Scarcerato il camionista arrestato a Novara che in Azerbaijan rischiava la pena di morte

Il dispositivo di scarcerazione è stato firmato dal ministro della Giustizia. Safarov, considerato nemico del regime azero, potrà tornare in Repubblica Ceca

Scarcerato il camionista arrestato a Novara che in Azerbaijan rischiava la pena di morte. Eldar Safarov, di professione autotrasportatore in diversi Paesi dell’Unione Europea, originario dell’Azerbaijan ma residente in Repubblica Ceca, il 21 marzo era stato arrestato dalla Polizia stradale al casello di Novara Est durante un controllo amministrativo del camion: dalle verifiche effettuate risultava che sulla testa di Safarov pendeva un mandato di cattura internazionale risalente al 2004 a seguito di una condanna pronunciata dal suo Paese di origine per appropriazione indebita di circa 12 mila dollari trattenuti in maniera illecita nell’ambito di rapporti professionali che l’uomo avrebbe intrattenuto con l’ambasciata americana.

La storia era stata resa nota dal suo legale, Alessio Cerniglia: «Una sentenza ottenuta in modo non garantista: il mio cliente appartiene alla minoranza cristiana ortodossa malvista dal regime. Se resterà in carcere, rischia la pena di morte» aveva dichiarato a La Voce.

L’avvocato si era subito rivolto al ministro della Giustizia per scongiurare l’estradizione. Dopo tre giorni il dispositivo di scarcerazione firmato da Carlo Nordio è arrivato: «Un provvedimento che non aspettavamo in così poco tempo – afferma Cerniglia -. Finalmente Safarov potrà tornare dalla sua famiglia in Repubblica Ceca».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Scarcerato il camionista arrestato a Novara che in Azerbaijan rischiava la pena di morte

Il dispositivo di scarcerazione è stato firmato dal ministro della Giustizia. Safarov, considerato nemico del regime azero, potrà tornare in Repubblica Ceca

Scarcerato il camionista arrestato a Novara che in Azerbaijan rischiava la pena di morte. Eldar Safarov, di professione autotrasportatore in diversi Paesi dell’Unione Europea, originario dell’Azerbaijan ma residente in Repubblica Ceca, il 21 marzo era stato arrestato dalla Polizia stradale al casello di Novara Est durante un controllo amministrativo del camion: dalle verifiche effettuate risultava che sulla testa di Safarov pendeva un mandato di cattura internazionale risalente al 2004 a seguito di una condanna pronunciata dal suo Paese di origine per appropriazione indebita di circa 12 mila dollari trattenuti in maniera illecita nell’ambito di rapporti professionali che l’uomo avrebbe intrattenuto con l’ambasciata americana.

La storia era stata resa nota dal suo legale, Alessio Cerniglia: «Una sentenza ottenuta in modo non garantista: il mio cliente appartiene alla minoranza cristiana ortodossa malvista dal regime. Se resterà in carcere, rischia la pena di morte» aveva dichiarato a La Voce.

L’avvocato si era subito rivolto al ministro della Giustizia per scongiurare l’estradizione. Dopo tre giorni il dispositivo di scarcerazione firmato da Carlo Nordio è arrivato: «Un provvedimento che non aspettavamo in così poco tempo – afferma Cerniglia -. Finalmente Safarov potrà tornare dalla sua famiglia in Repubblica Ceca».

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