E’ finito il periodo di “austerity” per la Provincia. Lo scorso 30 settembre l’assemblea di Palazzo Natta, approvando la delibera riguardante la rimodulazione del Piano di riequilibrio, ha messo la parola “fine” al Piano stesso, con ben quattro anni di anticipo. In parole povere, in sede di formazione dei documenti finanziari dell’ente per il prossimo triennio si libereranno maggiori risorse.
Lo hanno annunciato il presidente Federico Binatti e la consigliera delegata Monia Mazza parlando senza troppi giri di parole di un «evidente segnale di una buona amministrazione da parte di questa maggioranza, che ha saputo lavorare per il territorio al fianco degli uffici ottenendo risultati positivi, certi e trasparenti. Una situazione che consentirà alla Provincia di Novara di tornare a essere fra le più virtuose del Piemonte».
La delibera di assestamento, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri, viene solitamente approvata entro il 31 luglio: «Quest’anno – hanno ricordato Binatti e Mazza – la particolare situzione legata al Covid ha fatto sì che questo adempimento venisse spostato prima al 30 settembre dal “Decreto rilancio” e poi ancora alla fine di novembre dal “Decreto Agosto”. Inoltre, in considerazione del fatto che la pandemia ha finito per stravolgere quelle che erano le previsioni degli enti locali, sono venute a mancare diverse entrate, che hanno comportato “correzioni” nelle varie voci, in entrate e in uscita: «Due passaggi fondamentali sono stati gli stanziamenti del Governo (500 milioni di euro per le Province, ndr), anche se tanto Upi quanto Anci hanno ribadito che sono state risorse insufficienti per i territori, ma in ogni caso “ossigeno” per i nostri Enti. La rinegoziazione di mutui con la Cassa depositi e prestiti ha coperto le mancate entrate e le maggiori spese nell’ambito delle musire di sicurezza nelle scuole, mentre per quanto riguarda la viabilità sono previste due linee di intervento: 29 mila euro per lavori sulla Provinciale 6 “Trasversale del Basso Novarese”, ma soprattutto un ulteriore stanziamento di 300 mila euro per quelle strade di interesse nazionale che torneranno all’Anas ma che oggi risultano ancora in gestione alla Provincia».