«Scrivi alla mia ragazza!» ma era una scusa per rapinarlo: condannati due scippatori

Vittima un ventenne di Landiona. In tribunale S.B. e M.A.L.R. sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 4 mesi di reclusione il primo, con la condizionale, e 3 anni e 4 mesi il secondo

«Hai contattato la mia ragazza sui social». Con questa scusa il giovane aveva attaccato bottone con un coetaneo, per strada. Poi, raggiunto da un complice, l’aveva spintonato, aggredito con un pugno, e assieme erano scappati con due collane, per un valore di 2.500 euro. Per lo scippo avvenuto il 22 ottobre 2021 al parco di via Regaldi, in tribunale S.B. e M.A.L.R., ventenni residenti in città, sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 4 mesi di reclusione il primo, con la condizionale, e 3 anni e 4 mesi il secondo, che ha anche offerto alla vittima un risarcimento del danno per averla colpita, dichiarandosi pentito. Il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi per entrambi, mentre il legale del primo aveva chiesto in particolare l’assoluzione sostenendo che il suo assistito non avesse in alcun modo partecipato alla rapina e che comunque un testimone oculare dei fatti non era riuscito a vedere chi avesse preso le collane.

Nell’aula del palazzo di giustizia il racconto del ventenne di Landiona preso di mira: «La sera dei fatti stavo festeggiando il compleanno con amici. A un certo punto, da un gruppo vicino al nostro, si sono avvicinati due ragazzi. Uno ha tirato fuori la storia della fidanzata, ma io non le avevo mai scritto, e nemmeno conoscevo lui. Era solo una scusa per attaccarmi. Si è avvicinato con una bottiglia in mano e mi ha derubato». La polizia, grazie alle descrizioni fornite dai testimoni nell’immediatezza, aveva bloccato uno dei due aggressori a poche centinaia di metri da via Regaldi, mentre cercava di allontanarsi. Poi era stato identificato anche il complice utilizzando i riconoscimenti fotografici.

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«Scrivi alla mia ragazza!» ma era una scusa per rapinarlo: condannati due scippatori

Vittima un ventenne di Landiona. In tribunale S.B. e M.A.L.R. sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 4 mesi di reclusione il primo, con la condizionale, e 3 anni e 4 mesi il secondo

«Hai contattato la mia ragazza sui social». Con questa scusa il giovane aveva attaccato bottone con un coetaneo, per strada. Poi, raggiunto da un complice, l’aveva spintonato, aggredito con un pugno, e assieme erano scappati con due collane, per un valore di 2.500 euro. Per lo scippo avvenuto il 22 ottobre 2021 al parco di via Regaldi, in tribunale S.B. e M.A.L.R., ventenni residenti in città, sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 4 mesi di reclusione il primo, con la condizionale, e 3 anni e 4 mesi il secondo, che ha anche offerto alla vittima un risarcimento del danno per averla colpita, dichiarandosi pentito. Il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi per entrambi, mentre il legale del primo aveva chiesto in particolare l’assoluzione sostenendo che il suo assistito non avesse in alcun modo partecipato alla rapina e che comunque un testimone oculare dei fatti non era riuscito a vedere chi avesse preso le collane.

Nell'aula del palazzo di giustizia il racconto del ventenne di Landiona preso di mira: «La sera dei fatti stavo festeggiando il compleanno con amici. A un certo punto, da un gruppo vicino al nostro, si sono avvicinati due ragazzi. Uno ha tirato fuori la storia della fidanzata, ma io non le avevo mai scritto, e nemmeno conoscevo lui. Era solo una scusa per attaccarmi. Si è avvicinato con una bottiglia in mano e mi ha derubato». La polizia, grazie alle descrizioni fornite dai testimoni nell’immediatezza, aveva bloccato uno dei due aggressori a poche centinaia di metri da via Regaldi, mentre cercava di allontanarsi. Poi era stato identificato anche il complice utilizzando i riconoscimenti fotografici.

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