Sanità Piemonte, Pd: «Assunzioni a picco, aumenta il numero di gettonisti»

Il centro destra replica: «Oltre 12.800 assunzioni negli ultimi tre anni»

Il gruppo del Partito Democratico in consiglio regionale ha presentato oggi, 29 marzo, nel corso di una conferenza stampa, un aggiornamento dell’analisi dei dati riguardanti assunzioni e cessazioni del personale nelle Asl del Piemonte. Il primo esame risaliva al luglio 2022.

«Un chiaro peggioramento su tutti i fronti, colmato con un aumento dei gettonisti – ha sottolineato il capogruppo Pd, Raffaele Gallo –. La prima legge di bilancio nazionale ha evidenziato un taglio dei fondi per la sanità proprio nel momento in cui sarebbe stato necessario continuare a investire. Oggi abbiamo una sanità decisamente peggiore a causa anche dell’incapacità di prevedere le assunzioni in tutti gli ambiti, con evidenza ancora maggiore nel mondo degli amministrativi: nei prossimi mesi si rischierà di bloccare definitivamente la macchina sanitaria. Questi numeri fotografano il fallimento della gestione della sanità da parte della Giunta Cirio, realtà che i cittadini vivono, quotidianamente, sulla propria pelle. Inoltre con l’introduzione di Azienda Zero si assisterà a una migrazione di risorse dalle Asl alla nuova Azienda a saldo zero dal punto di vista economico, ma non certo organizzativo e sostanziale: le Asl, infatti, saranno sguarnite di personale amministrativo, ma conserveranno le responsabilità».

«Il combinato disposto della mancanza di una vera programmazione e della scarsa convinzione di investire nella sanità pubblica ha prodotto il risultato che, per il terzo anno di fila, il sistema sanitario piemontese perde personale e non riesce neppure a compensarlo con le assunzioni a tempo determinato – afferma il vicepresidente del consiglio regionale, Daniele Valle -. Tutto ciò avrà come conseguenza un peggioramento dei servizi, delle condizioni dei pronto soccorso e dei tempi di attesa per visite ed esami. Pertanto, i cittadini piemontesi dovranno rassegnarsi a tirare fuori soldi o per rivolgersi alle strutture private o per andare a farsi curare in altre Regioni».

I consiglieri del Pd durante la conferenza stampa

«Dal 2020 in poi i numeri parlano chiaro: il Piemonte perde personale stabile mentre aumenta la spesa per i gettonisti – ha dichiarato il vicepresidente della commissione Sanità e segretario regionale Pd, Domenico Rossi -. Senza un piano straordinario di assunzioni, la sanità piemontese è destinata a peggiorare in termini di servizi e tempi di attesa. Chiederemo alla giunta di rendere conto delle necessarie e dovute giustificazioni delle aziende sanitarie rispetto al saldo negativo delle assunzioni. La sanità pubblica racconta la società diseguale che la destra vuole costruire».

«Non è vero che la Regione non sta assumendo: è l’esatto contrario, perché dopo anni difficili e dopo l’emergenza del Covid il Piemonte è stato il primo in Italia ad avviare la stabilizzazione dei 1.137 operatori delle professioni sanitarie e socio sanitarie assunti per l’emergenza pandemica, in base a un accordo sottoscritto con i sindacati – dicono in una nota congiunta i capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, Alberto Preioni, Paolo Bongioanni e Paolo Ruzzola -. Non solo, la maggioranza che governa il Piemonte ha stabilito di alzare il tetto di spesa per il personale delle aziende sanitarie del 4% nel 2023 e del 6% nel 2024, per consentire assunzioni e turn over, nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale. In particolare, per quanto riguarda i 1.137, nel 2022 era prevista la stabilizzazione dei primi 650: il numero è stato addirittura superato e il piano andrà a completamento nel 2023, via via che vanno in scadenza i contratti a tempo determinato come promesso. Dal 2020 al 2022 le assunzioni sono state 12.843, tra quelle nuove e quelle legate al turn over».

