Prima inneggia al Fascismo, poi si candida con il centro sinistra. La “conversione” di Roberto Esposito

Da nostalgico del ventennio fascista e della dittatura nazista ad aperto sostenitore del candidato sindaco Nicola Fonzo

Prima inneggia al Fascismo, poi si candida con il centro sinistra. La “conversione” di Roberto Esposito. Mercoledì 2 giugno era in prima fila in via Prina alla presentazione della sede del comitato elettorale per la candidatura di Nicola Fonzo alla carica di sindaco di Novara per il centro sinistra. Lo scorso 23 ottobre, da referente del comitato spontaneo del quartiere Nord, ha fondato la lista civica “Insieme alle periferie” proprio per appoggiare Fonzo dichiarando in quell’occasione: «Avevamo abbozzato un certo tipo di discorso con il Comune, ma a farmi mettere la museruola non ci sto. Da qui la scelta di schierarsi con chi sfiderà Canelli».

Roberto Esposito, novarese (che sul proprio profilo Facebook (pubblico) si definisce “personaggio politico”) se in occasione dell’ultimo 25 Aprile condivideva sui social “La festa più bella” e del 1 Maggio Il quarto stato di Pellizza da Volpedo, almeno fino al 2016 inneggiava al ventennio fascista e alla dittatura nazista. A sollevare la questione per primo è stato il quotidiano piemontese on line Lo Spiffero che ha reso nota buona parte delle foto e dei post pubblicati da Esposito nel corso degli anni: “Un grando uomo” e “Fiero di essere nero” riferendosi a Mussolini o un bull dog con i gradi da sergente nazista.

E poi numerosi commenti tutti dello stesso tenore: «Amici compagneros non dite subito che sono nazifascista. E che di bianco in Italia/Islam non è rimasto più nulla tolto i conti correnti degli ex italiani»; «Ma la gente lo sa che sono hitleriano»; «Sicuramente i parassiti schiavi senza cervello comandati dal loro padrone comunista che ti fa il bello è brutto tempo perché sei celebroleso puoi fare la segnalazione a Facebook. Ricorda che morirai soffrendo e senza nessuno che ti accudisce perché sei un cesso pubblico. Hai ancora questi diritti grazie a lui. Buon weekend infame»; «Vogliono rovinare le famiglie facendo legalizzare le unioni gay. voglio inculcarci le tradizioni di altri popoli ecc…. purtroppo i libri di storia della scuola italiana a sempre voluto parlare del fascismo e del nazismo ma mai e poi mai hanno citato i morti fatti molti di più dal comunismo»; “Che Uomo a dato agli italiani casa futuro dignità istruzione eccc. E poi un bel giorno arrivano i buonisti targati compagneros e l’Italia e diventata islamica. Bel progresso vero?” a corredo di due foto con Mussolini, e di un’altra con il duce e Hitler «Buon Natale sa noi che avevamo già capito tutto della storia alla nostra epoca…». Oltre a una serie di fotomontaggi tra cui quello di un Balilla che urina in testa a Matteo Renzi.

Non mancano gli insulti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del messaggio di fine anno: «Io non guardo sto c… tanto avrà come pubblico i bau bau» e «Solo i dementi lo possono ascoltare. Quelli che non hanno la facoltà di ragionare con il proprio cervello».

Nel 2016 Esposito ha poi sostenuto la candidatura a sindaco di Alessandro Canelli. Di quel periodo, e fino al 2019, il suo profilo social brulica di foto con numerosi esponenti del partito leghista: da Matteo Salvini all’onorevole aronese Alberto Gusmeroli, dai selfie con Canelli a Pontida alle immagini con l’assessore Silvana Moscatelli. Durante le regionali nel 2018 ha sostenuto la candidatura del leghista Riccardo Lanzo.

Tutto questo fino allo scoppio della pandemia nel marzo 2020 quando Esposito sembra avere avuto una vera e propria “conversione” e, nemmeno troppo gradualmente, ha abbandonato le battute contro i migranti e il centro sinistra per schierarsi apertamente con chi aveva sempre deriso e considerato nemico.

Ora che la campagna elettorale è appena iniziata, il diretto interessato dovrà dare delle spiegazioni. E il candidato sindaco Fonzo avrà un problema da risolvere.

