Questa mattina 50 ucraini rientrano in patria grazie a ForLife. Il sindaco: «Un supporto fondamentale»

Saranno in totale cinquanta i profughi che faranno ritorno in Ucraina

Oggi, giovedì 11 alle ore 10, partirà dall’autostazione di Largo Pastore, diretto a Leopoli, un bus con 50 profughi ucraini che hanno deciso di rientrare nel loro Paese.

Il trasporto è possibile grazie alla onlus ForLife, presieduta dal professor Alessandro Carriero. «Il ringraziamento va a ForLife – spiega il sindaco Alessandro Canelli – che ha fornito un preziosissimo sostegno ai profughi, finanziando oltre al bus, anche i corsi di lingua italiana che stanno proseguendo con successo rivolti ai bambini e ai ragazzi ucraini che rimarranno nella nostra città».

«Sono tante le associazioni, fondazioni ed enti che si sono prodigati per sostenere il Comune nella prima fase, quella emergenziale, legata all’arrivo dei profughi ucraini – continua il sindaco – Dalla Croce Rossa Italiana che ha dato e darà supporto logistico nello spostamento dei profughi provenienti anche da altri comuni della Provincia, alla Fondazione Comunità Novarese il cui contributo è stato fondamentale, alla Fondazione Specchio dei Tempi – La Stampa con cui organizzeremo un nuovo bus diretto in Ucraina per fine mese. Ma anche alla Comunità ucraina, ai cittadini e a tutti coloro che, in vari modi, ci hanno dato una mano ad accogliere le persone fuggite dalla guerra».

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Questa mattina 50 ucraini rientrano in patria grazie a ForLife. Il sindaco: «Un supporto fondamentale»

Saranno in totale cinquanta i profughi che faranno ritorno in Ucraina

Oggi, giovedì 11 alle ore 10, partirà dall’autostazione di Largo Pastore, diretto a Leopoli, un bus con 50 profughi ucraini che hanno deciso di rientrare nel loro Paese.

Il trasporto è possibile grazie alla onlus ForLife, presieduta dal professor Alessandro Carriero. «Il ringraziamento va a ForLife – spiega il sindaco Alessandro Canelli – che ha fornito un preziosissimo sostegno ai profughi, finanziando oltre al bus, anche i corsi di lingua italiana che stanno proseguendo con successo rivolti ai bambini e ai ragazzi ucraini che rimarranno nella nostra città».

«Sono tante le associazioni, fondazioni ed enti che si sono prodigati per sostenere il Comune nella prima fase, quella emergenziale, legata all’arrivo dei profughi ucraini – continua il sindaco – Dalla Croce Rossa Italiana che ha dato e darà supporto logistico nello spostamento dei profughi provenienti anche da altri comuni della Provincia, alla Fondazione Comunità Novarese il cui contributo è stato fondamentale, alla Fondazione Specchio dei Tempi – La Stampa con cui organizzeremo un nuovo bus diretto in Ucraina per fine mese. Ma anche alla Comunità ucraina, ai cittadini e a tutti coloro che, in vari modi, ci hanno dato una mano ad accogliere le persone fuggite dalla guerra».

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