Re Biscottino “padrone” di Novara

Aperto ufficialmente questa mattina il Carnevale con il taglio di un simbolico nastro in vicolo Monte Ariolo. Nel pomeriggio la grande sfilata nelle vie del centro e la consegna delle chiavi della città alla maschera da parte sindaco: «Per qualche giorno pensaci tu...»

Per qualche giorno Novara è tornata Biscottinopoli. Come da programma, per la gioia di piccoli e meno, si è ufficialmente aperto oggi, sabato 18 febbraio, il Carnevale novarese. Un’edizione, quella di questo 2023, tornata nel suo esatto periodo, dopo lo stop per l’emergenza pandemica e quella dello scorso anno “slittata” a luglio…


Un Carnevale ricco e partecipato, non solo da parte della gente. Oltre una cinquantina di gruppi provenienti da tutta la Penisola in rappresentanza delle più importanti rassegne del settore si sono dati appuntamento all’ombra della Cupola. Tutto è cominciato nella tarda mattinata in vicolo Monte Ariolo dove le maschere cittadine, Re Biscottino e Regina Cuneta, hanno tagliato il simbolico nastro insieme al presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia. Vista la location, tappa d’obbligo nel cortile del Biscottificio Camporelli, a suggellare ancora una volta il connubio storico instaurato fra la corte del Carnevale novarese e la storica azienda produttrice appunto dei “biscottini di Novara”.


Ma il momento principale è avvenuto nel pomeriggio, con la grande sfilata, aperta dal Gruppo twirling di Valduggia, che ha attraversato le vie del centro per giungere in piazza Duomo dove il sindaco Alessandro Canelli ha consegnato al sovrano le chiavi della città con un esplicito «è adesso per qualche giorno pensaci tu».


Nessun discorso di circostanza, ma solo un grande ringraziamento nei confronti di chi si è adoperato per la riuscita della manifestazione e a tutti gli intervenuti, anche dalla Sicilia e dalla Puglia, ricambiando così le “trasferte” affrontate dalla “corte” novarese. Come quella, come ha ricordato Luca Pasi dell’Associazione Gemellaggi, che sosterrà i prossimi 4 e 5 marzo in Francia, a Chalon-sur-Saone. In quell’occasione è prevista la partecipazione di qualcosa come 150 novaresi. Una vera e propria visita… di Stato.

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Re Biscottino “padrone” di Novara

Aperto ufficialmente questa mattina il Carnevale con il taglio di un simbolico nastro in vicolo Monte Ariolo. Nel pomeriggio la grande sfilata nelle vie del centro e la consegna delle chiavi della città alla maschera da parte sindaco: «Per qualche giorno pensaci tu…»

Per qualche giorno Novara è tornata Biscottinopoli. Come da programma, per la gioia di piccoli e meno, si è ufficialmente aperto oggi, sabato 18 febbraio, il Carnevale novarese. Un’edizione, quella di questo 2023, tornata nel suo esatto periodo, dopo lo stop per l’emergenza pandemica e quella dello scorso anno “slittata” a luglio…


Un Carnevale ricco e partecipato, non solo da parte della gente. Oltre una cinquantina di gruppi provenienti da tutta la Penisola in rappresentanza delle più importanti rassegne del settore si sono dati appuntamento all’ombra della Cupola. Tutto è cominciato nella tarda mattinata in vicolo Monte Ariolo dove le maschere cittadine, Re Biscottino e Regina Cuneta, hanno tagliato il simbolico nastro insieme al presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia. Vista la location, tappa d’obbligo nel cortile del Biscottificio Camporelli, a suggellare ancora una volta il connubio storico instaurato fra la corte del Carnevale novarese e la storica azienda produttrice appunto dei “biscottini di Novara”.


Ma il momento principale è avvenuto nel pomeriggio, con la grande sfilata, aperta dal Gruppo twirling di Valduggia, che ha attraversato le vie del centro per giungere in piazza Duomo dove il sindaco Alessandro Canelli ha consegnato al sovrano le chiavi della città con un esplicito «è adesso per qualche giorno pensaci tu».


Nessun discorso di circostanza, ma solo un grande ringraziamento nei confronti di chi si è adoperato per la riuscita della manifestazione e a tutti gli intervenuti, anche dalla Sicilia e dalla Puglia, ricambiando così le “trasferte” affrontate dalla “corte” novarese. Come quella, come ha ricordato Luca Pasi dell’Associazione Gemellaggi, che sosterrà i prossimi 4 e 5 marzo in Francia, a Chalon-sur-Saone. In quell’occasione è prevista la partecipazione di qualcosa come 150 novaresi. Una vera e propria visita… di Stato.

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