Scontro De Grandis-Igor Volley: «Città main sponsor, la società trovi soluzioni»

Il vice sindaco e assessore allo Sport replica al direttore sportivo Marchioni riguardo allo "sfratto" dallo Sporting in vista dei Mondiali di hockey

«L’utilizzo dell’Arena del Centro Sportivo del Terdoppio rappresenta da sempre una significativa concessione che il Comune fa alla Igor Volley. Una concessione che accordiamo volentieri, poiché i successi sportivi della squadra locale contribuiscono a far brillare la nostra Città. Tuttavia, il Signor Marchioni si deve ricordare che la Città non è subordinata alla squadra; anzi, la Città di Novara va di fatto considerata come un main sponsor perché consente l’utilizzo continuo e gratuito di una struttura sportiva così importante e onerosa al netto dei costi di gestione». È una replica piccata, molto risentita, quella che il vice sindaco e assessore allo Sport Ivan De Grandis rivolge alla società Igor Volley dopo le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo, Enrico Marchioni, riguardo allo “sfratto” dallo Sporting in vista dei Mondiali di hockey.

«Si tratta di un investimento significativo dei novaresi, non solo in termini economici ma anche logistici – continua De Grandis -. La Igor Volley, infatti, è l’unico beneficiario di un impianto che invece, abbassando le paratie mobili, potrebbe ospitare quotidianamente le attività di tre società sportive ogni ora. Questo è un sacrificio che facciamo tutti volentieri da sempre, consapevoli del ritorno che ne deriva, ma anche consci delle difficoltà costanti nell’accontentare tutte le altre realtà sportive cittadine in cerca di spazi. Questo è il nostro spirito di collaborazione e supporto e ci aspettiamo lo stesso dalla società per la quale cerchiamo sempre di ridurre al minimo anche la presenza di altri eventi durante la stagione, per evitare loro onerosi smontaggi e rimontaggi dell’allestimento del campo da gara».

Secondo De Grandis la società, a conoscenza da tempo dell’evento, avrebbe già dovuto trovare una soluzione: «Il mondiale torna a Novara dopo 40 anni e avrà un forte impatto su tutta la città e il territorio: trovo sorprendente che un dirigente con tanta esperienza, chiaramente a conoscenza della situazione da molto tempo, anche perché il mondiale non ci è stato assegnato ieri, non abbia ancora trovato soluzioni adeguate. Spero non sia un modo per scaricare le proprie responsabilità sull’amministrazione e la federazione. Soluzioni che invece noi abbiamo elaborato – in parte le avevo anticipate per le vie brevi alla proprietà settimane fa – e che avremmo comunque proposto nella riunione già programmata nel solito spirito collaborativo».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Scontro De Grandis-Igor Volley: «Città main sponsor, la società trovi soluzioni»

Il vice sindaco e assessore allo Sport replica al direttore sportivo Marchioni riguardo allo “sfratto” dallo Sporting in vista dei Mondiali di hockey

«L’utilizzo dell’Arena del Centro Sportivo del Terdoppio rappresenta da sempre una significativa concessione che il Comune fa alla Igor Volley. Una concessione che accordiamo volentieri, poiché i successi sportivi della squadra locale contribuiscono a far brillare la nostra Città. Tuttavia, il Signor Marchioni si deve ricordare che la Città non è subordinata alla squadra; anzi, la Città di Novara va di fatto considerata come un main sponsor perché consente l’utilizzo continuo e gratuito di una struttura sportiva così importante e onerosa al netto dei costi di gestione». È una replica piccata, molto risentita, quella che il vice sindaco e assessore allo Sport Ivan De Grandis rivolge alla società Igor Volley dopo le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo, Enrico Marchioni, riguardo allo “sfratto” dallo Sporting in vista dei Mondiali di hockey.

«Si tratta di un investimento significativo dei novaresi, non solo in termini economici ma anche logistici – continua De Grandis -. La Igor Volley, infatti, è l’unico beneficiario di un impianto che invece, abbassando le paratie mobili, potrebbe ospitare quotidianamente le attività di tre società sportive ogni ora. Questo è un sacrificio che facciamo tutti volentieri da sempre, consapevoli del ritorno che ne deriva, ma anche consci delle difficoltà costanti nell’accontentare tutte le altre realtà sportive cittadine in cerca di spazi. Questo è il nostro spirito di collaborazione e supporto e ci aspettiamo lo stesso dalla società per la quale cerchiamo sempre di ridurre al minimo anche la presenza di altri eventi durante la stagione, per evitare loro onerosi smontaggi e rimontaggi dell’allestimento del campo da gara».

Secondo De Grandis la società, a conoscenza da tempo dell’evento, avrebbe già dovuto trovare una soluzione: «Il mondiale torna a Novara dopo 40 anni e avrà un forte impatto su tutta la città e il territorio: trovo sorprendente che un dirigente con tanta esperienza, chiaramente a conoscenza della situazione da molto tempo, anche perché il mondiale non ci è stato assegnato ieri, non abbia ancora trovato soluzioni adeguate. Spero non sia un modo per scaricare le proprie responsabilità sull’amministrazione e la federazione. Soluzioni che invece noi abbiamo elaborato – in parte le avevo anticipate per le vie brevi alla proprietà settimane fa – e che avremmo comunque proposto nella riunione già programmata nel solito spirito collaborativo».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore