Rsa, incontro in Regione. I sindacati: «Promesse non mantenute»

Incontro questa mattina in Regione con i segretari regionali di categoria delle tre sigle sindacali sulle Rsa e su come affrontare la fase della ripartenza. Un incontro, stabilito inizialmente per lo scorso giovedì, al quale avrebbero dovuto partecipare gli assessori Caucino e Icardi. «Diamo atto della presenza e della disponibilità dell’assessore Caucino e registriamo l’ormai cronica assenza dell’assessore Icardi, nonostante le garanzie date dal Presidente Cirio durante la manifestazione di Cgil Cisl e Uil del 29 maggio sulle drammatiche condizioni delle Rsa – dicono i segretari regionali – L’assenza dell’assessore alla sanità ha comportato l’impossibilità di entrare nel merito delle tematiche inerenti la salute e la sicurezza dei lavoratori e, di conseguenza, degli ospiti».

 

 

«Abbiamo inoltre appreso dagli organi di stampa che esisterebbero delle linee giuda circa la riapertura delle attività e delle visite dall’esterno, che l’assessore Icardi avrebbe condiviso con le associazioni datoriali il 9 giugno, linee guida che l’assessore Caucino non avrebbe condiviso. Riteniamo gravissimo che le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori che operano nelle strutture non siano state coinvolte come era invece stato concordato nel Comitato sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».

«Durante la manifestazione avevamo dichiarato che le Rsa, non erano mai uscite dalla fase 1, visto che all’interno di molte di esse continuano ed essere presenti ospiti positivi al Covid. La situazione ad oggi non si è modificata e, visti gli esiti drammatici della gestione della fase 1, dove le nostre voci erano rimaste inascoltate, siamo fortemente preoccupati sulla fase di riapertura delle strutture».

Quel che i sindacalisti chiedono, per ripartire in sicurezza, sono protocolli precisi per i nuovi ingressi «per offrire risposte alla cittadinanza bisognosa, oltre che per scongiurare crisi sul piano dell’occupazione e della tenuta delle strutture stesse».

Da qui l’invito al presidente Cirio di «assumere un’iniziativa che consenta un tavolo di interlocuzione serio e qualificato in grado, soprattutto, di dare risposte concrete».

«Unica nota positiva dell’incontro di oggi – aggiungono i sindacalisti – è che si è cominciato a ragionare congiuntamente con l’assessore Caucino sulla revisione della d.g.r. 45 del 2012, che consentirebbe di intervenire sulle dotazioni organiche, livelli di assistenza e tariffe delle strutture».

«Mi auguro che l’interlocuzione avviata oggi – aggiunge Elena Palumbo, della Fp Cgil – sia davvero un’interlocuzione che scaturisce in un confronto costante per cercare soluzioni che fino ad oggi non siamo riusciti a trovare soprattutto in vista, stando a quanto dicono esperti, di un possibile ritorno del contagio. Se effettivamente in autunno dovesse tornare il picco del virus questa volta dobbiamo essere pronti e non ci saranno scusanti per nessuno».

 

 

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Rsa, incontro in Regione. I sindacati: «Promesse non mantenute»

Incontro questa mattina in Regione con i segretari regionali di categoria delle tre sigle sindacali sulle Rsa e su come affrontare la fase della ripartenza. Un incontro, stabilito inizialmente per lo scorso giovedì, al quale avrebbero dovuto partecipare gli assessori Caucino e Icardi. «Diamo atto della presenza e della disponibilità dell’assessore Caucino e registriamo l’ormai cronica assenza dell’assessore Icardi, nonostante le garanzie date dal Presidente Cirio durante la manifestazione di Cgil Cisl e Uil del 29 maggio sulle drammatiche condizioni delle Rsa – dicono i segretari regionali – L’assenza dell’assessore alla sanità ha comportato l’impossibilità di entrare nel merito delle tematiche inerenti la salute e la sicurezza dei lavoratori e, di conseguenza, degli ospiti».

 

 

«Abbiamo inoltre appreso dagli organi di stampa che esisterebbero delle linee giuda circa la riapertura delle attività e delle visite dall’esterno, che l’assessore Icardi avrebbe condiviso con le associazioni datoriali il 9 giugno, linee guida che l’assessore Caucino non avrebbe condiviso. Riteniamo gravissimo che le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori che operano nelle strutture non siano state coinvolte come era invece stato concordato nel Comitato sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».

«Durante la manifestazione avevamo dichiarato che le Rsa, non erano mai uscite dalla fase 1, visto che all’interno di molte di esse continuano ed essere presenti ospiti positivi al Covid. La situazione ad oggi non si è modificata e, visti gli esiti drammatici della gestione della fase 1, dove le nostre voci erano rimaste inascoltate, siamo fortemente preoccupati sulla fase di riapertura delle strutture».

Quel che i sindacalisti chiedono, per ripartire in sicurezza, sono protocolli precisi per i nuovi ingressi «per offrire risposte alla cittadinanza bisognosa, oltre che per scongiurare crisi sul piano dell’occupazione e della tenuta delle strutture stesse».

Da qui l’invito al presidente Cirio di «assumere un’iniziativa che consenta un tavolo di interlocuzione serio e qualificato in grado, soprattutto, di dare risposte concrete».

«Unica nota positiva dell’incontro di oggi – aggiungono i sindacalisti – è che si è cominciato a ragionare congiuntamente con l’assessore Caucino sulla revisione della d.g.r. 45 del 2012, che consentirebbe di intervenire sulle dotazioni organiche, livelli di assistenza e tariffe delle strutture».

«Mi auguro che l’interlocuzione avviata oggi – aggiunge Elena Palumbo, della Fp Cgil – sia davvero un’interlocuzione che scaturisce in un confronto costante per cercare soluzioni che fino ad oggi non siamo riusciti a trovare soprattutto in vista, stando a quanto dicono esperti, di un possibile ritorno del contagio. Se effettivamente in autunno dovesse tornare il picco del virus questa volta dobbiamo essere pronti e non ci saranno scusanti per nessuno».

 

 

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