Quarantene, tamponi, Dad. Regole (poco chiare) per sopravvivere alla scuola al tempo del Covid

Confusione su disposizioni e normative. Dal 24 gennaio nuovo punto tamponi per la scuola al Parco del Welfare di Veveri

Quarantene, tamponi, Dad. La scuola al tempo del Covid è un’impresa (quasi) impossibile e uno stress quotidiano per le famiglie con figli, in modo particolare nella fascia d’età di scuola dell’infanzia e primaria. I messaggi contradditori e le regole in continuo mutamento non agevolano la situazione. In Piemonte la Regione ha demandato alle Asl l’autorità di chiudere le classi in presenza di casi positivi: nel pomeriggio di mercoledì l’azienda ospedaliera ha fatto sapere che, anche nella scuola primaria così come era già previsto per l’infanzia, con un solo caso positivo scatta la quarantena. Una decisione che ha sollevato un polverone, ma che è stata confermata il giorno dopo in un incontro con i dirigenti scolastici.

Con una nota di ieri, inoltre, l’Asl ha ribadito che il periodo di quarantena è di 10 giorni, fatta salva l’esecuzione di tampone con risultato negativo oppure di 14 giorni, in assenza di esecuzione del tampone e che i provvedimenti per la Didattica a Distanza sono di esclusiva competenza degli istituti scolastici.

La situazione è poi peggiorata dalla difficoltà dell’Asl di eseguire il tampone 0, quello che va fatto entro 48 ore dalla comunicazione del caso positivo. Per questo motivo l’azienda sanitaria ha precicato che i test possono essere effettuati gratuitamente – da chi ne ha i requisiti (es. contatti stretti di caso positivo) – negli gli hub Asl già attivi, ma solo dopo avere ricevuto la convocazione da parte del Sisp in collaborazione con la scuola oppure nelle farmacie aperte al pubblico abilitate a seguito delle disposizioni della Regione. Da lunedì 24 gennaio, inoltre, a Novara città è attivo un nuovo punto tamponi dedicato alle scuole al Parco del Welfare di Veveri dove è possibile accedere sempre previa convocazione da parte del Sisp.

A proposito di confusione: la Regione ha pubblicato sul proprio sito alcuni “Chiarimenti sui casi Covid a scuola”: è sufficiente dare un’occhiata per rendersi conto del fatto che alcune indicazioni siano contraddittorie con quanto previsto dall’Asl di Novara e in alcuni casi di difficile comprensione.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Con una nota di ieri, inoltre, l’Asl ha ribadito che il periodo di quarantena è di 10 giorni, fatta salva l’esecuzione di tampone con risultato negativo oppure di 14 giorni, in assenza di esecuzione del tampone e che i provvedimenti per la Didattica a Distanza sono di esclusiva competenza degli istituti scolastici.

La situazione è poi peggiorata dalla difficoltà dell’Asl di eseguire il tampone 0, quello che va fatto entro 48 ore dalla comunicazione del caso positivo. Per questo motivo l’azienda sanitaria ha precicato che i test possono essere effettuati gratuitamente – da chi ne ha i requisiti (es. contatti stretti di caso positivo) – negli gli hub Asl già attivi, ma solo dopo avere ricevuto la convocazione da parte del Sisp in collaborazione con la scuola oppure nelle farmacie aperte al pubblico abilitate a seguito delle disposizioni della Regione. Da lunedì 24 gennaio, inoltre, a Novara città è attivo un nuovo punto tamponi dedicato alle scuole al Parco del Welfare di Veveri dove è possibile accedere sempre previa convocazione da parte del Sisp.

A proposito di confusione: la Regione ha pubblicato sul proprio sito alcuni “Chiarimenti sui casi Covid a scuola”: è sufficiente dare un’occhiata per rendersi conto del fatto che alcune indicazioni siano contraddittorie con quanto previsto dall’Asl di Novara e in alcuni casi di difficile comprensione.

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