Da domani e per tutta la settimana a Novara scuole di ogni ordine e grado chiuse, comprese l’università e le agenzie formative. Chiusa la mostra sul Divisionismo, il Circolo dei lettori, i teatri, l’università della terza età e, già da questa domenica pomeriggio sospese manifestazioni sportive e iniziative di Carnevale. Inoltre presso il pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore sarà a breve predisposta una attività di pre triage con l’allestimento di tende pneumatiche della Protezione civile.
È questo il senso dell’annuncio fatto dal sindaco Alessandro Canelli, in un intervento in diretta Facebook alle 15, mentre era in municipio per predisporre le relative ordinanze, e dei continui aggiornamenti informativi emessi dalla Regione Piemonte sul contenimento dei casi di coronavirus.
«Anzitutto tengo a sottolineare – ha affermato il sindaco – che in città e nel Novarese non vi sono casi accertati di contagio, come confermano Asl e Ospedale. In ogni caso le autorità sanitarie hanno attivato le procedure necessarie per affrontare l’eventualità di casi da poter trattare con percorsi dedicati».
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Naturalmente anche il primo cittadino chiede di evitare ogni allarmismo «perché la situazione è monitorata con misure di stretto controllo per previene possibili contagi» e comunque ritiene giusto prendere provvedimenti in linea con quanto deciso anche nella vicina Lombardia.
Da qui la chiusura delle scuole, dagli asili nido ai licei, mentre ha lasciato libertà, per oggi, allo svolgimento di manifestazioni sportive, per altro in gran parte sospese dalle relative federazioni. «Si svolge solo una manifestazione di pattinaggio al Pala Dal Lago con giovani atleti di Novara e Vercelli, zone che non hanno focolai di infezione». Quindi Canelli aggiunge: «Ho invitato a sospendere manifestazioni con assembramento di persone e, purtroppo, ho dovuto già da oggi annullare le manifestazioni di Carnevale, pur sapendo il grande impegno delle persone che vi hanno lavorato. Ma la salute pubblica è un bene superiore».
Infine il sindaco non manca di ricordare che «chiunque presenti sintomi influenzali sia responsabile e non si rechi al pronto soccorso ma telefoni al 112 o al 1500, spiegando i suoi sintomi: riceverà ogni istruzione necessaria e potrà anche essere raggiunto da personale medico specializzato».
Intanto la Regione avverte che i casi positivi al Coronavirus accertati in Piemonte sono saliti a 6: «tre italiani a Torino, tra i quali è compreso anche il 40enne già risultato positivo nella giornata di ieri; e altre tre persone a Cuneo, già ospedalizzate, appartenenti alla comunità cinese. Sono invece una ventina i casi sotto stretta osservazione». La Regione sta predisponendo un’ordinanza omogenea a quella di Lombardia e Veneto che prevede la sospensione delle attività didattiche e delle manifestazioni di ogni genere.
Inoltre l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico e l’Università del Piemonte Orientale (analogamente agli atenei milanesi) hanno disposto, da lunedì 24 a domenica 1° marzo, la sospensione delle attività didattiche in tutti gli atenei. Gli esami attualmente in corso sono quindi sospesi, e verranno recuperati senza alcuna penalizzazione per gli studenti. Sospesi anche i relativi servizi mensa e apertura delle aule studio e biblioteche.
Sul fronte sanitario l’assessore Icardi, d’intesa con il coordinatore dell’Unità di crisi regionale sul “coronavirus covid19”, ha disposto l’allestimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus.