Regione, un milione e mezzo alla Asl per ridurre le liste d’attesa

Regione, un milione e mezzo alla Asl per ridurre le liste d’attesa di prestazioni ambulatoriali, di screening oncologici e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica Covid19. In tutto il Piemonte i milioni totali saranno oltre trentacinque suddivise tra le dociannove ASl territoriali.

«Le risorse finanziarie sono indispensabili per smaltire le visite arretrate dovute al lockdown e alle difficoltà, anche logistiche, legate all’emergenza sanitaria – commenta l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi -. La Regione ha inviato a metà settembre al Ministero della Salute il Piano operativo per il recupero delle liste d’attesa: ora tocca alle aziende sanitarie predisporre, sulla base delle indicazioni nazionali e regionali, le azioni operative per incrementare le prestazioni e di conseguenza ridurre i tempi. Le aziende a giugno avevano già trasmesso all’assessorato il primo Piano organizzativo aziendale che riepiloga le prestazioni programmate per il recupero delle classi di priorità U, B e D per le prestazioni in regime ambulatoriale; A e B per le prestazioni in regime di ricovero».

Tra le misure utilizzabili, l’incremento dell’utilizzo del personale interno, l’ulteriore utilizzo delle strutture ambulatoriali, il reclutamento di personale, attraverso nuove assunzioni, anche a tempo determinato, o attraverso forme di lavoro autonomo e di collaborazione coordinata e continuativa, e la possibilità di refertare visite, esami e prestazioni specialistiche per i medici specializzandi.

Il piano operativo regionale, basato su 5 aree omogenee di programmazione suddivise per territorio (Torino, Torino Ovest, Piemonte Sud Ovest, Piemonte Nord Est, Piemonte Sud Est), prevede inoltre azioni sulla domanda (migliore appropriatezza prescrittiva, comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini per diffondere la promozione della salute), sull’offerta (gestione ed integrazione delle agende ambulatoriali, estensione del Cup regionale per la prenotazione delle visite e degli esami) e, infine, la valutazione e il monitoraggio dei piani operativi di area/aziendali, con l’obiettivo di ridurre a breve le liste d’attesa.

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Regione, un milione e mezzo alla Asl per ridurre le liste d'attesa di prestazioni ambulatoriali, di screening oncologici e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica Covid19. In tutto il Piemonte i milioni totali saranno oltre trentacinque suddivise tra le dociannove ASl territoriali. «Le risorse finanziarie sono indispensabili per smaltire le visite arretrate dovute al lockdown e alle difficoltà, anche logistiche, legate all’emergenza sanitaria - commenta l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi -. La Regione ha inviato a metà settembre al Ministero della Salute il Piano operativo per il recupero delle liste d’attesa: ora tocca alle aziende sanitarie predisporre, sulla base delle indicazioni nazionali e regionali, le azioni operative per incrementare le prestazioni e di conseguenza ridurre i tempi. Le aziende a giugno avevano già trasmesso all’assessorato il primo Piano organizzativo aziendale che riepiloga le prestazioni programmate per il recupero delle classi di priorità U, B e D per le prestazioni in regime ambulatoriale; A e B per le prestazioni in regime di ricovero». Tra le misure utilizzabili, l’incremento dell’utilizzo del personale interno, l’ulteriore utilizzo delle strutture ambulatoriali, il reclutamento di personale, attraverso nuove assunzioni, anche a tempo determinato, o attraverso forme di lavoro autonomo e di collaborazione coordinata e continuativa, e la possibilità di refertare visite, esami e prestazioni specialistiche per i medici specializzandi. Il piano operativo regionale, basato su 5 aree omogenee di programmazione suddivise per territorio (Torino, Torino Ovest, Piemonte Sud Ovest, Piemonte Nord Est, Piemonte Sud Est), prevede inoltre azioni sulla domanda (migliore appropriatezza prescrittiva, comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini per diffondere la promozione della salute), sull’offerta (gestione ed integrazione delle agende ambulatoriali, estensione del Cup regionale per la prenotazione delle visite e degli esami) e, infine, la valutazione e il monitoraggio dei piani operativi di area/aziendali, con l’obiettivo di ridurre a breve le liste d’attesa.

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