è stato aggredito da cinque ragazzi i quali, dopo averlo percosso, gli hanno sottratto il portafoglio; la vittima, a seguito dell’aggressione, ha riportato lesioni guaribili in due settimane. Il giorno seguente, mentre la vittima si stava recando in Questura per sporgere denuncia, ha incontrato alcuni dei suoi aggressori, uno dei quali, intuendo la volontà di rivolgersi alla Polizia, lo ha minacciato con un coltello al fine di farlo desistere.

Gli autori dei fatti non si sono fermati e hanno proseguito il 21 febbraio, nel quartiere Sant’Andrea, dove hanno rapinato un diciottenne. Le modalità erano analoghe e in particolare alla giovane vittima è stato puntato un coltello al fianco e gli è stato sottratto il portafoglio e il telefono cellulare. In questo caso, a differenza dell’episodio precedente, ad agire, è stata una sola persona.

Due giorni dopo, sempre nel quartiere Sant’Andrea, la terza rapina; in questa occasione, a essere preso di mira è stato addirittura un minorenne sedici anni che è stato affrontato da due ragazzi i quali, dopo averlo colpito con un calcio, lo hanno immobilizzato e gli hanno frugato nelle tasche alla ricerca di denaro o di altri beni.

Subito sono scattae le indagini della Squadra Mobile di Novara: grazie alle loro conoscenze, acquisite monitorando costantemente i soggetti che compiono reati predatori, e a una certosina attività di incrocio dei dati tecnici e comparazioni somatiche di persone note e dedite alla commissione di reati di questo genere, gli agenti hanno individuato i tre giovani, tutti di nazionalità egiziana, irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora, riconosciuti, a vario titolo, comec autori degli episodi.

Gli elementi probatori raccolti e le singole responsabilità penali degli autori delle rapine, sono state condivise dalla Procura della Repubblica di Novara: nei confronti dei tre rapinatori (N.K., nato in Egitto nel 1999; A.A.E.M., nato in Egitto nel 2002; A.S.I., nato in Egitto nel 2000) il Gp ha emesso tre custodie cautelari in carcere. L’arresto si è rivelato molto difficoltoso in quanto i soggetti risultavano irreperibili; il loro rintraccio, successivamente all’arresto di N.K., si è ulteriormente complicato e la loro ricerca è stata estesa su tutto il territorio nazionale. Grazie al coordinamento tra gli investigatori e gli agenti della Squadra Volante è stato possibile procedere celermente all’arresto degli altri due rapinatori, A.A.E.M. e A.S.I. che, sebbene irregolari e senza fissa dimora, sono comunque stati rintracciati e accompagnati nel carcere di Novara.

Uno di loro, alla vista della volante, ha tentato di scappare e, raggiunto dagli agenti, ha opposto resistenza. Quest’ultimo, all’atto dell’arresto, è stato anche trovato in possesso di 25 grammi di hashish. Per questi fatti è stato anche denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente.

Inoltre, tutti e tre rapinatori sono stati indagati per altri reati, tra i quali il porto abusivo di armi, lesioni pluriaggravate, minaccia aggravata e ricettazione.

Dalle indagini è emerso che, per consumare una delle rapine, i tre si sono serviti anche di un minorenne; in particolare, è stato individuato M.F., sedicenne albanese, appartenente al gruppo che ha effettuato la prima rapina, il quale è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino.

La “banda dell’Allea”, composta dai tre arrestati e dal giovane albanese, era già stata oggetto di alcune segnalazioni da parte dei cittadini novaresi che, passeggiando lungo i viali del parco e della vicina Allea, avevano segnalato il loro comportamento molesto.

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Presa la “banda dell’Allea”, tra loro anche un minorenne

Presa la “banda dell’Allea”, tra loro anche un minorenne. Nel mese di febbraio, in soli dieci giorni, sono state compiute tre rapine in città con l’utilizzo di armi. In tutti gli episodi gli autori erano giovani ragazzi e le vittime loro coetanei, colti mentre si trovavano per strada da soli.

