“Sbulloniamoci giocando insieme”, a Veveri per conoscere istituzioni e comportamenti

Presentata questa mattina l'iniziativa dedicata ai più piccoli e non, in programma nel pomeriggio di sabato 11 settembre presso il campo sportivo della frazione novarese a cura dell'omonimo sportello impegnato su vari fronti nel campo dell'educazione civica e per arginare il fenomeno di bullismo e cyberbullismo

Un pomeriggio di gioco, per stare insieme, familiarizzare con le Forze dell’ordine e apprendere qualcosa di più nel campo dell’eduzione civica e del comportamento. E’ l’iniziativa “Sbulloniamoci giocando insieme”, promossa dall’omonimo sportello (“Sbulloniamoci? … Insieme a te sì”) nato all’interno dell’associazione Oratorio di San Maiolo di Veveri per iniziativa di Michela Agnesina. L’appuntamento è per sabato 11 settembre dalle 15 alle 18 negli spazi del campo sportivo di via Santa Caterina a Veveri, nel pieno rispetto delle norme anti Covid attualmente in vigore. Qui bambini e ragazzi avranno la possibilità, trascorrendo qualche ora insieme e giocando, di fare la loro conoscenza con le istituzioni, di familiarizzare con i rappresentanti delle Forze dell’ordine – uomini e donne “in divisa” che devono essere visti come amici – , fare gruppo accettando le diversità e conoscere al meglio tutte le regole per poi condividerle.


L’appuntamento è stato presentato questa mattina negli uffici della casa parrocchiale di Veveri dal parroco don Silvio Barbaglia e dai vari soggetti coinvolti, in primo luogo dall’operatrice responsabile Michela Agnesina, che ha tra l’altro presentato lo staff attivo presso lo sportello. Il fenomeno che negli ultimi anni ha fatto registrate un incremento più preoccupante, è stato detto tra l’altro, è quello legato al bullismo e cyberbullismo. Secondo un rapporto del Censis emerge che oltre il 52% degli studenti fra gli 11 e i 17 anni ha subito comportamenti offensivi o violenti da parte di coetanei. Percentuale che sale in una fascia di età più giovane e sulla rete, dove sono le ragazze ad avere la peggio.


Proprio a Veveri nello stesso periodo è stato riscontrato come un gruppo di ragazzi si sarebbe “divertito” a bullizzare una persona diversamente abile. Di fronte a questi episodi è stata proprio Michela Agnesina ha preso la decisione di rendere concreto il progetto di creare, all’interno dell’associazione dell’oratorio e dopo essesris confrontata con un gruppo di genitori, di creare lo “sportello” per affrontare tutte le problematiche.


All’iniziativa di sabato, che gode del patrocinio della Provincia e del Comune di Novara, collaboreranno la Polizia di Stato e quella locale, intervenuti alla presentazione con il questore Rosanna Lavezzaro e il comandante Pietro Di Troia, oltre alla scuola di ballo “Caribean Street”, gli animatori dello stesso oratorio, l’A,C. Veveri, e l’associazione “Pianete dei clown”. Per ogni ulteriore informazione si può telefonare all’oratorio al numero 0321 513624, oppure allo “sportello”, 351 8374556, al quale ci si potrà rivolgere (la sua sede si trova all’interno dell’Oratorio di San Maiolo, in via Verbano 113) per segnalare situazioni legate ai temi trattati.

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Presentata questa mattina l’iniziativa dedicata ai più piccoli e non, in programma nel pomeriggio di sabato 11 settembre presso il campo sportivo della frazione novarese a cura dell’omonimo sportello impegnato su vari fronti nel campo dell’educazione civica e per arginare il fenomeno di bullismo e cyberbullismo

Un pomeriggio di gioco, per stare insieme, familiarizzare con le Forze dell'ordine e apprendere qualcosa di più nel campo dell'eduzione civica e del comportamento. E' l'iniziativa “Sbulloniamoci giocando insieme”, promossa dall'omonimo sportello (“Sbulloniamoci? … Insieme a te sì”) nato all'interno dell'associazione Oratorio di San Maiolo di Veveri per iniziativa di Michela Agnesina. L'appuntamento è per sabato 11 settembre dalle 15 alle 18 negli spazi del campo sportivo di via Santa Caterina a Veveri, nel pieno rispetto delle norme anti Covid attualmente in vigore. Qui bambini e ragazzi avranno la possibilità, trascorrendo qualche ora insieme e giocando, di fare la loro conoscenza con le istituzioni, di familiarizzare con i rappresentanti delle Forze dell'ordine – uomini e donne “in divisa” che devono essere visti come amici - , fare gruppo accettando le diversità e conoscere al meglio tutte le regole per poi condividerle.


L'appuntamento è stato presentato questa mattina negli uffici della casa parrocchiale di Veveri dal parroco don Silvio Barbaglia e dai vari soggetti coinvolti, in primo luogo dall'operatrice responsabile Michela Agnesina, che ha tra l'altro presentato lo staff attivo presso lo sportello. Il fenomeno che negli ultimi anni ha fatto registrate un incremento più preoccupante, è stato detto tra l'altro, è quello legato al bullismo e cyberbullismo. Secondo un rapporto del Censis emerge che oltre il 52% degli studenti fra gli 11 e i 17 anni ha subito comportamenti offensivi o violenti da parte di coetanei. Percentuale che sale in una fascia di età più giovane e sulla rete, dove sono le ragazze ad avere la peggio.


Proprio a Veveri nello stesso periodo è stato riscontrato come un gruppo di ragazzi si sarebbe “divertito” a bullizzare una persona diversamente abile. Di fronte a questi episodi è stata proprio Michela Agnesina ha preso la decisione di rendere concreto il progetto di creare, all'interno dell'associazione dell'oratorio e dopo essesris confrontata con un gruppo di genitori, di creare lo “sportello” per affrontare tutte le problematiche.


All'iniziativa di sabato, che gode del patrocinio della Provincia e del Comune di Novara, collaboreranno la Polizia di Stato e quella locale, intervenuti alla presentazione con il questore Rosanna Lavezzaro e il comandante Pietro Di Troia, oltre alla scuola di ballo “Caribean Street”, gli animatori dello stesso oratorio, l'A,C. Veveri, e l'associazione “Pianete dei clown”. Per ogni ulteriore informazione si può telefonare all'oratorio al numero 0321 513624, oppure allo “sportello”, 351 8374556, al quale ci si potrà rivolgere (la sua sede si trova all'interno dell'Oratorio di San Maiolo, in via Verbano 113) per segnalare situazioni legate ai temi trattati.

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