Rsa, Cisl: arriva il certificato di infortunio per gli operatori contagiati

Una decina di giorni fa la Fisascat Cisl aveva scritto a Prefetto, Ordine dei Medici, Asl e Inail per denunciare una situazione nella quale si erano venuti a trovare alcuni lavoratori della cooperativa che presta servizio all’Rsa Opera Pia Curti di Borgomanero. Oggetto del contendere, il fatto che alcuni operatori, risultati positivi al Covid19, avevano difficoltà a farsi redigere dai propri medici di base la certificazione di infortunio (per i contagi da coronavirus di medici, infermieri e altri operatori sanitari avvenuti nell’ambiente di lavoro, o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa, secondo quanto disposto dall’Inail, rientrano a tutti gli effetti nella categoria degli infortuni sul lavoro e come tali possono contare sulle tutele previste).

 

 

La questione era poi stata riproposta anche mercoledì scorso durante il primo incontro della cabina di regia. Pochi giorni dopo la svolta.

«Qualche medico di base, che non aveva ancora provveduto ad aprire l’infortunio – spiega Rago – questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ha contattato alcuni lavoratori ed ha provveduto all’apertura. Attualmente c’è ancora solo una posizione».

«Ringrazio l’ordine dei medici – conclude Rago – che è stato disponibile ad ascoltare le problematiche che abbiamo esposto in merito».

 

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Rsa, Cisl: arriva il certificato di infortunio per gli operatori contagiati

Una decina di giorni fa la Fisascat Cisl aveva scritto a Prefetto, Ordine dei Medici, Asl e Inail per denunciare una situazione nella quale si erano venuti a trovare alcuni lavoratori della cooperativa che presta servizio all’Rsa Opera Pia Curti di Borgomanero. Oggetto del contendere, il fatto che alcuni operatori, risultati positivi al Covid19, avevano difficoltà a farsi redigere dai propri medici di base la certificazione di infortunio (per i contagi da coronavirus di medici, infermieri e altri operatori sanitari avvenuti nell’ambiente di lavoro, o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa, secondo quanto disposto dall’Inail, rientrano a tutti gli effetti nella categoria degli infortuni sul lavoro e come tali possono contare sulle tutele previste).     La questione era poi stata riproposta anche mercoledì scorso durante il primo incontro della cabina di regia. Pochi giorni dopo la svolta. «Qualche medico di base, che non aveva ancora provveduto ad aprire l'infortunio – spiega Rago - questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ha contattato alcuni lavoratori ed ha provveduto all’apertura. Attualmente c’è ancora solo una posizione». «Ringrazio l'ordine dei medici – conclude Rago - che è stato disponibile ad ascoltare le problematiche che abbiamo esposto in merito».  

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