Ruspe al lavoro all’ex Enel di Borgomanero per il nuovo ospedale di comunità

Lavori finanziati con i fondi del Pnrr. L'area ospiterà anche la casa di comunità e la centrale operativa territoriale. Sul novarese interventi per 38,7 milioni

Sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area ex Enel di via Gozzano a Borgomanero destinata a ospitare l’Ospedale di Comunità, la Casa della Comunità e la Centrale Operativa Territoriale. Un intervento finanziato dalla Regione attraverso i fondi del Pnrr per 4 milioni e mezzo di euro che dovrà essere terminato e consegnato entro il 2026.

L’edificio, di proprietà dell’Asl, che lo ha acquistato dal Comune, ha una superficie di circa 2.500 metri quadrati destinati ad attività sanitaria territoriale oltre ad un ampio parcheggio.

L’Ospedale di Comunità è la struttura della rete assistenziale territoriale che costituisce un’alternativa all’assistenza domiciliare, nei casi in cui questa non sia possibile per mancanza di un supporto familiare o per necessità di un’assistenza infermieristica continuativa. Quello di Borgomanero sarà un vero e proprio reparto con venti posti letto, a poche centinaia di metri dall’ospedale cittadino, a conduzione prevalentemente infermieristica ma con un importante ruolo dei medici di famiglia, per ricoverare pazienti a bassa e media intensità clinica in dimissione dall’ospedale o dal pronto soccorso oppure provenienti da casa o da strutture residenziali in caso di aggravamenti di patologie croniche.

Oltre a quello di Borgomanero, l’altro Ospedale di Comunità sarà costruito nel complesso Asl di viale Roma nell’edificio ex Bermani.

Nella Casa di Comunità, invece, i pazienti troveranno medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici di guardia medica, specialisti ambulatoriali, infermieri, assistenti Sociali, oltre a servizi di assistenza domiciliare, punto prelievi, sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale, integrazione con i servizi sociali e servizi diagnostici di base anche attraverso strumenti di telemedicina.

Altre sei Case di Comunità sono in via di costruzione sul territorio della provincia di Novara; Arona e Trecate sono già in fase avanzata di completamento.

La Centrale Operativa Territoriale (COT), invece, svolge funzioni di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo/connessione tra servizi e professionisti coinvolti nel processo assistenziale. La finalità è quella di dare una risposta unitaria ai bisogni del paziente al fine di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza. Ne è prevista una ogni 100v mila abitanti e nell’Asl Novara sono già state attivate e sono operative tutte le 3 COT previste. Quella del distretto area sud, inaugurata il 7 novembre 2022, in forma sperimentale a Trecate, dal 20 dicembre 2023 si è trasferita all’ospedale San Rocco di Galliate; da gennaio 2024 sono anche attive le COT del distretto area nord di Borgomanero e del distretto urbano di Novara.

Sul territorio novarese vengono impiegati 38,7 milioni di euro dai fondi Pnnr per le 7 Case di comunità a Borgomanero, Ghemme, Arona, Oleggio, Novara, Trecate e Galliate (per un totale di 10,5 milioni di euro), 2 Ospedali di comunità a Borgomanero e Novara (in totale 5 milioni di euro) e 3 Centrali operative territoriali a Borgomanero, Novara e Galliate (per un totale di 300 mila euro)., A ciò vanno sommati l’ammodernamento tecnologico e l’acquisto di attrezzature dell’Asl e dell’Ospedale Maggiore per 5,2 milioni e altri 17,6 milioni serviti per l’adeguamento sismico dell’ospedale SS. Trinità di Borgomanero.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Ruspe al lavoro all’ex Enel di Borgomanero per il nuovo ospedale di comunità

Lavori finanziati con i fondi del Pnrr. L’area ospiterà anche la casa di comunità e la centrale operativa territoriale. Sul novarese interventi per 38,7 milioni

Sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area ex Enel di via Gozzano a Borgomanero destinata a ospitare l’Ospedale di Comunità, la Casa della Comunità e la Centrale Operativa Territoriale. Un intervento finanziato dalla Regione attraverso i fondi del Pnrr per 4 milioni e mezzo di euro che dovrà essere terminato e consegnato entro il 2026.

L’edificio, di proprietà dell’Asl, che lo ha acquistato dal Comune, ha una superficie di circa 2.500 metri quadrati destinati ad attività sanitaria territoriale oltre ad un ampio parcheggio.

L’Ospedale di Comunità è la struttura della rete assistenziale territoriale che costituisce un’alternativa all’assistenza domiciliare, nei casi in cui questa non sia possibile per mancanza di un supporto familiare o per necessità di un’assistenza infermieristica continuativa. Quello di Borgomanero sarà un vero e proprio reparto con venti posti letto, a poche centinaia di metri dall’ospedale cittadino, a conduzione prevalentemente infermieristica ma con un importante ruolo dei medici di famiglia, per ricoverare pazienti a bassa e media intensità clinica in dimissione dall’ospedale o dal pronto soccorso oppure provenienti da casa o da strutture residenziali in caso di aggravamenti di patologie croniche.

Oltre a quello di Borgomanero, l’altro Ospedale di Comunità sarà costruito nel complesso Asl di viale Roma nell’edificio ex Bermani.

Nella Casa di Comunità, invece, i pazienti troveranno medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici di guardia medica, specialisti ambulatoriali, infermieri, assistenti Sociali, oltre a servizi di assistenza domiciliare, punto prelievi, sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale, integrazione con i servizi sociali e servizi diagnostici di base anche attraverso strumenti di telemedicina.

Altre sei Case di Comunità sono in via di costruzione sul territorio della provincia di Novara; Arona e Trecate sono già in fase avanzata di completamento.

La Centrale Operativa Territoriale (COT), invece, svolge funzioni di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo/connessione tra servizi e professionisti coinvolti nel processo assistenziale. La finalità è quella di dare una risposta unitaria ai bisogni del paziente al fine di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza. Ne è prevista una ogni 100v mila abitanti e nell’Asl Novara sono già state attivate e sono operative tutte le 3 COT previste. Quella del distretto area sud, inaugurata il 7 novembre 2022, in forma sperimentale a Trecate, dal 20 dicembre 2023 si è trasferita all’ospedale San Rocco di Galliate; da gennaio 2024 sono anche attive le COT del distretto area nord di Borgomanero e del distretto urbano di Novara.

Sul territorio novarese vengono impiegati 38,7 milioni di euro dai fondi Pnnr per le 7 Case di comunità a Borgomanero, Ghemme, Arona, Oleggio, Novara, Trecate e Galliate (per un totale di 10,5 milioni di euro), 2 Ospedali di comunità a Borgomanero e Novara (in totale 5 milioni di euro) e 3 Centrali operative territoriali a Borgomanero, Novara e Galliate (per un totale di 300 mila euro)., A ciò vanno sommati l’ammodernamento tecnologico e l’acquisto di attrezzature dell’Asl e dell’Ospedale Maggiore per 5,2 milioni e altri 17,6 milioni serviti per l’adeguamento sismico dell’ospedale SS. Trinità di Borgomanero.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore