Riaprono i luna park e la solidarietà dei giostrai non si ferma. Il decreto che consente il ritorno in zona gialla dal 26 aprile per quasi la totalità delle regioni, dal 1 luglio consente anche la riapertura delle attività dei parchi tematici e di divertimento, inclusi quelli che appartengono allo spettacolo viaggiante come i luna park.
Cosa succederà ai giostrai che per oltre un anno sono rimasti bloccati nell’area di viale Kennedy, quella che normalmente viene occupata con il luna park delle Streghe nel mese di novembre? «Non vediamo l’ora di ricominciare – spiega il referente Roberto Claudi –. Il 1 luglio sarò a Ivrea e inizierò a spostare i mezzi già da metà maggio; lo stesso faranno i miei colleghi verso altre località».
I protocolli di sicurezza sono gli stessi dello scorso anno: «50% di persone per ogni attrazione – continua Claudi – segna terra sulle pedane, cartellonistica adeguata e igienizzatore per l’utilizzo di ogni gioco, numero contingentato all’ingresso. Proprio a Novara, noi avevamo deciso di tenere un registro, per 14 giorni, con i nomi di ogni persona in entrata, ma era stata una sorta di autoregolamentazione. Il nostro settore di muove come qualunque altra attività: l’impegno per il rispetto delle norme è massimo, certamente non vogliamo rischiare di chiudere e non riaprire più».
La ripresa del lavoro non ha distratto la famiglia Claudi da gesti solidarietà. Dopo la messa a disposizione del tendone al PalaIgor per l’effettuazione dei tamponi (smontato qualche settimana fa e sostituito con uno più piccolo) i Claudi si sono rivolti al proprio territorio di origine: «Siamo residenti a Besozzo, in provincia di Varese. Nei giorni scorsi il Comune ha distribuito degli aiuti alimentari alle famiglie che hanno perso il lavoro a causa del Covid, tra queste c’eravamo anche noi. Per ringraziare di questo gesto, in agosto in occasione del tradizionale luna park di Laveno Mombello, organizzeremo una giornata gratis con i ragazzi bisognosi che abitano a Besozzo».