[Nella foto in copertina, Esposito primo a sinistra]

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Prima inneggia al Fascismo, poi si candida con il centro sinistra. La “conversione” di Roberto Esposito

Da nostalgico del ventennio fascista e della dittatura nazista ad aperto sostenitore del candidato sindaco Nicola Fonzo

Prima inneggia al Fascismo, poi si candida con il centro sinistra. La “conversione” di Roberto Esposito. Mercoledì 2 giugno era in prima fila in via Prina alla presentazione della sede del comitato elettorale per la candidatura di Nicola Fonzo alla carica di sindaco di Novara per il centro sinistra. Lo scorso 23 ottobre, da referente del comitato spontaneo del quartiere Nord, ha fondato la lista civica “Insieme alle periferie” proprio per appoggiare Fonzo dichiarando in quell’occasione: «Avevamo abbozzato un certo tipo di discorso con il Comune, ma a farmi mettere la museruola non ci sto. Da qui la scelta di schierarsi con chi sfiderà Canelli».

Roberto Esposito, novarese (che sul proprio profilo Facebook (pubblico) si definisce “personaggio politico”) se in occasione dell’ultimo 25 Aprile condivideva sui social “La festa più bella” e del 1 Maggio Il quarto stato di Pellizza da Volpedo, almeno fino al 2016 inneggiava al ventennio fascista e alla dittatura nazista. A sollevare la questione per primo è stato il quotidiano piemontese on line Lo Spiffero che ha reso nota buona parte delle foto e dei post pubblicati da Esposito nel corso degli anni: “Un grando uomo” e “Fiero di essere nero” riferendosi a Mussolini o un bull dog con i gradi da sergente nazista.

E poi numerosi commenti tutti dello stesso tenore: «Amici compagneros non dite subito che sono nazifascista. E che di bianco in Italia/Islam non è rimasto più nulla tolto i conti correnti degli ex italiani»; «Ma la gente lo sa che sono hitleriano»; «Sicuramente i parassiti schiavi senza cervello comandati dal loro padrone comunista che ti fa il bello è brutto tempo perché sei celebroleso puoi fare la segnalazione a Facebook. Ricorda che morirai soffrendo e senza nessuno che ti accudisce perché sei un cesso pubblico. Hai ancora questi diritti grazie a lui. Buon weekend infame»; «Vogliono rovinare le famiglie facendo legalizzare le unioni gay. voglio inculcarci le tradizioni di altri popoli ecc…. purtroppo i libri di storia della scuola italiana a sempre voluto parlare del fascismo e del nazismo ma mai e poi mai hanno citato i morti fatti molti di più dal comunismo»; “Che Uomo a dato agli italiani casa futuro dignità istruzione eccc. E poi un bel giorno arrivano i buonisti targati compagneros e l’Italia e diventata islamica. Bel progresso vero?” a corredo di due foto con Mussolini, e di un’altra con il duce e Hitler «Buon Natale sa noi che avevamo già capito tutto della storia alla nostra epoca…». Oltre a una serie di fotomontaggi tra cui quello di un Balilla che urina in testa a Matteo Renzi.

Non mancano gli insulti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del messaggio di fine anno: «Io non guardo sto c… tanto avrà come pubblico i bau bau» e «Solo i dementi lo possono ascoltare. Quelli che non hanno la facoltà di ragionare con il proprio cervello».

Nel 2016 Esposito ha poi sostenuto la candidatura a sindaco di Alessandro Canelli. Di quel periodo, e fino al 2019, il suo profilo social brulica di foto con numerosi esponenti del partito leghista: da Matteo Salvini all’onorevole aronese Alberto Gusmeroli, dai selfie con Canelli a Pontida alle immagini con l’assessore Silvana Moscatelli. Durante le regionali nel 2018 ha sostenuto la candidatura del leghista Riccardo Lanzo.

Tutto questo fino allo scoppio della pandemia nel marzo 2020 quando Esposito sembra avere avuto una vera e propria “conversione” e, nemmeno troppo gradualmente, ha abbandonato le battute contro i migranti e il centro sinistra per schierarsi apertamente con chi aveva sempre deriso e considerato nemico.

Ora che la campagna elettorale è appena iniziata, il diretto interessato dovrà dare delle spiegazioni. E il candidato sindaco Fonzo avrà un problema da risolvere.

[Nella foto in copertina, Esposito primo a sinistra]

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore