Scuola, si lavora per la ripresa di settembre

«La nostra idea è quella di  far ruotare le classi, naturalmente tutto dipende da come evolve il Covid. Il timore è che più ragazzi portiamo a scuola, più si rischia un altro blocco». All’istituto Omar, dirigente e docenti sono al lavoro per mettere a punto possibilità operative modulate su possibili scenari. L’ipotesi alla quale si sta lavorando è quella che prevede «lezioni in presenza, magari non tutti i giorni per le prime classi, che affrontano un nuovo percorso in una nuova scuola – dice il preside Francesco Ticozzi –  e a rotazione terze, quarte e quinte sui laboratori. Alterneremmo didattica a distanza e lezioni in presenza. Pensare di portare tutti in contemporanea è prematuro, e, soprattutto, oggi come oggi non ci sono le condizioni. Adatteremo i piani in base all’evolversi della situazione».

 

 

Sostanzialmente sono tre le opzioni sul tavolo, tutte ovviamente suscettibili di variazioni a seconda di come sarà l’andamento di eventuali aumenti di contagi e quindi di ricomparse di focolai: il piano A, con il rientro di tutti gli studenti «ma in questo momento è difficile prevedere una simile situazione»; il piano B: «quello che prevede la rotazione»; e infine, nella malaugurata ipotesi che tutte le strade tracciate siano impercorribili, tutti a casa con didattica a distanza.

Organizzare l’avvio del prossimo anno scolastico non è certo impresa facile. «Al netto della sede di Oleggio e dei corsi serali – dice il preside – ci sono sempre 1300 studenti che gravitano sull’istituto, dovremo prevedere tre ingressi per evitare gli affollamenti e organizzare i percorsi all’interno della scuola. Dal 25 agosto ci sentiremo spesso con gli altri colleghi presidi per cercare di trovare una strada comune, se non fattibile, almeno condivisibile. Siamo aperti a varie possibilità operative».

Per certo, nell’attesa, si fissano alcuni punti fermi.  «Visto che la didattica a distanza sarà una delle componenti formative – dice Ticozzi – potenzieremo la banda larga e vedremo di acquistare una piattaforma su cui caricare le varie attività didattiche, in modo che una lezione, nel caso non fosse stata compresa, possa essere “ripescata”; una sorta di enciclopedia digitale accessibile a tutti gli studenti che verranno dotati di password». Non solo: «ci sarà anche un monitoraggio sui nuovi iscritti per verificare che tutti abbiano un computer e un collegamento».

A proposito di nuovi iscritti, che quest’anno sono 320 – dato in linea con l’anno scolastico passato – «fra Oleggio e Novara, per il terzo anno consecutivo, l’Omar ha 15 prime classi», un numero che rende l’idea, anche nel panorama nazionale, dell’eccellenza dell’istituto novarese.

 

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Scuola, si lavora per la ripresa di settembre

«La nostra idea è quella di  far ruotare le classi, naturalmente tutto dipende da come evolve il Covid. Il timore è che più ragazzi portiamo a scuola, più si rischia un altro blocco». All’istituto Omar, dirigente e docenti sono al lavoro per mettere a punto possibilità operative modulate su possibili scenari. L’ipotesi alla quale si sta lavorando è quella che prevede «lezioni in presenza, magari non tutti i giorni per le prime classi, che affrontano un nuovo percorso in una nuova scuola – dice il preside Francesco Ticozzi –  e a rotazione terze, quarte e quinte sui laboratori. Alterneremmo didattica a distanza e lezioni in presenza. Pensare di portare tutti in contemporanea è prematuro, e, soprattutto, oggi come oggi non ci sono le condizioni. Adatteremo i piani in base all’evolversi della situazione».

 

 

Sostanzialmente sono tre le opzioni sul tavolo, tutte ovviamente suscettibili di variazioni a seconda di come sarà l’andamento di eventuali aumenti di contagi e quindi di ricomparse di focolai: il piano A, con il rientro di tutti gli studenti «ma in questo momento è difficile prevedere una simile situazione»; il piano B: «quello che prevede la rotazione»; e infine, nella malaugurata ipotesi che tutte le strade tracciate siano impercorribili, tutti a casa con didattica a distanza.

Organizzare l’avvio del prossimo anno scolastico non è certo impresa facile. «Al netto della sede di Oleggio e dei corsi serali – dice il preside – ci sono sempre 1300 studenti che gravitano sull’istituto, dovremo prevedere tre ingressi per evitare gli affollamenti e organizzare i percorsi all’interno della scuola. Dal 25 agosto ci sentiremo spesso con gli altri colleghi presidi per cercare di trovare una strada comune, se non fattibile, almeno condivisibile. Siamo aperti a varie possibilità operative».

Per certo, nell’attesa, si fissano alcuni punti fermi.  «Visto che la didattica a distanza sarà una delle componenti formative – dice Ticozzi – potenzieremo la banda larga e vedremo di acquistare una piattaforma su cui caricare le varie attività didattiche, in modo che una lezione, nel caso non fosse stata compresa, possa essere “ripescata”; una sorta di enciclopedia digitale accessibile a tutti gli studenti che verranno dotati di password». Non solo: «ci sarà anche un monitoraggio sui nuovi iscritti per verificare che tutti abbiano un computer e un collegamento».

A proposito di nuovi iscritti, che quest’anno sono 320 – dato in linea con l’anno scolastico passato – «fra Oleggio e Novara, per il terzo anno consecutivo, l’Omar ha 15 prime classi», un numero che rende l’idea, anche nel panorama nazionale, dell’eccellenza dell’istituto novarese.

 

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