Romagnano Sesia, procedono i lavori per la realizzazione della variante

Lo ha annunciato il presidente della Provincia Binatti: «L'opera è stata consegnata a una ditta di Borgomanero lo scorso 7 gennaio». Il sindaco Carini: «Ci aspettiamo tempi rapidi, visto il territorio la sta aspettando da decenni»

Si avvicina forse la parola fine alla lunga vicenda legata alla variante di Romagnano Sesia. Dopo un rallentamento delle procedure in concomitanza con le festività di fine anno, sono infatti ripresi i lavori di predisposizione del cantiere, affidato – come ha confermato il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti – alla ditta borgomanerese “Neocos”. Il solo progetto, hanno ricordato dagli uffici di Palazzo Natta, ha un importo di poco superiore al 50 mila euro, mentre il contratto è stato aggiudicato per 5,6 milioni a causa della variazione per le spese tecniche intervenute a partire dal 2009.


Binatti non ha nascosto che l’inter per la realizzazione di questo importante collegamento «è stato particolarmente difficoltoso, finendo per concludersi solo nel 2018, grazie al lavoro di concerto tra il nostro Ente, la Provincia di Vercelli e la Regione Piemonte, dalla quale l’opera è finanziata, che si sono sempre confrontate con il mondo produttivo del territorio. Al momento, da parte della “Neocos”, sono in corso le operazioni di organizzazione dei lavori, in contemporanea alle quali sono state effettuate le prime verifiche riguardanti la bonifica bellica del sito. I tempi di esecuzione dell’opera, che rappresenta un ulteriore passo nel potenziamento delle infrastrutture della zona intrapreso anche con la realizzazione della Pedemontana, sono stati valutati in circa due anni».


Il nuovo tracciato avrà una lunghezza di tre chilometri e correrà esternamente agli abitati di Romagnano, Prato Sesia e Grignasco, suddivisa in tre tronchi distinti con punto d’unione sulla Statale 142 Biellese e che si estenderà da una rotonda all’incrocio della 299 della Valsesia, con lo svincolo dell’autostrada A26 fino ad un’altra rotonda esterna a Grignasco.


Speranzoso in un lieto fine si è detto anche il sindaco di Romagnano, Alessandro Carini (nella foto): «Ovviamente ci auguriamo tutti che ovviamente l’iter possa proseguire celermente. C’è stato un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti per arrivare a questo risultato. Come Comune abbiamo ultimamente avanzato alcune richieste di rivedere alcune piccoli dettagli inerenti al tracciato, ma il nostro augurio è quello che si vada avanti come abbiamo sempre auspicato, visto che si tratta di una di quelle opere che si attendono da decenni». Alla luce anche delle buone notizie, ha concluso il primo cittadino romagnanese, «che stanno nel frattempo arrivando anche sul fronte della Pedemontana, visto che dovrebbero essere affidati a breve i lavori per la realizzazione del primo tratto. Speriamo veramente nel giro di pochi anni di riuscire ad avere su questo territorio quelle opere importanti, necessarie per l’Alto Novarese, la Valsesia. Opere fondamentali soprattutto per le nostre aziende e per il movimento turistico».

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Romagnano Sesia, procedono i lavori per la realizzazione della variante

Lo ha annunciato il presidente della Provincia Binatti: «L’opera è stata consegnata a una ditta di Borgomanero lo scorso 7 gennaio». Il sindaco Carini: «Ci aspettiamo tempi rapidi, visto il territorio la sta aspettando da decenni»

Si avvicina forse la parola fine alla lunga vicenda legata alla variante di Romagnano Sesia. Dopo un rallentamento delle procedure in concomitanza con le festività di fine anno, sono infatti ripresi i lavori di predisposizione del cantiere, affidato – come ha confermato il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti – alla ditta borgomanerese “Neocos”. Il solo progetto, hanno ricordato dagli uffici di Palazzo Natta, ha un importo di poco superiore al 50 mila euro, mentre il contratto è stato aggiudicato per 5,6 milioni a causa della variazione per le spese tecniche intervenute a partire dal 2009.


Binatti non ha nascosto che l'inter per la realizzazione di questo importante collegamento «è stato particolarmente difficoltoso, finendo per concludersi solo nel 2018, grazie al lavoro di concerto tra il nostro Ente, la Provincia di Vercelli e la Regione Piemonte, dalla quale l’opera è finanziata, che si sono sempre confrontate con il mondo produttivo del territorio. Al momento, da parte della “Neocos”, sono in corso le operazioni di organizzazione dei lavori, in contemporanea alle quali sono state effettuate le prime verifiche riguardanti la bonifica bellica del sito. I tempi di esecuzione dell’opera, che rappresenta un ulteriore passo nel potenziamento delle infrastrutture della zona intrapreso anche con la realizzazione della Pedemontana, sono stati valutati in circa due anni».


Il nuovo tracciato avrà una lunghezza di tre chilometri e correrà esternamente agli abitati di Romagnano, Prato Sesia e Grignasco, suddivisa in tre tronchi distinti con punto d’unione sulla Statale 142 Biellese e che si estenderà da una rotonda all’incrocio della 299 della Valsesia, con lo svincolo dell’autostrada A26 fino ad un'altra rotonda esterna a Grignasco.


Speranzoso in un lieto fine si è detto anche il sindaco di Romagnano, Alessandro Carini (nella foto): «Ovviamente ci auguriamo tutti che ovviamente l'iter possa proseguire celermente. C'è stato un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti per arrivare a questo risultato. Come Comune abbiamo ultimamente avanzato alcune richieste di rivedere alcune piccoli dettagli inerenti al tracciato, ma il nostro augurio è quello che si vada avanti come abbiamo sempre auspicato, visto che si tratta di una di quelle opere che si attendono da decenni». Alla luce anche delle buone notizie, ha concluso il primo cittadino romagnanese, «che stanno nel frattempo arrivando anche sul fronte della Pedemontana, visto che dovrebbero essere affidati a breve i lavori per la realizzazione del primo tratto. Speriamo veramente nel giro di pochi anni di riuscire ad avere su questo territorio quelle opere importanti, necessarie per l'Alto Novarese, la Valsesia. Opere fondamentali soprattutto per le nostre aziende e per il movimento turistico».

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