La prima rapina, avvenuta il 10 febbraio, è stata commessa nei confronti di un ventenne egiziano che, mentre passeggiava nel parco dell’Allea, è stato aggredito da cinque ragazzi i quali, dopo averlo percosso, gli hanno sottratto il portafoglio; la vittima, a seguito dell’aggressione, ha riportato lesioni guaribili in due settimane. Il giorno seguente, mentre la vittima si stava recando in Questura per sporgere denuncia, ha incontrato alcuni dei suoi aggressori, uno dei quali, intuendo la volontà di rivolgersi alla Polizia, lo ha minacciato con un coltello al fine di farlo desistere.

Gli autori dei fatti non si sono fermati e hanno proseguito il 21 febbraio, nel quartiere Sant’Andrea, dove hanno rapinato un diciottenne. Le modalità erano analoghe e in particolare alla giovane vittima è stato puntato un coltello al fianco e gli è stato sottratto il portafoglio e il telefono cellulare. In questo caso, a differenza dell’episodio precedente, ad agire, è stata una sola persona.

Due giorni dopo, sempre nel quartiere Sant’Andrea, la terza rapina; in questa occasione, a essere preso di mira è stato addirittura un minorenne sedici anni che è stato affrontato da due ragazzi i quali, dopo averlo colpito con un calcio, lo hanno immobilizzato e gli hanno frugato nelle tasche alla ricerca di denaro o di altri beni.

Subito sono scattae le indagini della Squadra Mobile di Novara: grazie alle loro conoscenze, acquisite monitorando costantemente i soggetti che compiono reati predatori, e a una certosina attività di incrocio dei dati tecnici e comparazioni somatiche di persone note e dedite alla commissione di reati di questo genere, gli agenti hanno individuato i tre giovani, tutti di nazionalità egiziana, irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora, riconosciuti, a vario titolo, comec autori degli episodi.

Gli elementi probatori raccolti e le singole responsabilità penali degli autori delle rapine, sono state condivise dalla Procura della Repubblica di Novara: nei confronti dei tre rapinatori (N.K., nato in Egitto nel 1999; A.A.E.M., nato in Egitto nel 2002; A.S.I., nato in Egitto nel 2000) il Gp ha emesso tre custodie cautelari in carcere. L’arresto si è rivelato molto difficoltoso in quanto i soggetti risultavano irreperibili; il loro rintraccio, successivamente all’arresto di N.K., si è ulteriormente complicato e la loro ricerca è stata estesa su tutto il territorio nazionale. Grazie al coordinamento tra gli investigatori e gli agenti della Squadra Volante è stato possibile procedere celermente all’arresto degli altri due rapinatori, A.A.E.M. e A.S.I. che, sebbene irregolari e senza fissa dimora, sono comunque stati rintracciati e accompagnati nel carcere di Novara.

Uno di loro, alla vista della volante, ha tentato di scappare e, raggiunto dagli agenti, ha opposto resistenza. Quest’ultimo, all’atto dell’arresto, è stato anche trovato in possesso di 25 grammi di hashish. Per questi fatti è stato anche denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente.

Inoltre, tutti e tre rapinatori sono stati indagati per altri reati, tra i quali il porto abusivo di armi, lesioni pluriaggravate, minaccia aggravata e ricettazione.

Dalle indagini è emerso che, per consumare una delle rapine, i tre si sono serviti anche di un minorenne; in particolare, è stato individuato M.F., sedicenne albanese, appartenente al gruppo che ha effettuato la prima rapina, il quale è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino.

La “banda dell’Allea”, composta dai tre arrestati e dal giovane albanese, era già stata oggetto di alcune segnalazioni da parte dei cittadini novaresi che, passeggiando lungo i viali del parco e della vicina Allea, avevano segnalato il loro comportamento molesto.

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