Regione, Rossi: «Sì al Bonus Piemonte, no alle modalità annunciate»

“Riparti Piemonte” e “Bonus Piemonte” sono gli strumenti annunciati dalla regione per far fronte alla crisi economica conseguenza dell’emergenza coronavirus. Misure annunciate nei giorni scorsi che oggi saranno approvate in giunte e domani discusse in consiglio.

Favorevole all’iniziativa ma critico sulle modalità il vice presidente della commissione sanità in Regione, Domenico Rossi: «Immettere liquidità a favore degli operatori maggiormente colpiti è importante in un momento di crisi come questo: servono fondi e sostegno per le riaperture. Proprio per questo mercoledì scorso con il gruppo del Partito Democratico abbiamo presentato una proposta di legge per liberare subito 100 milioni di euro per il sostegno all’economia e per le fasce più deboli della popolazione. Una serie di proposte che ci auguriamo possano contribuire al provvedimento finale rivolto a tutti i piemontesi: questo è il tempo della coesione. Motivo per cui ci siamo resi disponibili a un’approvazione rapida del disegno di legge della giunta. La maggioranza, però, dovrebbe contribuire evitando di spingere sulla propaganda. I milioni che riescono a mettere in campo le Regioni hanno senso solo accanto ai miliardi messi in campo dal Governo. E’ l’insieme di queste iniziative che ci permetterà di attraversare faticosamente questo momento drammatico»

«E’ evidente, però – prosegue Rossi – che per giudicare il piano “Riparti Piemonte”, o il “Bonus Piemonte”, fino ad ora annunciati solo a mezzo stampa, sarà necessario attendere il testo di legge. Quando avremo il documento potremo valutare, ad esempio, dove si ipotizza di reperire le risorse nel bilancio della Regione, e provare a rispondere ad alcune domande importanti: stando a quanto annunciato alcune categorie sono escluse dal Bonus Piemonte, perché? Per quale motivo, inoltre, non è previsto nessun criterio di progressività per l’assegnazione dei contributi a fondo perduto? In questo modo si eroga la stessa cifra, ad esempio, ad un ristorante con un locale con una decina di coperti e ad uno con centinaia di coperti. Nei prossimi giorni capiremo i tempi reali: fossi stato nei colleghi di maggioranza avrei usato toni meno trionfalistici e soprattutto avrei evitato di annunciare l’erogazione del contributo già nei prossimi giorni. Servirà qualche settimana: manca il passaggio in giunta, quello in consiglio e tutti gli adempimenti amministrativi che ne conseguono… lo ripeto: è importate essere responsabili ed evitare promesse che alimentano soltanto frustrazione se non vengono mantenute».

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Regione, Rossi: «Sì al Bonus Piemonte, no alle modalità annunciate»

“Riparti Piemonte” e “Bonus Piemonte” sono gli strumenti annunciati dalla regione per far fronte alla crisi economica conseguenza dell’emergenza coronavirus. Misure annunciate nei giorni scorsi che oggi saranno approvate in giunte e domani discusse in consiglio.

Favorevole all’iniziativa ma critico sulle modalità il vice presidente della commissione sanità in Regione, Domenico Rossi: «Immettere liquidità a favore degli operatori maggiormente colpiti è importante in un momento di crisi come questo: servono fondi e sostegno per le riaperture. Proprio per questo mercoledì scorso con il gruppo del Partito Democratico abbiamo presentato una proposta di legge per liberare subito 100 milioni di euro per il sostegno all’economia e per le fasce più deboli della popolazione. Una serie di proposte che ci auguriamo possano contribuire al provvedimento finale rivolto a tutti i piemontesi: questo è il tempo della coesione. Motivo per cui ci siamo resi disponibili a un’approvazione rapida del disegno di legge della giunta. La maggioranza, però, dovrebbe contribuire evitando di spingere sulla propaganda. I milioni che riescono a mettere in campo le Regioni hanno senso solo accanto ai miliardi messi in campo dal Governo. E’ l’insieme di queste iniziative che ci permetterà di attraversare faticosamente questo momento drammatico»

«E’ evidente, però – prosegue Rossi – che per giudicare il piano “Riparti Piemonte”, o il “Bonus Piemonte”, fino ad ora annunciati solo a mezzo stampa, sarà necessario attendere il testo di legge. Quando avremo il documento potremo valutare, ad esempio, dove si ipotizza di reperire le risorse nel bilancio della Regione, e provare a rispondere ad alcune domande importanti: stando a quanto annunciato alcune categorie sono escluse dal Bonus Piemonte, perché? Per quale motivo, inoltre, non è previsto nessun criterio di progressività per l’assegnazione dei contributi a fondo perduto? In questo modo si eroga la stessa cifra, ad esempio, ad un ristorante con un locale con una decina di coperti e ad uno con centinaia di coperti. Nei prossimi giorni capiremo i tempi reali: fossi stato nei colleghi di maggioranza avrei usato toni meno trionfalistici e soprattutto avrei evitato di annunciare l’erogazione del contributo già nei prossimi giorni. Servirà qualche settimana: manca il passaggio in giunta, quello in consiglio e tutti gli adempimenti amministrativi che ne conseguono… lo ripeto: è importate essere responsabili ed evitare promesse che alimentano soltanto frustrazione se non vengono mantenute».

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