Scontro tensostruttura Pier Lombardo: le opposizioni «L’assessore si dimetta», De Grandis «Nessuna bugia»

Tiene banco tra le polemiche la decisione del Comune di realizzare la nuova palestra. Interviene anche la società Libertas destinataria della struttura: «Nessuno eccetto l'assessore ci ha interpellati. Per questioni politiche ci rimettiamo noi»

Secondo le opposizioni l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, ha mentito durante la commissione consiliare e per questo motivo il sindaco dovrebbe revocargli le deleghe. Tema della discussione la tensostruttura che il Comune ha deciso di realizzare nel giardino del complesso scolastico della Pier Lombardo in via Magalotti per ospitare la Ginnastica Libertas Novara e che da alcuni giorni sta tenendo banco tra le polemiche. Da una parte i residenti che, riuniti in un comitato, dicono no alla nuova palestra; dall’altra l’assessore che, in commissione, ha dichiarato che il progetto si farà. E poi il dirigente scolastico, Domenico Bresich, che in un’intervista a La Voce ha asserito che «Nessuno ha mai chiesto alla scuola un parere».

«De Grandis come Pinocchio racconta bugie – affermano i consiglieri di Pd, M5S e Insieme per Novara in una nota -. Solo pochi giorni fa l’assessore ha dichiarato, nella competente commissione, che il dirigente era contento della decisione del Comune di collocare la tensostruttura. Le cronache, invece, riportano una tombale dichiarazione di Bresich. La bugia è veramente grossa. Altro che nomina a vice sindaco. Ci aspettiamo che il sindaco gli revochi le deleghe per aver mentito in una sede istituzionale dinnanzi a cittadini e consiglieri comunali. Oggi abbiamo rinnovato alla presidente della commissione consiliare la richiesta, già avanzata, di convocare la commissione, dove confidiamo che l’assessore si presenti dimissionario».

Ribatte De Grandis: «In un’intervista rilasciata a La Voce di Novara il dirigente sostiene di non essere stato contattato “né dall’assessore, né dai cittadini”. Peccato che nello stesso articolo il dirigente dichiara “Sono a favore della tensostruttura”. Quindi dal sottoscritto nessuna bugia – come sostiene il Pd insieme a tutta l’opposizione – piuttosto tanta strumentalizzazione utile solo a screditare il prossimo» e aggiunge «La giunta ha approvato all’unanimità la delibera, la variante è stata approvata dall’aula, l’assessore Moscatelli ha tenuto i rapporti con il dirigente scolastico, poi gli uffici hanno trasmesso alla scuola tutti i documenti in data 14 marzo, ben prima della raccolta firme dei cittadini e prima che Pd e compagni montassero questo caso ad arte. Proprio questa mattina il dirigente mi ha ripetuto di essere favorevole alla struttura sportiva. Questi attacchi – conclude – hanno però solo un grande sconfitto: tutte le ragazze e i ragazzi novaresi della Libertas Ginnastica Novara, che da tanto, troppo tempo non hanno una casa dignitosa dove praticare il loro sport».

Libertas che interviene con un comunicato: «Ci dispiace che si siano create dicerie non veritiere, in quanto nessuno, eccetto il nostro assessore allo Sport Ivan De Grandis, che ringraziamo, ci ha mai interpellati su domande e quesiti. Sono state invece ipotizzate e tratte conclusioni senza conoscere la nostra attività sportiva e la nostra organizzazione. D’altra parte, ci dispiace anche che per questioni politiche non stiamo rimettendoci solo noi, ma anche le tante ragazze e ragazzi che usufruiscono di questo sport, perché si stanno allungando i tempi. Questo nuoce a noi e allo sport novarese, in quanto a ottobre avremo i campionati invernali e le nostre atlete necessitano di allenarsi in maniera tranquilla. Crediamo – continua la società – che nessun cittadino, noi inclusi, possa scegliere dove e come costruire qualsiasi impianto o struttura, in quanto, ove la legge lo permette, non ci possono essere opposizioni. Pensiamo anche che un’attività sportiva come la nostra possa solo dare un valore aggiunto al quartiere e alle famiglie con bambini, dal punto di vista economico e sociale, non di certo penalizzare i valori immobiliari delle abitazioni come abbiamo sentito dire».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Scontro tensostruttura Pier Lombardo: le opposizioni «L’assessore si dimetta», De Grandis «Nessuna bugia»

