«Un Dup “sintetico”, ma che rispecchia quella che era la previsione in Bilancio. E certamente sarà suscettibile a modifiche in corso». Questa la premessa iniziale del Documento unico di programmazione triennale, presentato dalla consigliera delegata Monia Mazza nel corso del Consiglio provinciale tenutosi questa mattina – martedì 20 luglio – e poi approvato dalla sola maggioranza dopo un breve ma “pepato” dibattito.
Lo strumento finanziario si divide come sempre in una parte “strategica”, «che analizza le condizioni in cui l’ente si trova», e in una “operativa”, «che corrisponde appunto in un bilancio di previsione, Nello specifico, sono contenuti elementi in materia di personale, lavori pubblici e patrimonio».
Ma a quanto ammontano le risorse a disposizione. La consigliera Marzia Vicenzi (Lavori pubblici) ha ricordato come quest’anno «la Provincia abbia ottenuto 42 mila euro dal Ministero dell’Interno e che utilizzeremo per finanziare la sola progettazione di interventi che saranno effettuati nel 2022 e che riguardano le strade 37, 110 e 49. Interventi di manutenzione straordinaria per risolvere problematiche di dissesto del piano viario e manufatti di sostegno. Abbiamo poi chiesto di finanziare con avanzi di amministrazione 300 mila euro per poter effettuare in alcuni punti del territorio interventi di riasfaltatura già iniziati in questi giorni. Altri 150 mila euro ci permetteranno di sistemare un ponte lungo la Ghemme-Cavaglio-Suno, mentre abbiamo fatto “spostare” dal bilancio della viabilità a quello dell’edilizia 385 mila euro in quanto non spendibili per il settore originario: saranno utilizzati per alcuni uffici della Provincia e per l’edilizia scolastica». Altra richiesta di “spostamento” riguarda il passaggio da un capitolo all’altro del bilancio viabilità in quanto si era esaurito quello riguardante gli incarichi esterni».
Sollecitato dall’esponente della minoranza Emanuela Allegra, il responsabile dell’Edilizia scolastica Andrea Crivelli ha invece ricordato come «abbiamo in variazione la descrizione di quei fondi di cui si era già parlato in passato e che sono i 5,3 milioni per il “Ravizza”, i 6 milioni per interventi sul “Nervi”, “da Vinci” e “Casorati” per l’agibilità degli edifici che hanno la fase progettuale in questa annualità e quella dei lavori su quella successiva. Due voci da 50 mila euro circa l’una riguardano entrambe il “Fermi” di Arona».
In linea generale la stessa Allegra ha poi dichiarato di essere favorevole sul Dup «quando si stratta di effettuare interventi su strade e scuole. Ora che fortunatamente il governo sta finanziando le Province qualche lavoro in più lo si potrà fare. Quello che non mi trova d’accordo è quando si cita il piano nazionale di resilienza. In questo caso credo che la Provincia non abbia giocato una partita coinvolgente. Questa è un’occasione storica per portare a casa dei progetti per il nostro territorio e mi sarei aspettata qualcosa di diverso, forse a causa di incertezze e di fretta che ha caratterizzato anche il lavoro nel periodo in cui guidavamo noi l’ente. Non ho ancora capito quale sia il progetto prioritario che la Provincia ha voluto presentare. Pur rimanendo ciascuno nel proprio alveo politico pensavamo a un maggior coinvolgimento della minoranza».
«Come tutte le Province piemontesi – ha replicato il presidente Federico Binatti – abbiamo ricevuto una comunicazione da parte della Regione con dei tempi molto chiari e precisi». «Certo – ha aggiunto Vicenzi – sarebbe stato bello pensare a un progetto grande, ma bisogna considerare che in quel momento i giorni erano pochi e quindi abbiamo cercato di portare avanti con i Comuni quelle proposte per il territorio». «Abbiamo dovuto guardare alla concretezza – ha rimarcato Ivan De Grandis – più che alla forma comunicativa. I sindaci hanno fatto sforzi enormi e la nostra è stata fra le Province che hanno lavorato meglio». Ancora Binatti: «Sgomberiamo una volta per tutte il campo da ulteriori dubbi. Per la Provincia le opere fondamentali sono la nuova strada Novara-Vercelli e il ponte di Oleggio».
Il Dup è poi passato con il solo voto della maggioranza.