Prove geotecniche sul cavalcavia 25 Aprile. Il ponte del Terdoppio sarà abbattuto e ricostruito

Lo riferisce l’assessore ai Lavori Pubblici. Il Comune sta monitorando tutti e 170 ponti e cavalcavia. Al via l’unità operativa comunale che si occuperà di monitoraggi. Telecamere o pattuglie ai viadotti dove è vietato il transito di mezzi pesanti

Come era stato annunciato, ieri, lunedì 24 ottobre, sono iniziati i primi rilievi sul cavalcavia 25 Aprile da parte dei periti esterni incaricati dal Comune. Saranno loro che dovranno capire cosa è successo domenica 9 ottobre quando un cedimento ha provocato il crollo del terrapieno sul lato sud del viadotto.

«In corrispondenza della frana, i geologi stanno effettuando trivellazioni ogni dieci metri a diverse profondità– spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Rocco Zoccali -. Ogni prelievo viene archiviato separatamente e in un secondo momento sarà analizzato per capire lo stato del terreno stesso. Anche gli ingegneri strutturisti, in un primo momento incaricati attraverso il Politecnico di Milano poi privatamente tramite i loro studi per un questione di tempistiche strettissime, stanno analizzando tutte le fasi progettuali della struttura anche attraverso le relazioni tecniche della ditta che aveva costruito il cavalcavia. Tra una decina di giorni avremo gli esiti sia dai geologi che dagli ingegneri e per la metà di novembre saremo in grado di capire dove e come intervenire».

Qualche novità anche sull’altro ingresso della zona Est, il ponte del Terdoppio: «Il monitoraggio è costante, ma è ormai certo che la struttura dovrà essere abbattuta e ricostruita: anche le passerelle laterali saranno rifatte a nuovo: un costo minore rispetto a una ristrutturazione e in tempi più celeri» prosegue l’assessore che ribadisce quanto era già stato spiegato dal sindaco in consiglio comunale: «L’idea è quella di posizionare un manufatto provvisorio sul lato sud, in direzione Pernate, in modo da poter ripristinare il doppio senso di marcia: uno sul ponte esistente, l’altro su quello provvisorio. Tutto questo in attesa della costruzione di quello nuovo. Abbiamo già incaricato la ditta per la realizzazione di un progetto di massima».

Intanto il Comune sta procedendo al monitoraggio dei 170 ponti, cavalcavia e viadotti presenti sul territorio: «Abbiamo ripreso il dossier di due anni fa, quello prodotto dopo il crollo del ponte Morandi – continua l’assessore – e lo stiamo aggiornando con la verifica completa e dettagliata di tutte le parti sopraelevate e dei terrapieni. Un lavoro complesso per il quale stiamo predisponendo un’unità operativa apposita all’interno dell’ufficio Lavori pubblici che si occuperà esclusivamente di questi monitoraggi».

In arrivo anche pattuglie e telecamere: «Ci è stato segnalato in più occasioni che il divieto di transito ai mezzi pesanti con carico superiore alle 3 tonnellate non viene rispettato, in particolare sul ponte dell’Agogna e del Terdoppio – aggiunge Zoccali -. Un paio di mezzi sono già stati individuati e multati, ma per scongiurare il fenomeno procederemo con un presidio di pattuglie delle forze dell’ordine e in un secondo momento con il posizionamento di telecamere».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Lo riferisce l’assessore ai Lavori Pubblici. Il Comune sta monitorando tutti e 170 ponti e cavalcavia. Al via l’unità operativa comunale che si occuperà di monitoraggi. Telecamere o pattuglie ai viadotti dove è vietato il transito di mezzi pesanti

Come era stato annunciato, ieri, lunedì 24 ottobre, sono iniziati i primi rilievi sul cavalcavia 25 Aprile da parte dei periti esterni incaricati dal Comune. Saranno loro che dovranno capire cosa è successo domenica 9 ottobre quando un cedimento ha provocato il crollo del terrapieno sul lato sud del viadotto.

«In corrispondenza della frana, i geologi stanno effettuando trivellazioni ogni dieci metri a diverse profondità– spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Rocco Zoccali -. Ogni prelievo viene archiviato separatamente e in un secondo momento sarà analizzato per capire lo stato del terreno stesso. Anche gli ingegneri strutturisti, in un primo momento incaricati attraverso il Politecnico di Milano poi privatamente tramite i loro studi per un questione di tempistiche strettissime, stanno analizzando tutte le fasi progettuali della struttura anche attraverso le relazioni tecniche della ditta che aveva costruito il cavalcavia. Tra una decina di giorni avremo gli esiti sia dai geologi che dagli ingegneri e per la metà di novembre saremo in grado di capire dove e come intervenire».

Qualche novità anche sull’altro ingresso della zona Est, il ponte del Terdoppio: «Il monitoraggio è costante, ma è ormai certo che la struttura dovrà essere abbattuta e ricostruita: anche le passerelle laterali saranno rifatte a nuovo: un costo minore rispetto a una ristrutturazione e in tempi più celeri» prosegue l’assessore che ribadisce quanto era già stato spiegato dal sindaco in consiglio comunale: «L’idea è quella di posizionare un manufatto provvisorio sul lato sud, in direzione Pernate, in modo da poter ripristinare il doppio senso di marcia: uno sul ponte esistente, l’altro su quello provvisorio. Tutto questo in attesa della costruzione di quello nuovo. Abbiamo già incaricato la ditta per la realizzazione di un progetto di massima».

Intanto il Comune sta procedendo al monitoraggio dei 170 ponti, cavalcavia e viadotti presenti sul territorio: «Abbiamo ripreso il dossier di due anni fa, quello prodotto dopo il crollo del ponte Morandi – continua l’assessore – e lo stiamo aggiornando con la verifica completa e dettagliata di tutte le parti sopraelevate e dei terrapieni. Un lavoro complesso per il quale stiamo predisponendo un’unità operativa apposita all’interno dell’ufficio Lavori pubblici che si occuperà esclusivamente di questi monitoraggi».

In arrivo anche pattuglie e telecamere: «Ci è stato segnalato in più occasioni che il divieto di transito ai mezzi pesanti con carico superiore alle 3 tonnellate non viene rispettato, in particolare sul ponte dell’Agogna e del Terdoppio – aggiunge Zoccali -. Un paio di mezzi sono già stati individuati e multati, ma per scongiurare il fenomeno procederemo con un presidio di pattuglie delle forze dell’ordine e in un secondo momento con il posizionamento di telecamere».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore