Sequestrati due “appartamenti” affittati a stranieri irregolari

Sequestrati due “appartamenti” affittati a stranieri irregolari. Nel corso di un sopralluogo effettuato dagli agenti della Polizia di Stato di Novara lo scorso 17 novembre in via Dante nr. 28/b, sono stati scoperti due pseudo abitazioni al piano terra e al secondo piano dello stabile. I locali, in pessime condisioni igienico sanitarie, sono stati sequestrati in quanto abitati da cittadini stranieri irregolari.

All’interno dell’alloggio situato al piano terra, con destinazione d’uso a magazzino, sprovvisto di acqua potabile e di impianto di riscaldamento, con un bagno dotato di solo wc,  completamente sommerso dalla muffa e da odori nauseabondi, sono stati identificati due coniugi di origine nigeriana che hanno riferito di essere lì da 1 luglio di quest’anno e pagare una quota di “affitto” di 300 euro oltre a una caparra iniziale di euro 900 in accordo con la proprietaria, una donna originaria del ragusano. Il denaro sarebbe stato consegnato in contanti alla figlia della proprietaria su disposizione di quest’ultima. A riprova di quanto riferito sono stati forniti gli screenshot dei messaggi che la proprietaria ha inviato per sollecitare il pagamento dei canoni mensili, consapevole delle carenti condizioni dell’appartamento oltre la volontà di non procedere alla stipula del contratto di locazione.

 

 

Inoltre, un sopralluogo di una squadra dell’Enel ha accertato il furto di energia elettrica tramite allaccio a monte del contatore, risalente a un momento precedente all’entrata nell’appartamento della coppia di nigeriani. Al termine degli accertamenti, il marito è stato indagato in stato di libertà e munito di nuovo decreto di espulsione, mentre la donna, al nono mese di gravidanza, è stata accompagnata in ospedale e poi trasferita in struttura di accoglienza in accordo con i servizi sociali del Comune.

Nell’appartamento al secondo piano, invece, sono stati identificati tre cittadini nigeriani sistemati nell’alloggio da una loro connazionale dietro pagamento di un canone mensile di 50 euro ciascuno. In seguito agli accertamenti, uno loro, irregolare sul territorio nazionale è stato deferito e munito di un nuovo decreto di espulsione. L’abitazione, inoltre, è risultata essere priva di energia elettrica: sopra la porta di ingresso sono stati rilevati dei cavi elettrici scoperti in tensione, adiacenti ad altri cavi con estremo pericolo per la pubblica incolumità.

Anche questo appartamento, come il precedente sprovvisto di acqua potabile, completamente fatiscente nelle strutture e negli impianti, con cumuli di rifiuti di ogni genere, è stato sottoposto a sequestro preventivo. Per quanto riguarda la proprietà di questo secondo alloggio, è stato accertato che l’ultimo proprietario non sarebbe più tale, in quanto ipotecato dalla banca. Pertanto, se ne desume che l’alloggio sia stato occupato abusivamente per essere sfruttato da soggetti allo scopo di ricavarne un indebito vantaggio economico a danno di stranieri irregolari.

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Sequestrati due “appartamenti” affittati a stranieri irregolari

Sequestrati due "appartamenti" affittati a stranieri irregolari. Nel corso di un sopralluogo effettuato dagli agenti della Polizia di Stato di Novara lo scorso 17 novembre in via Dante nr. 28/b, sono stati scoperti due pseudo abitazioni al piano terra e al secondo piano dello stabile. I locali, in pessime condisioni igienico sanitarie, sono stati sequestrati in quanto abitati da cittadini stranieri irregolari. All’interno dell’alloggio situato al piano terra, con destinazione d’uso a magazzino, sprovvisto di acqua potabile e di impianto di riscaldamento, con un bagno dotato di solo wc,  completamente sommerso dalla muffa e da odori nauseabondi, sono stati identificati due coniugi di origine nigeriana che hanno riferito di essere lì da 1 luglio di quest'anno e pagare una quota di "affitto" di 300 euro oltre a una caparra iniziale di euro 900 in accordo con la proprietaria, una donna originaria del ragusano. Il denaro sarebbe stato consegnato in contanti alla figlia della proprietaria su disposizione di quest’ultima. A riprova di quanto riferito sono stati forniti gli screenshot dei messaggi che la proprietaria ha inviato per sollecitare il pagamento dei canoni mensili, consapevole delle carenti condizioni dell’appartamento oltre la volontà di non procedere alla stipula del contratto di locazione.     Inoltre, un sopralluogo di una squadra dell'Enel ha accertato il furto di energia elettrica tramite allaccio a monte del contatore, risalente a un momento precedente all’entrata nell’appartamento della coppia di nigeriani. Al termine degli accertamenti, il marito è stato indagato in stato di libertà e munito di nuovo decreto di espulsione, mentre la donna, al nono mese di gravidanza, è stata accompagnata in ospedale e poi trasferita in struttura di accoglienza in accordo con i servizi sociali del Comune. Nell’appartamento al secondo piano, invece, sono stati identificati tre cittadini nigeriani sistemati nell’alloggio da una loro connazionale dietro pagamento di un canone mensile di 50 euro ciascuno. In seguito agli accertamenti, uno loro, irregolare sul territorio nazionale è stato deferito e munito di un nuovo decreto di espulsione. L’abitazione, inoltre, è risultata essere priva di energia elettrica: sopra la porta di ingresso sono stati rilevati dei cavi elettrici scoperti in tensione, adiacenti ad altri cavi con estremo pericolo per la pubblica incolumità. Anche questo appartamento, come il precedente sprovvisto di acqua potabile, completamente fatiscente nelle strutture e negli impianti, con cumuli di rifiuti di ogni genere, è stato sottoposto a sequestro preventivo. Per quanto riguarda la proprietà di questo secondo alloggio, è stato accertato che l’ultimo proprietario non sarebbe più tale, in quanto ipotecato dalla banca. Pertanto, se ne desume che l’alloggio sia stato occupato abusivamente per essere sfruttato da soggetti allo scopo di ricavarne un indebito vantaggio economico a danno di stranieri irregolari.

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