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Sanità Piemonte, Pd: «Assunzioni a picco, aumenta il numero di gettonisti»

Il centro destra replica: «Oltre 12.800 assunzioni negli ultimi tre anni»

Il gruppo del Partito Democratico in consiglio regionale ha presentato oggi, 29 marzo, nel corso di una conferenza stampa, un aggiornamento dell’analisi dei dati riguardanti assunzioni e cessazioni del personale nelle Asl del Piemonte. Il primo esame risaliva al luglio 2022.

«Un chiaro peggioramento su tutti i fronti, colmato con un aumento dei gettonisti – ha sottolineato il capogruppo Pd, Raffaele Gallo –. La prima legge di bilancio nazionale ha evidenziato un taglio dei fondi per la sanità proprio nel momento in cui sarebbe stato necessario continuare a investire. Oggi abbiamo una sanità decisamente peggiore a causa anche dell’incapacità di prevedere le assunzioni in tutti gli ambiti, con evidenza ancora maggiore nel mondo degli amministrativi: nei prossimi mesi si rischierà di bloccare definitivamente la macchina sanitaria. Questi numeri fotografano il fallimento della gestione della sanità da parte della Giunta Cirio, realtà che i cittadini vivono, quotidianamente, sulla propria pelle. Inoltre con l’introduzione di Azienda Zero si assisterà a una migrazione di risorse dalle Asl alla nuova Azienda a saldo zero dal punto di vista economico, ma non certo organizzativo e sostanziale: le Asl, infatti, saranno sguarnite di personale amministrativo, ma conserveranno le responsabilità».

«Il combinato disposto della mancanza di una vera programmazione e della scarsa convinzione di investire nella sanità pubblica ha prodotto il risultato che, per il terzo anno di fila, il sistema sanitario piemontese perde personale e non riesce neppure a compensarlo con le assunzioni a tempo determinato – afferma il vicepresidente del consiglio regionale, Daniele Valle -. Tutto ciò avrà come conseguenza un peggioramento dei servizi, delle condizioni dei pronto soccorso e dei tempi di attesa per visite ed esami. Pertanto, i cittadini piemontesi dovranno rassegnarsi a tirare fuori soldi o per rivolgersi alle strutture private o per andare a farsi curare in altre Regioni».

I consiglieri del Pd durante la conferenza stampa

«Dal 2020 in poi i numeri parlano chiaro: il Piemonte perde personale stabile mentre aumenta la spesa per i gettonisti – ha dichiarato il vicepresidente della commissione Sanità e segretario regionale Pd, Domenico Rossi -. Senza un piano straordinario di assunzioni, la sanità piemontese è destinata a peggiorare in termini di servizi e tempi di attesa. Chiederemo alla giunta di rendere conto delle necessarie e dovute giustificazioni delle aziende sanitarie rispetto al saldo negativo delle assunzioni. La sanità pubblica racconta la società diseguale che la destra vuole costruire».

«Non è vero che la Regione non sta assumendo: è l’esatto contrario, perché dopo anni difficili e dopo l’emergenza del Covid il Piemonte è stato il primo in Italia ad avviare la stabilizzazione dei 1.137 operatori delle professioni sanitarie e socio sanitarie assunti per l’emergenza pandemica, in base a un accordo sottoscritto con i sindacati – dicono in una nota congiunta i capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, Alberto Preioni, Paolo Bongioanni e Paolo Ruzzola -. Non solo, la maggioranza che governa il Piemonte ha stabilito di alzare il tetto di spesa per il personale delle aziende sanitarie del 4% nel 2023 e del 6% nel 2024, per consentire assunzioni e turn over, nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale. In particolare, per quanto riguarda i 1.137, nel 2022 era prevista la stabilizzazione dei primi 650: il numero è stato addirittura superato e il piano andrà a completamento nel 2023, via via che vanno in scadenza i contratti a tempo determinato come promesso. Dal 2020 al 2022 le assunzioni sono state 12.843, tra quelle nuove e quelle legate al turn over».

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