Tiene banco tra le polemiche la decisione del Comune di realizzare la nuova palestra. Interviene anche la società Libertas destinataria della struttura: «Nessuno eccetto l’assessore ci ha interpellati. Per questioni politiche ci rimettiamo noi»

Secondo le opposizioni l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, ha mentito durante la commissione consiliare e per questo motivo il sindaco dovrebbe revocargli le deleghe. Tema della discussione la tensostruttura che il Comune ha deciso di realizzare nel giardino del complesso scolastico della Pier Lombardo in via Magalotti per ospitare la Ginnastica Libertas Novara e che da alcuni giorni sta tenendo banco tra le polemiche. Da una parte i residenti che, riuniti in un comitato, dicono no alla nuova palestra; dall’altra l’assessore che, in commissione, ha dichiarato che il progetto si farà. E poi il dirigente scolastico, Domenico Bresich, che in un’intervista a La Voce ha asserito che «Nessuno ha mai chiesto alla scuola un parere».

«De Grandis come Pinocchio racconta bugie – affermano i consiglieri di Pd, M5S e Insieme per Novara in una nota -. Solo pochi giorni fa l’assessore ha dichiarato, nella competente commissione, che il dirigente era contento della decisione del Comune di collocare la tensostruttura. Le cronache, invece, riportano una tombale dichiarazione di Bresich. La bugia è veramente grossa. Altro che nomina a vice sindaco. Ci aspettiamo che il sindaco gli revochi le deleghe per aver mentito in una sede istituzionale dinnanzi a cittadini e consiglieri comunali. Oggi abbiamo rinnovato alla presidente della commissione consiliare la richiesta, già avanzata, di convocare la commissione, dove confidiamo che l’assessore si presenti dimissionario».

Ribatte De Grandis: «In un’intervista rilasciata a La Voce di Novara il dirigente sostiene di non essere stato contattato “né dall’assessore, né dai cittadini”. Peccato che nello stesso articolo il dirigente dichiara “Sono a favore della tensostruttura”. Quindi dal sottoscritto nessuna bugia – come sostiene il Pd insieme a tutta l’opposizione – piuttosto tanta strumentalizzazione utile solo a screditare il prossimo» e aggiunge «La giunta ha approvato all’unanimità la delibera, la variante è stata approvata dall’aula, l’assessore Moscatelli ha tenuto i rapporti con il dirigente scolastico, poi gli uffici hanno trasmesso alla scuola tutti i documenti in data 14 marzo, ben prima della raccolta firme dei cittadini e prima che Pd e compagni montassero questo caso ad arte. Proprio questa mattina il dirigente mi ha ripetuto di essere favorevole alla struttura sportiva. Questi attacchi – conclude – hanno però solo un grande sconfitto: tutte le ragazze e i ragazzi novaresi della Libertas Ginnastica Novara, che da tanto, troppo tempo non hanno una casa dignitosa dove praticare il loro sport».

Libertas che interviene con un comunicato: «Ci dispiace che si siano create dicerie non veritiere, in quanto nessuno, eccetto il nostro assessore allo Sport Ivan De Grandis, che ringraziamo, ci ha mai interpellati su domande e quesiti. Sono state invece ipotizzate e tratte conclusioni senza conoscere la nostra attività sportiva e la nostra organizzazione. D’altra parte, ci dispiace anche che per questioni politiche non stiamo rimettendoci solo noi, ma anche le tante ragazze e ragazzi che usufruiscono di questo sport, perché si stanno allungando i tempi. Questo nuoce a noi e allo sport novarese, in quanto a ottobre avremo i campionati invernali e le nostre atlete necessitano di allenarsi in maniera tranquilla. Crediamo – continua la società – che nessun cittadino, noi inclusi, possa scegliere dove e come costruire qualsiasi impianto o struttura, in quanto, ove la legge lo permette, non ci possono essere opposizioni. Pensiamo anche che un’attività sportiva come la nostra possa solo dare un valore aggiunto al quartiere e alle famiglie con bambini, dal punto di vista economico e sociale, non di certo penalizzare i valori immobiliari delle abitazioni come abbiamo sentito dire».

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