Rossi: «Preveniamo la corruzione nella sanità pubblica»

L’inchiesta “Molosso”, resa nota ieri, e condotta dai finanzieri del Gruppo Torino (che ha portato a perquisizioni e sequestro di documentazione anche all’azienda ospedaliero universitaria di Novara, oltre che a Torino e Alessandria leggi qui) ha suscitato la riflessione del consigliere regionale del Pd Domenico Rossi sul tema della corruzione nella sanità pubblica. Argomento che, più volte, lo stesso consigliere aveva messo sul tavolo in vista dell’assegnazione dei lavori per la Città della Salute di Novara e di Torino.

«Non abbassiamo la guardia. L’indagine Molosso conferma ancora una volta che il comparto sanitario e il ciclo del contratto pubblico si rivelano luogo privilegiato per corruzione e infiltrazioni mafiose. Sappiamo che la magistratura arriva inevitabilmente “dopo”, mentre è compito della politica cercare di prevenire, di arrivare “prima”. Dobbiamo fare di tutto per rendere inospitale la nostra “casa comune” al malcostume e agli ospiti indesiderati, in particolare modo in questo periodo in cui le mafie si fanno più forti approfittando delle falle aperte dalla crisi. Proprio per questo motivo, lo scorso 11 febbraio, in occasione dell’approvazione della legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento per la Città della Salute e della Scienza di Novara presentai un Ordine del Giorno con l’obiettivo di favorire la predisposizione di iniziative utili alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Si tratta di iniziative che possono essere estese anche a Torino».

 

 

Nel documento, approvato all’unanimità da tutte le forze politiche, si impegnava la giunta a estendere il protocollo ANAC al nuovo ospedale novarese, valutare l’istituzione di un osservatorio regionale sul Partenariato Pubblico Privato e sulla Finanza di Progetto e di un gruppo di lavoro presso SCR a sostegno delle Stazioni Appalti, fornire indicazioni alla stazione appaltante per il ricorso agli strumenti utili a rendere il ciclo del contratto pubblico trasparente e partecipato e a promuovere un protocollo specifico con Prefettura e Forze dell’Ordine per un coordinamento puntuale dei controlli di tutte le fasi del ciclo del contratto pubblico.

«Manca poco alla pubblicazione del bando per la Città della Salute: a che punto siamo con questi impegni? – sottolinea Rossi che ha presentato un a specifica interrogazione a riguardo -. Mi aspetto risposte puntuali e che molto sia già in cantiere perché il tempo stringe e dobbiamo essere preparati: le mafie sanno adattarsi rapidamente alle opportunità, le istituzioni devono essere altrettanto rapide nel predisporre contromisure».

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Rossi: «Preveniamo la corruzione nella sanità pubblica»

L’inchiesta “Molosso”, resa nota ieri, e condotta dai finanzieri del Gruppo Torino (che ha portato a perquisizioni e sequestro di documentazione anche all’azienda ospedaliero universitaria di Novara, oltre che a Torino e Alessandria leggi qui) ha suscitato la riflessione del consigliere regionale del Pd Domenico Rossi sul tema della corruzione nella sanità pubblica. Argomento che, più volte, lo stesso consigliere aveva messo sul tavolo in vista dell’assegnazione dei lavori per la Città della Salute di Novara e di Torino.

«Non abbassiamo la guardia. L’indagine Molosso conferma ancora una volta che il comparto sanitario e il ciclo del contratto pubblico si rivelano luogo privilegiato per corruzione e infiltrazioni mafiose. Sappiamo che la magistratura arriva inevitabilmente “dopo”, mentre è compito della politica cercare di prevenire, di arrivare “prima”. Dobbiamo fare di tutto per rendere inospitale la nostra “casa comune” al malcostume e agli ospiti indesiderati, in particolare modo in questo periodo in cui le mafie si fanno più forti approfittando delle falle aperte dalla crisi. Proprio per questo motivo, lo scorso 11 febbraio, in occasione dell’approvazione della legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento per la Città della Salute e della Scienza di Novara presentai un Ordine del Giorno con l’obiettivo di favorire la predisposizione di iniziative utili alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Si tratta di iniziative che possono essere estese anche a Torino».

 

 

Nel documento, approvato all’unanimità da tutte le forze politiche, si impegnava la giunta a estendere il protocollo ANAC al nuovo ospedale novarese, valutare l’istituzione di un osservatorio regionale sul Partenariato Pubblico Privato e sulla Finanza di Progetto e di un gruppo di lavoro presso SCR a sostegno delle Stazioni Appalti, fornire indicazioni alla stazione appaltante per il ricorso agli strumenti utili a rendere il ciclo del contratto pubblico trasparente e partecipato e a promuovere un protocollo specifico con Prefettura e Forze dell’Ordine per un coordinamento puntuale dei controlli di tutte le fasi del ciclo del contratto pubblico.

«Manca poco alla pubblicazione del bando per la Città della Salute: a che punto siamo con questi impegni? – sottolinea Rossi che ha presentato un a specifica interrogazione a riguardo -. Mi aspetto risposte puntuali e che molto sia già in cantiere perché il tempo stringe e dobbiamo essere preparati: le mafie sanno adattarsi rapidamente alle opportunità, le istituzioni devono essere altrettanto rapide nel predisporre contromisure».

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