Stroncato da un male incurabile, alla fine Gianmario Caramanna ha dovuto arrendersi. Ad annunciarlo è stata questa mattina la moglie Eda sul suo profilo di Facebock, “come mi aveva chiesto di fare”. E proprio al popolare social Caramanna aveva affidato quasi quotidianamente il decorso di un male che da qualche tempo lo aveva aggredito ai polmoni, alternando momenti di speranza ad altri meno incoraggianti, ma con una lucidità di autentico lottatore, mai disposto ad arrendersi, augurando sempre “buona vita a tutti”, la frase cion la quale chiudeva tutti i suoi post. Sino all’ultimo pubblicato, quello del 4 settembre scorso.
Figura di rilievo nel settore delle associazioni di categoria del Novarese e del Verbano Cusio Ossola, Caramanna, 68 anni, era stato a partire dalla metà degli anni ’80 ai vertici della locale Confedercenti e poi in seguito direttore di Confidi, incarico che aveva lasciato una volta collocato a riposo. Di estrazione Pci, a livello politico ha avuto modo di sedere anche sui banchi di Palazzo Cabrino, ricoprendo pure l’incarico di assessore al Bilancio nella giunta guidata da Maurizio Pagani tra il 1978 e l’81.
«Sono sinceramente dispiaciuto di questa notizia – ha detto Luigi Minicucci, che da Caramanna ha “ereditato” l’incarico presso Confesercenti – Gianmario, attraverso il suo impegno tenace, ha contribuito alla crescita della nostra organizzazione, facendola raggiungere i livelli di diffusione che tutti conosciamo in termini di adesioni».
La notizia della scomparsa di Caramanna ha suscitato profondo cordoglio a Novara, sua città di origine, e a Oleggio, dove viveva con la moglie e dove nel pomeriggio di domani, mercoledì 20 ottobre, presso il locale cimitero alle 15, si terrà la cerimonia di commiato.