«Restituiamo alla città il cinema teatro Excelsior». La proposta del sindaco Canelli. Nella giornata di ieri, mercoledì 20 gennaio, è stato presentato il “Progetto Strehler” ideato da Clarissa Egle Mambrini supportato dalla Pro loco e dalla Provincia (leggi qui). Quest’anno ricorrono i 100 anni della nascita di Strehler che proprio a Novara, il 24 gennaio 1943, debuttò come regista nel Teatro della Casa Littoria, oggi sede degli uffici della Questura, edificio di proprietà della Regione. Nel Dopoguerra il Teatro divenne Cinema Excelsior e rimase aperto fino al 1984; l’anno successivo la famiglia Viale, che gestiva la sala, cedette la licenza al direttore della cooperativa Altamira, Mario Tosi, che tuttora gestisce il Vip e l’Araldo.
Da allora il Teatro è rimasto abbandonato e dimenticato, tanto che buona parte dei novaresi nemmeno sanno dell’esistenza di quello spazio. I giornali di metà anni Novanta parlavano di accordi portati a termine e di un recupero del teatro quasi imminente. Qualcosa deve essere andato storto.
Dopo venticinque anni arriva una nuova proposta: «Il “Progetto Strehler” è un’iniziativa ben fatta – ha commentato il sindaco Alessandro Canelli durante la presentazione – che mette la luce su un luogo della cultura da restituire alla città. Prima dell’emergenza Covid aveveamo fatto un sopralluogo per capire cosa si può fare per recuperarlo: gli interventi sono onerosi e consistenti, in questo momento non è ancora possibile prevedere tempi e modi, ma l’intenzione di mettere mano a quel luogo c’è. Data la collocazione geografica, si potrebbe pensare di trasformarlo in un punto di appoggio del Parco dei bambini dove giovani professionisti del settore possono creare laboratori o punti di incontri bambini e ragazzi».
Favorevole all’iniziativa anche il questore Giovanna Lavezzaro: «Credo si tratti di un tributo necessario alla città di Novara – ha detto -. Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per quel Teatro e, quando sarà di nuovo fruibile al pubblico, immagino che saranno programmate attività compatibili con quelle della Questura».
Una risposta
Sempre nel palazzo della Questura, dal lato della via Mora e Gibin, nei locali dell’angolo di sinistra dell’edificio, nel 1954 è nata la prima scuola di design italiana cresta e diretta dal maestro Nino Di Salvatore.