Il 14 settembre suonerà la campanella che sancirà l’avvio del prossimo anno scolastico ma in realtà, nonostante manchi solo un mese e mezzo al fatidico squillo, allo stato attuale, domande, dubbi e perplessità si rincorrono e si accavallano. A partire dai nidi e dalle materne, per le quali al momento mancano linee guida ufficiali «le uniche – ha sottolineato l’assessore Valentina Graziosi nel corso dei lavori della terza commissione consiliare – sono quelle per i centri estivi. Riapriranno ma non sappiamo in questo momento dire se le regole applicate per i centri estivi saranno quelle dell’anno scolastico».
Per quanto riguarda le scuole elementari e medie ci sono indicazioni un po’ più specifiche che fanno riferimento al rapporto dimensioni aula/alunni, in base alle quali a Novara non dovrebbero esserci problemi e quindi nessun grosso intervento da fare, nessun ricorso, salvo forse in un caso, all’utilizzo della palestra come aule scolastiche.
Altri problemi quello del servizio mensa (sollevato dalla commissaria Sara Paladini) e del tempo pieno (sollevato da Milù Allegra).
Per quanto riguarda il servizio mensa «al momento – ha risposto Graziosi – per noi il servizio è garantito ma cambieranno le modalità. Per questo è importante sapere quante famiglie aderiranno. Attualmente serviamo circa 5mila pasti, negli anni passati avevamo già un numero elevato di richieste mentre quest’anno è più basso e questo potrebbe essere un problema: se il pasto viene preparato sul posto, la cuoca è in grado di adeguarsi; altro conto se il pasto viene ordinato. Avrà sicuramente un costo maggiore, per necessità di più personale, ma non lo faremo ricadere sulle famiglie».
E sul tempo pieno «al momento non ho indicazioni certe» ha risposto l’assessore.