Nel 2024 sul territorio del comune di Novara sono state raccolte 46,25 tonnellate di rifiuti abbandonati per un totale di 2074 interventi. Numeri impressionanti se si pensa che sono riferiti solo ai primi dieci mesi dell’anno quando nel 2023 l’ammontare dei rifiuti non regolari era stato di 36,59 tonnellate e nel 2022 45,74.
I dati sono stati forniti ieri, 28 novembre, in consiglio comunale dall’assessora all’Ambiente Elisabetta Franzoni su interrogazione dei consiglieri del M5S Mario Iacopino e Francesco Renna.
I quartieri dove sono più frequenti gli abbandoni sono Sant’Agabio, Sud e Nord Est. «Le strade più gettonate sono via Spreafico con 96 abbandoni, via Adamello-Bollati 95, via Casorati 72, via Leonardo da Vinci 46, via Maestra 45, via Fogazzaro, 32, via Vallauri 31 – ha riferito Franzoni -. Questi rifiuti sono costituiti, per lo più, da materiali domestici, rifiuti ingombranti, sacchi di spazzatura. Di regola sono rimossi dal personale dell’Assa con le ordinarie attrezzature nell’ambito dei passaggi di raccolta e rientrano quindi nell’ordinaria gestione di raccolta dei rifiuti urbani, ricompresi nel contratto di servizio senza costi aggiuntivi per il Comune».
Discorso diverso, invece, per le cosiddette “discariche abusive” rinvenute fuori dal tessuto urbano che prevedono oneri aggiuntivi a carico del Comune. «Sono rifiuti che vengono invenuti in ambito periurbano, e nelle zone periferiche e meno visibili della città, dove vengono scaricati interi cumuli di materiali – ha proseguito l’assessora -. Questi depositi sono costituiti anche da rifiuti speciali come gli inerti, e pericolosi come l’eternit, vernici che richiedono particolari e più costosi sistemi di smaltimento».
Anche su questo fronte i numeri sono in crescendo: 16 tonnellate nel 2022 per un costo di
36.707 euro, 30 tonnellate nel 2023 per 36.647 euro mentre nei primi nove mesi del 2024 sono stati effettuati 44 interventi per oltre 37 tonnellate con un costo di 24.405 euro.
L’assessore Franzoni ha poi precisato che «ci sono campagne di comunicazione e sensibilizzazione e numerose attività, anche in campo, in sinergia con associazioni di volontari e aziende varie» ma anche che «abbiamo interpellato l’avvocatura civica, che al momento sta svolgendo gli opportuni approfondimenti, per far in modo che esprima sulla possibilità di istituire la figura dell’ispettore o ausiliario ambientale, con poteri di accertamento ed eventualmente anche sanzionatori, al fine di realizzare un controllo più capillare nella lotta all’abbandono dei rifiuti».