Radio Azzurra colpita da un attacco informatico

Ebbene sì, il virus ha colpito anche… “Radio Azzurra”. Non stiamo certo parlando del Covid, ma molto più semplicemente – si fa per dire – di un vero e proprio attacco informatico di cui è stata vittima nella giornata di ieri la storica emittente radiofonica novarese.

«In quarantacinque anni di attività ne ho viste tante – ammette sconsolato Ugo Ponzio, titolare di “Radio Azzurra” – ma non mi sarei aspettato anche questo. Tutto è capitato perché avevo la necessità si scarica l’estensione di un’applicazione e cercando di aprire il file generato mi sono visto chiedere delle somme in denaro (centinaia di dollari, ndr) per venirne fuori…». Una vera e propria estorsione informatica: «Sì, che ho prontamente provveduto a denunciare alla Polizia postale». Quali sono state le conseguenze immediate per l’emittente? «Martedì siamo rimasti praticamente bloccati; poi, a fatica, abbiamo ripreso riversando il materiale su nuovi devices, ma tornando a lavorare un po’ all’antica, manualmente. Per questo devo ringraziare i miei collaboratori che hanno permesso di evitare guai maggiori». Ponzio non riesce comunque a darsi pace: «Per una volta che nell’emergenza mi affido alla rete senza le opportune verifiche proprio questo doveva succedere?», trovando poi la forza quasi per scherzarci su, perché il Covid, quello vero, sta facendo molti più danni…

 

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Radio Azzurra colpita da un attacco informatico

Ebbene sì, il virus ha colpito anche… “Radio Azzurra”. Non stiamo certo parlando del Covid, ma molto più semplicemente – si fa per dire – di un vero e proprio attacco informatico di cui è stata vittima nella giornata di ieri la storica emittente radiofonica novarese.

«In quarantacinque anni di attività ne ho viste tante – ammette sconsolato Ugo Ponzio, titolare di “Radio Azzurra” – ma non mi sarei aspettato anche questo. Tutto è capitato perché avevo la necessità si scarica l’estensione di un’applicazione e cercando di aprire il file generato mi sono visto chiedere delle somme in denaro (centinaia di dollari, ndr) per venirne fuori…». Una vera e propria estorsione informatica: «Sì, che ho prontamente provveduto a denunciare alla Polizia postale». Quali sono state le conseguenze immediate per l’emittente? «Martedì siamo rimasti praticamente bloccati; poi, a fatica, abbiamo ripreso riversando il materiale su nuovi devices, ma tornando a lavorare un po’ all’antica, manualmente. Per questo devo ringraziare i miei collaboratori che hanno permesso di evitare guai maggiori». Ponzio non riesce comunque a darsi pace: «Per una volta che nell’emergenza mi affido alla rete senza le opportune verifiche proprio questo doveva succedere?», trovando poi la forza quasi per scherzarci su, perché il Covid, quello vero, sta facendo molti più danni…

 

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