Sciopero generale: massiccia partecipazione nel novarese, disagi in ospedali e uffici pubblici

Significativa adesione anche alla manifestazione che si è tenuta a Torino

Lo sciopero generale indetto per oggi, 29 novembre, da Cgil e Uil ha registrato una significativa adesione, coinvolgendo migliaia di lavoratori da tutta la regione Piemonte. Dal novarese si è riversata in piazza una folta rappresentanza, con circa 1.000 persone, che si sono unite alla manifestazione tenutasi a Torino, parte di un corteo che ha visto complessivamente la partecipazione di circa 20.000 persone.

La protesta ha avuto un impatto rilevante anche nei servizi essenziali. Numerosi reparti dell’ospedale Maggiore di Novara e delle sedi Asl di Borgomanero e Verbania sono rimasti chiusi, mentre negli uffici pubblici di molti sportelli dei Comuni hanno sospeso l’attività per tutta la giornata. Disagi anche negli asili nido della città: su 7 strutture, 5 sono rimaste completamente chiuse e in due nidi hanno chiuso due sezioni su tre.

La mobilitazione è stata organizzata per protestare contro le politiche del lavoro del governo, con particolare attenzione alla questione del rinnovo dei contratti pubblici e privati, alla sicurezza sul lavoro e alla tutela del potere d’acquisto dei salari.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sciopero generale: massiccia partecipazione nel novarese, disagi in ospedali e uffici pubblici

Significativa adesione anche alla manifestazione che si è tenuta a Torino

Lo sciopero generale indetto per oggi, 29 novembre, da Cgil e Uil ha registrato una significativa adesione, coinvolgendo migliaia di lavoratori da tutta la regione Piemonte. Dal novarese si è riversata in piazza una folta rappresentanza, con circa 1.000 persone, che si sono unite alla manifestazione tenutasi a Torino, parte di un corteo che ha visto complessivamente la partecipazione di circa 20.000 persone.

La protesta ha avuto un impatto rilevante anche nei servizi essenziali. Numerosi reparti dell’ospedale Maggiore di Novara e delle sedi Asl di Borgomanero e Verbania sono rimasti chiusi, mentre negli uffici pubblici di molti sportelli dei Comuni hanno sospeso l’attività per tutta la giornata. Disagi anche negli asili nido della città: su 7 strutture, 5 sono rimaste completamente chiuse e in due nidi hanno chiuso due sezioni su tre.

La mobilitazione è stata organizzata per protestare contro le politiche del lavoro del governo, con particolare attenzione alla questione del rinnovo dei contratti pubblici e privati, alla sicurezza sul lavoro e alla tutela del potere d’acquisto dei salari.

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