Sei braccialetti elettronici in un mese a seguito di denunce da codice rosso

Il dispositivo permette sia alle vittime che alle forze dell'ordine di monitorare in tempo reale eventuali violazioni del divieto di avvicinamento

Nel corso dell’ultimo mese, la seconda sezione della Squadra Mobile della Questura che si occupa di reati contro la persona, ha eseguito sei misure cautelari: in tutti i casi, è stato applicato ai presunti autori dei reati il braccialetto elettronico che permette sia alle vittime che alle forze dell’ordine di monitorare in tempo reale eventuali violazioni del divieto di avvicinamento.

Tra i casi più rilevanti, il 19 novembre è stato deferito in stato di libertà un giovane affetto da patologie psichiatriche per il reato di maltrattamenti in famiglia, iniziati nel 2008 ai danni del padre. Dopo gli accertamenti, il ragazzo è stato inserito in una struttura riabilitativa per ricevere le cure necessarie, mentre al padre è stato fornito un dispositivo elettronico per garantire una distanza di sicurezza dal figlio.

In un secondo episodio, una cittadina pakistana, regolarmente residente in Italia, aveva richiesto il ricongiungimento familiare con il marito connazionale. Tuttavia, dopo il suo arrivo in Italia lo scorso agosto, l’uomo avrebbe iniziato a minacciarla di morte e a perpetrarle violenze fisiche, arrivando persino ad appostarsi fuori dalla Prefettura mentre la donna si trovava lì per pratiche di immigrazione.

Il 28 novembre, una donna ha denunciato l’ex compagno, nonché ex datore di lavoro, per atti persecutori. L’uomo, incapace di accettare la fine della relazione, avrebbe iniziato a seguirla, a presentarsi sotto la sua abitazione e a contattarla insistentemente, lasciando intendere di essere a conoscenza dei suoi spostamenti e delle sue frequentazioni.

In un altro caso, un uomo ha sporto denuncia contro un’ex amante che, dopo aver cercato di interrompere la relazione, avrebbe iniziato a perseguitarlo. La donna avrebbe inviato fotografie di nudo, minacciato di diffondere video a contenuto sessualmente esplicito e seguito sui social la moglie e i familiari dell’uomo. In un’escalation di comportamenti minacciosi, si sarebbe infine presentata sotto casa della vittima accompagnata da alcuni amici per provocare un confronto fisico.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sei braccialetti elettronici in un mese a seguito di denunce da codice rosso

Il dispositivo permette sia alle vittime che alle forze dell’ordine di monitorare in tempo reale eventuali violazioni del divieto di avvicinamento

Nel corso dell’ultimo mese, la seconda sezione della Squadra Mobile della Questura che si occupa di reati contro la persona, ha eseguito sei misure cautelari: in tutti i casi, è stato applicato ai presunti autori dei reati il braccialetto elettronico che permette sia alle vittime che alle forze dell’ordine di monitorare in tempo reale eventuali violazioni del divieto di avvicinamento.

Tra i casi più rilevanti, il 19 novembre è stato deferito in stato di libertà un giovane affetto da patologie psichiatriche per il reato di maltrattamenti in famiglia, iniziati nel 2008 ai danni del padre. Dopo gli accertamenti, il ragazzo è stato inserito in una struttura riabilitativa per ricevere le cure necessarie, mentre al padre è stato fornito un dispositivo elettronico per garantire una distanza di sicurezza dal figlio.

In un secondo episodio, una cittadina pakistana, regolarmente residente in Italia, aveva richiesto il ricongiungimento familiare con il marito connazionale. Tuttavia, dopo il suo arrivo in Italia lo scorso agosto, l’uomo avrebbe iniziato a minacciarla di morte e a perpetrarle violenze fisiche, arrivando persino ad appostarsi fuori dalla Prefettura mentre la donna si trovava lì per pratiche di immigrazione.

Il 28 novembre, una donna ha denunciato l’ex compagno, nonché ex datore di lavoro, per atti persecutori. L’uomo, incapace di accettare la fine della relazione, avrebbe iniziato a seguirla, a presentarsi sotto la sua abitazione e a contattarla insistentemente, lasciando intendere di essere a conoscenza dei suoi spostamenti e delle sue frequentazioni.

In un altro caso, un uomo ha sporto denuncia contro un’ex amante che, dopo aver cercato di interrompere la relazione, avrebbe iniziato a perseguitarlo. La donna avrebbe inviato fotografie di nudo, minacciato di diffondere video a contenuto sessualmente esplicito e seguito sui social la moglie e i familiari dell’uomo. In un’escalation di comportamenti minacciosi, si sarebbe infine presentata sotto casa della vittima accompagnata da alcuni amici per provocare un confronto fisico.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore