Rimborsi e incarichi: l’assessore Chiarelli nel mirino della minoranza. Non si è trattato di un vero e proprio fuoco di sbarramento come capitato in altre circostanze, ma sul tema riguardante rimborsi e incarichi, nel corso del consiglio comunale di lunedì mattina, 28 giugno, il Pd ha voluto vederci un po’ chiaro. E sotto la lente di ingrandimento ha finito per ritrovarsi l’assessore allo Sport Marina Chiarelli. Sul tavolo la notizia del rimborso di una somma di poco superiore ai 50 euro che l’esponente della giunta avrebbe chiesto alla Tesoreria di Palazzo Cabrino in occasione di “trasferte istituzionali” a Novarello, sede del Novara Calcio, nella vicina Granozzo.
Al di là di questo, così come dell’irrisoria cifra, quello che Sara Paladini, prima firmataria dell’interrogazione, ha voluto sapere è se esistono particolari criteri e distanze minime perché il sindaco e i suoi assessori possano richiedere un rimborso in caso di “missioni” fuori sede.
«Si applica una tariffa a chilometro pari a un quinto del costo del carburante – ha spiegato il sindaco Canelli – Non esiste un “minimo” di distanza da percorrere, ma la “trasferta” deve ovviamente avvenire al di fuori dei confini comunali». Tutto secondo le regole, insomma, anche se Paladini ha ironicamente replicato che «sentendo la parola “viaggio” non penso certo ai pochi chilometri per raggiungere Granozzo. E’ una questione di opportunità».
Sull’altro fronte Fratelli d’Italia, forza politica di maggioranza, con una sorta di “contro” interrogazione, ha invece voluto fare i conti in tasca al portafoglio del Comune per conoscere quale sia stata l’entità di analoghi rimborsi nel corso della precedente amministrazione di centro-sinistra. A soddisfare la richiesta ha provveduto lo stesso Canelli, “snocciolando” una serie di numeri: «Nei cinque anni di amministrazione Ballaré i rimborsi sono complessivamente ammontati a 34.448 euro, dei quali 19.082 richiesti dal sindaco e 15.366 da assessori e consiglieri». E l’attuale amministrazione? «Ad oggi – ha risposto sempre Canelli – il totale ammonta a 10.711 euro, 2.565 da assessori e consiglieri, 8.146 da me».
Capitolo incarichi. Sempre dal Pd si è voluto sapere se qualche componente della giunta detiene incarichi di natura professionale – che non riguardano la sua attività politica – presso società partecipate dal Comune o fondazioni: «Da una verifica – ha illustrato sempre il primo cittadino – emerge che la cosa riguarda unicamente l’assessore Marina Chiarelli, da dieci anni legale presso l’istituto “De Pagave”, che però, vale la pena di precisare, non si tratta né di una “partecipata” né di una fondazione, ma di un’azienda che fa capo alla Regione. Inoltre, al momento ci risulta che stia seguendo un paio di pratiche già da tempo di sua competenza e che dal momento del suo ingresso in giunta non ne ha ricevute altre».
Risposta che non ha soddisfatto il capogruppo “dem” Rossano Pirovano: «Si tratta di una questione di opportunità politica. A nostro parere qualsiasi incarico assunto in precedenza doveva essere abbandonato».