Sempre più negozi chiusi in centro. Ascom: «Commercianti restii, non vogliono sbandierare la crisi»

Serrande abbassate nel cuore di Novara. Il presidente di Ascom Novara Centro fa una fotografia della situazione. La manager del Duc: «Lavoriamo per cercare nuove strategie»

Nel centro di Novara, tra le strade e gli edifici che narrano la storia e la cultura della città, si cela la difficile situazione del commercio al dettaglio. E’ facile infatti accorgersi delle diverse serrande abbassate o dei cartelli di liquidazione che presentano il conto del difficile momento che stanno attraversando alcune attività economiche nel cuore della città.

Il presidente di Ascom Novara Centro, Gigi Ricci, ha condiviso le sue prospettive su questa situazione: «Certo che i commercianti sono in crisi. Più in generale, lo è il commercio al dettaglio di piccole dimensioni a livello nazionale perché si è andati sempre di più verso la grande distribuzione e l’online, soprattutto dopo la pandemia. Questo ha creato una grossa problematica di vendita. A ciò bisogna aggiungere il calo dei consumi legato anche alla crisi economica. Inoltre, gli affitti in centro non calano più di tanto e tutto questo porta ad avere diversi negozi sfitti. Al momento, infatti, è difficile trovare una merceologia capace di tenere i costi di gestione, alla luce delle spese varie dell’attività. Non si riesce ad ottenere un utile».

Alla domanda su eventuali lamentele dirette da parte dei diretti interessati, Ricci afferma: «Il commerciante è sempre un po’ restio, non vuole sbandierare la crisi, ma sicuramente non si respira una bella aria».

Qual è quindi la soluzione per affrontare questa situazione di stallo nel commercio interno alla città? «Bisogna ripartire dal servizio offerto e da quello che ci caratterizza, ovvero il servizio diretto alla clientela, una componente che non è presente nell’online o nella grande distribuzione – aggiunge -. Al contrario, servirebbe una maggiore collaborazione con l’amministrazione, pensando per esempio ad eventi che attirino la gente verso il nostro quadrilatero centrale».

E il Distretto urbano del commercio (Duc) si sta già muovendo alla ricerca di nuove strategie: «Abbiamo già promosso due bandi per il miglioramento dell’esteriorità dei negozi con fondi regionali: il primo relativo all’allestimento delle tende da sole, il secondo per le tende da sole con coperture per i dehors che scadrà il prossimo 10 ottobre – spiega Margherita Pilone, manager del Distretto -. Dopodiché, ci sarà un nuovo bando per il miglioramento complessivo per sistemare vetrina. L’obiettivo è trovare un coordinamento, partecipando insieme a tutte le iniziative ed eventi comunali con lo scopo di trovare presupposti per promuovere le stesse attività. Stiamo ragionando anche riproporre lo “Sbarazzo” dopo la prima iniziativa di fine luglio, consistente nell’esposizione delle merci all’esterno dei negozi con prezzi ribassati: siamo al lavoro per una nuova edizione a fine febbraio. Infine, a proposito di vetrine vuote e serrande abbassate, vorremmo riempirle con l’allestimento degli interni oppure abbellirle con immagini o messaggi. In altre parole, il Distretto ripone grande attenzione al problema, tant’è che stiamo facendo incontri periodici con l’assessore al Commercio, Marina Chiarelli».

La manager ripone poi l’attenzione sulla necessità della sinergia tra tutte le realtà per raggiungere l’obiettivo della rivitalizzazione del centro: «Vogliamo coinvolgere l’Atl, l’università, le fondazioni e gli stessi cittadini. Serve il contributo di tutti per mantenere viva la città. Abbiamo creato un’app, “Viviamo Novara”, che sarà attiva da fine ottobre, in cui sarà possibile trovare tutte le attività commerciali che si sono volute registrare. Anzi, colgo l’occasione per invitare i commercianti a farlo gratuitamente: questa app aggiornerà su eventi, notizie in senso ampio sul commercio, dando la possibilità di ricercare tutte le attività commerciali in base ai diversi settori».

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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3 risposte

  1. Il centro non è attrattivo anche perché non è più un luogo adatto alle passeggiate pedonali: pieno di auto, caotico, senza arredo, non curato, scarsamente attrattivo. Manca una vera zona completamente pedonale.!

    1. Sono perfettamente d’accordo con Mario Grella.
      Aggiungerei come da lui ben definito quale luogo non più adatto alle passeggiate pedonali, i monopatini elettrici che ti sfrecciano all’improvviso alle tue spalle o al tuo fianco.
      Bici varie con giovinastri passanti in velocità a gimcana fra i pedoni( lo scivente è uno di quelli che si è preso un bel colpo di pedivella pedale al polpaccio, con il ragazzo in sella che con la stessa velocità d’urto cui è arrivato alle spalle, è scappato via.
      Non meno ad aggiunto disturbo delle famigliole o quanti siano in soave passeggio, si aggiungono i gruppi giovanili di varia etnia, italiani compresi che imperversano nel far cio’ che gli aggrada.
      Situazioni ben note: lo dimostrano i vari fatti di cronaca con essi protagonisti.
      Fra i fatti salienti sempre ben noti alle cronache, tutti con prontezza a contasto brillantemente risolti dalle nostre Forze Dell’Ordine, cui dobbiamo sempre un doveroso Grazie per il loro impegno, si legano quei piccoli fatti sempre protagonistri questi giovinastri con atti di estrema brevità, del tipo: “Mordi e Fuggi”.
      Ad esempio: calci ai cestini rifiuti, alterchi, grida fra di essi, musiche varie ad alto volume con quei moderni altoparlanti portatili, bottiglie di birra spaccate in terra o scagliate nei muri.
      Tutte azioni impunite cui vedi, ma niente puoi fare per l’estrema brevità del fatto.
      Molte volte pur con l’arrivo in prontezza degli agenti, sono tutti spariti, tutti fantasmi.
      Ecco perchè è impellente la locazione di telecamere in ogni luogo.
      Situazioni sicuramente ben note ai preposti istituzionali, cui non si riesce a dar freno o mitigare tal fenomeno.
      Vedi Corso Garibaldi scarsamente illuminato, con ottime zone in ombra e senza nessuna telecamera se dovesse avvenire fatto saliente.
      Importante via di transito fra la stazione e il centro; un tratto di via estremamente sensibile, e sottostimata ai fini della sicurezza.
      Purtroppo tutto va a tassello di quel mosaico la cui visione delinea la moria del centro.

  2. Concordo in toto.
    Piange il cuore nel vedere la mia Novara così poco curata, sporca e male illuminata.
    Si dovrebbe insegnare, già in famiglia, il rispetto per la città.

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Nel centro di Novara, tra le strade e gli edifici che narrano la storia e la cultura della città, si cela la difficile situazione del commercio al dettaglio. E’ facile infatti accorgersi delle diverse serrande abbassate o dei cartelli di liquidazione che presentano il conto del difficile momento che stanno attraversando alcune attività economiche nel cuore della città.

Il presidente di Ascom Novara Centro, Gigi Ricci, ha condiviso le sue prospettive su questa situazione: «Certo che i commercianti sono in crisi. Più in generale, lo è il commercio al dettaglio di piccole dimensioni a livello nazionale perché si è andati sempre di più verso la grande distribuzione e l’online, soprattutto dopo la pandemia. Questo ha creato una grossa problematica di vendita. A ciò bisogna aggiungere il calo dei consumi legato anche alla crisi economica. Inoltre, gli affitti in centro non calano più di tanto e tutto questo porta ad avere diversi negozi sfitti. Al momento, infatti, è difficile trovare una merceologia capace di tenere i costi di gestione, alla luce delle spese varie dell’attività. Non si riesce ad ottenere un utile».

Alla domanda su eventuali lamentele dirette da parte dei diretti interessati, Ricci afferma: «Il commerciante è sempre un po’ restio, non vuole sbandierare la crisi, ma sicuramente non si respira una bella aria».

Qual è quindi la soluzione per affrontare questa situazione di stallo nel commercio interno alla città? «Bisogna ripartire dal servizio offerto e da quello che ci caratterizza, ovvero il servizio diretto alla clientela, una componente che non è presente nell’online o nella grande distribuzione – aggiunge -. Al contrario, servirebbe una maggiore collaborazione con l’amministrazione, pensando per esempio ad eventi che attirino la gente verso il nostro quadrilatero centrale».

E il Distretto urbano del commercio (Duc) si sta già muovendo alla ricerca di nuove strategie: «Abbiamo già promosso due bandi per il miglioramento dell’esteriorità dei negozi con fondi regionali: il primo relativo all’allestimento delle tende da sole, il secondo per le tende da sole con coperture per i dehors che scadrà il prossimo 10 ottobre – spiega Margherita Pilone, manager del Distretto -. Dopodiché, ci sarà un nuovo bando per il miglioramento complessivo per sistemare vetrina. L’obiettivo è trovare un coordinamento, partecipando insieme a tutte le iniziative ed eventi comunali con lo scopo di trovare presupposti per promuovere le stesse attività. Stiamo ragionando anche riproporre lo “Sbarazzo” dopo la prima iniziativa di fine luglio, consistente nell’esposizione delle merci all’esterno dei negozi con prezzi ribassati: siamo al lavoro per una nuova edizione a fine febbraio. Infine, a proposito di vetrine vuote e serrande abbassate, vorremmo riempirle con l’allestimento degli interni oppure abbellirle con immagini o messaggi. In altre parole, il Distretto ripone grande attenzione al problema, tant’è che stiamo facendo incontri periodici con l’assessore al Commercio, Marina Chiarelli».

La manager ripone poi l’attenzione sulla necessità della sinergia tra tutte le realtà per raggiungere l’obiettivo della rivitalizzazione del centro: «Vogliamo coinvolgere l’Atl, l’università, le fondazioni e gli stessi cittadini. Serve il contributo di tutti per mantenere viva la città. Abbiamo creato un’app, “Viviamo Novara”, che sarà attiva da fine ottobre, in cui sarà possibile trovare tutte le attività commerciali che si sono volute registrare. Anzi, colgo l’occasione per invitare i commercianti a farlo gratuitamente: questa app aggiornerà su eventi, notizie in senso ampio sul commercio, dando la possibilità di ricercare tutte le attività commerciali in base ai diversi settori».

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Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.